Provincia di Ancona

provincia italiana

La provincia di Ancona è un ente locale territoriale delle Marche che conta 461 147 abitanti[2] con capoluogo ad Ancona. Affacciata ad est sul mar Adriatico, confina a nord-ovest con la provincia di Pesaro e Urbino, a sud con la provincia di Macerata e a ovest con l'Umbria (provincia di Perugia).

Provincia di Ancona
provincia
Provincia di Ancona – Stemma
Provincia di Ancona – Bandiera
Provincia di Ancona – Veduta
Provincia di Ancona – Veduta
Palazzo della Provincia, la vecchia sede dell'amministrazione provinciale, come si presentava prima dei lavori di bonifica dall'amianto, oggi in attesa di ristrutturazione[1]
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Amministrazione
Capoluogo Ancona
PresidenteDaniele Carnevali (PSI) dal 20-12-2021
Data di istituzione1860
Territorio
Coordinate
del capoluogo
43°37′N 13°31′E / 43.616667°N 13.516667°E43.616667; 13.516667 (Provincia di Ancona)
Superficie1 963,22 km²
Abitanti461 147[2] (30-11-2023)
Densità234,89 ab./km²
Comuni47 comuni
Province confinantiPesaro e Urbino, Macerata, Perugia
Altre informazioni
Cod. postale60121-60131 (Ancona), 60010-60048 (provincia)
Prefisso071, 0731, 0732
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2IT-AN
Codice ISTAT042
TargaAN
Cartografia
Provincia di Ancona – Localizzazione
Provincia di Ancona – Localizzazione
Provincia di Ancona – Mappa
Provincia di Ancona – Mappa
Posizione della provincia di Ancona all'interno delle Marche.
Sito istituzionale

Storia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della provincia di Ancona e Storia di Ancona.

I primi insediamenti risalgono all'età del bronzo e del ferro. Successivamente i piceni colonizzarono il territorio, mentre i galli senoni si stanziarono a nord dell'Esino. Nel 387 a.C. i Greci siracusani di stirpe dorica fondarono la colonia di Ankón da cui prese origine la città capoluogo. Nel 295 a.C., a seguito della battaglia di Sentino, iniziò la penetrazione romana, che si consolidò con la deduzione della colonia di Sena Gallica (284 a.C.). Nei due secoli seguenti vennero fondate nuove città.

Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente il territorio fece parte del regno di Odoacre per poi cadere sotto la dominazione degli Ostrogoti. A seguito della guerra gotica, venne incorporato fra i possessi dell'Impero Romano d'Oriente e fece parte del territorio della Pentapoli marittima. Dopo un breve periodo sotto il dominio longobardo, nel 774 d.C. la zona fu donata da Carlo Magno allo Stato della Chiesa.

 
Mappa topografica della provincia

Con l'istituzione del Sacro Romano Impero fu creata la Marca di Ancona, che comprese quasi tutta l'odierna regione Marche. A partire dall'anno 1000 il territorio iniziò gradualmente a rendersi indipendente, scontrandosi più volte con l'Impero, che tentò di ripetutamente ristabilire il suo effettivo potere. Divenuta provincia dello Stato della Chiesa sotto il pontificato di Innocenzo III, godette di un regime di ampia autonomia, confermato nelle Costituzioni egidiane del 1357, emanate dal cardinale Albornoz. Nel XVI secolo la Marca anconitana perse molte delle proprie libertà civiche e seguì le sorti delle altre province dello Stato Pontificio fino alla sua completa incorporazione nel nascente Regno d'Italia (1860).

Simboli modifica

 
Gonfalone provinciale

«Stemma: d'azzurro, al destrocherio di carnagione, piegato in scaglione scorciato, rovesciato, impugnante un ramoscello di corbezzolo al naturale fruttato di due bacche d'oro.»

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 3 luglio 1870.[3] La figura del braccio farebbe riferimento alla presunta etimologia del toponimo: "Ancona" deriverebbe dal greco ‘αγκών (agkon), "gomito", con riferimento alla forma della costa; il corbezzolo è una pianta comune sul monte Cònero, il cui nome verrebbe dal greco κόμαρος (kòmaros) che significa appunto "corbezzolo".

Il gonfalone è un drappo di bianco. La bandiera è bianca, caricata dello stemma con sotto il nome della provincia in caratteri neri.

Geografia fisica modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia di Ancona.

La provincia di Ancona presenta la tipica struttura geografica e paesaggistica del resto della regione, segmentata fra l'area montana, quella collinare e la costa, con valli fluviali parallele (conformazione "a pettine"); possiede però una rilevante eccezione poco a sud del capoluogo, dove si distende l'ampio e strapiombante promontorio del Conero.

Orografia modifica

Nonostante il territorio in massima parte collinare e l'assenza di cime particolarmente elevate, il 34,5% della provincia di Ancona è classificato come montagna: un'estensione superficiale seconda in regione solo a quella della provincia di Ascoli Piceno. Ciò dipende dal fatto che quattro dei cinque comuni considerati montani (Arcevia, Cerreto d'Esi, Fabriano, Genga, Sassoferrato) sono mediamente molto estesi.[4] Sulla costa si segnala solo il Monte Conero (572 m s.l.m.), unico rilievo importante del litorale marchigiano, mentre a ridosso della vicina Umbria, nella zona di Fabriano, sono presenti alcune cime appenniniche. La più elevata è quella del Monte San Vicino, che si eleva fino a 1480 m s.l.m., seguita dal Monte Strega con un'altezza di 1278 m s.l.m.

Passi e valichi modifica

Denominazione Altezza (m)
Valico di Fossato 733

Idrografia modifica

Mare modifica

La costa della Provincia di Ancona è bassa e sabbiosa a nord del capoluogo, alta e rocciosa a sud, per la presenza del promontorio del Monte Conero. Un breve tratto di costa bassa si trova anche tra Numana e il confine con la provincia di Macerata. Tra Ancona e Falconara Marittima si apre il Golfo di Ancona. I comuni della provincia che si affacciano direttamente sul mare sono 6 su 49 comuni totali. Tre di questi, Senigallia, Montemarciano e Falconara Marittima, sono collocati a nord del capoluogo mentre i restanti, Sirolo e Numana, a sud di Ancona. Le località sulla costa hanno saputo negli anni sviluppare il loro turismo proprio grazie al rapporto con il mare, prendendosi cura di esso e delle sue spiagge; la totalità delle coste della provincia è balneabile.[5] A conferma di ciò Ancona, Senigallia, Sirolo e Numana ogni anno vengono premiati con la bandiera Blu d'Europa. Nel periodo autunnale ed invernale le forti mareggiate erodono ogni anno gran parte delle coste, ma sono prontamente ricostituite nella stagione primaverile dai singoli comuni e dalla Regione Marche.

Fiumi modifica

Da Nord a Sud:

Clima modifica

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Stazioni meteorologiche della provincia di Ancona.

Il clima presenta caratteri di transizione tra quello montano, proprio dell'entroterra, quello continentale della parte settentrionale, e quello tipico dell'area del mar Mediterraneo, proprio della costa a partire dal Conero, con temperature più miti. Durante la stagione invernale le temperature, nei centri sulla costa, difficilmente scendono sotto lo zero, assestandosi intorno ai 7°-8° gradi di media.

Nel periodo estivo solo nei casi più estremi si possono superare i 35°, ma la presenza di una forte umidità contribuisce a rendere il clima molto umido e quindi facendo percepire al corpo umano diversi gradi in più a quelli reali.

Economia modifica

Il turismo balneare è il punto di forza dell'economia provinciale, anche se necessita di un'adeguata protezione dal sovraffollamento estivo. Località come Ancona o Senigallia sono oggi tra le più frequentate dell'Adriatico. Resta invece largamente da incentivare il turismo culturale; da questo punto di vista la regione è poco visitata se si esclude Ancona, avvantaggiata dalla presenza dell'università.

Le zone geografiche che più richiamano turisti, oltre al capoluogo Ancona e al suo territorio comunale (che include la prestigiosa località di Portonovo), sono quelle di Sirolo e di Numana, tutte facenti parte del Parco regionale del Monte Conero, e, a nord di Ancona, quella di Senigallia.

Nell'entroterra, soprattutto Fabriano e le Grotte di Frasassi) sono interessate da un vivace movimento turistico, anche grazie alla valorizzazione pubblicitaria nazionale (ad esempio attraverso la fiction Che Dio ci aiuti, location della terza e quarta stagione).

Qualità della vita modifica

La provincia di Ancona era decima nella classifica 2001 sulla qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore e Italia Oggi: una delle province dove è più piacevole vivere. Nel 2005 è risultata invece 33ª, e nel 2006 risulta 20ª. Il peggioramento della posizione è dovuto in gran parte al peso negativo che hanno avuto i parametri relativi all'inquinamento dell'aria. Ogni giorno arrivano infatti in città migliaia di pendolari provenienti dai popolosi paesi circostanti, e perciò il problema del traffico è assai rilevante. I quartieri che più soffrono di questa situazione sono soprattutto quello delle Torrette, della Palombina e di Vallemiano, ma la situazione è grave anche al Piano San Lazzaro.[6]

Anno Qualità della vita (Il Sole 24 Ore) Qualità della vita (Italia Oggi) Rapporto ecosistema urbano
(Legambiente)[7]
1994 - 28 (prima pubblicazione)
1995 - 35 (- 7)
1996 - 36 (- 1)
1997 - 25 (+ 11)
1998 - 28 (- 3)
1999 11 (prima pubblicazione) 14 (+ 14)
2000 19 7 (+ 4) 20 (- 6)
2001 10 (+ 9) 10 (- 3) 16 (+ 4)
2002 17 (- 7) non pubblicato
2003 11 (+ 6) 61 (- 45)
2004 29 23 (- 12) 34 (+ 27)
2005 33 (- 4) 43 (- 20) 39 (- 5)
2006 20 (+ 13) 37 (+ 6) 40 (- 1)
2007 30 (- 10) 52 (- 15) 50 (- 10)
2008 23 (+ 7) 33 (+ 19) 53 (- 3)
2009 18 (+ 5) 33 (0) 34 (+ 19) / XVI edizione: 24 (+ 10)
2010 25 (- 7) 20 (+ 13) XVII edizione: 39 (- 15)
2011 49 (- 25) 21 (- 1) XVIII edizione: 19 (città medie)
2012 41 (+ 8) 21 (0) XIX edizione: 20 (città medie)
2013 25 (+ 16) 28 21 (- 7) XX edizione: 11 (città medie)
2014 40 (- 15) 45 (- 17) XXI edizione: 12
2015 44 (- 4) 56 (- 11) XXII edizione: 28 (- 16)
2016 28 (+ 16) 35 (+ 21) XXIII edizione: 26 (+ 2)
2017 37 (- 9) 17 (+ 18) 32 (- 6)
2018 31 (+ 6) 12 (+ 5) 34 (- 2)
2019 31 (0) 27 (- 15) 42 (- 8)
2020 16 (+ 15) 32 (- 5) 44 (- 2)
2021 30 (- 14) 39 (- 7) 73 (- 29)
2022 28 (+ 2) 18 (+ 21) 26 (+ 47)
2023 24 (+ 4) 28 (- 10) 35 (- 9)

Agricoltura, allevamento, industria e artigianato modifica

Produzioni agricole modifica

L'agricoltura della provincia di Ancona trova sviluppo soprattutto nelle sue numerose vallate. L'agricoltura prevede per la maggior parte una produzione ortofrutticola (tradizionale), viticoltura (Verdicchio, Lacrima di Morro d'Alba) e olivicoltura.

Pesca e allevamento modifica

L'attività della pesca è assai antica e molto radicata nel tempo, soprattutto nella zona di Ancona. Se in passato però era di consuetudine intraprendere la via marinara, oggi è quasi del tutto scomparsa, come iniziativa personale.

Il maggiore mercato ittico è quello del capoluogo marchigiano, che con un efficiente sistema di scambi commerciali raggiunge ogni località costiera, ma soprattutto montana.

La pesca trova una eccellenza produttiva nella flotta anconetana.

Approvvigionamento idrico modifica

La maggior parte degli approvvigionamenti proviene da pozzi e bacini, ad indicare la particolare ricchezza di falde sotterranee (non drenanti) di cui è dotato il territorio. La principale fonte sorgiva è quella di Gorgovivo[8], nel territorio del comune di Serra San Quirico, nell'area del Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.

La qualità e la potabilità dell'acqua di tale provenienza è costantemente monitorata.

Industria modifica

L'industria ha sviluppato determinate città portandole ad un altissimo livello di specializzazione ciascuna per il proprio settore.

Energia modifica

Attualmente l'approvvigionamento elettrico della provincia, come della regione Marche è basato sulla produzione di grandi centrali termoelettriche. Il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), recentemente approvato dalla Regione Marche, vuole modificare sensibilmente questo orientamento affidandosi alle energie rinnovabili.

Artigianato modifica

Tra le attività artigianali più attive e rinomate vi è l'arte del mobile, diffusa in numerose località della provincia.[9]

Turismo modifica

Tra le mete del turismo spirituale vi è il santuario mariano della Santa Casa di Loreto.

Il capoluogo modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ancona.

Il turismo ha una sua importanza, non tanto per l'alto numero di persone che si imbarcano o sbarcano nel suo porto, che in realtà spesso frequentano solo l'area portuale, ma per la spiaggia di Portonovo, dotata di alberghi e campeggi.

Il settore alberghiero, ha infatti, aperto la strada ad un concreto sviluppo nel settore turismo, soprattutto in considerazione dell'amplissima gamma e ricchezza nell'offerta storico-culturale, naturalistica, balneare e dell'intrattenimento che già la sola città può offrire, e che comporta ogni anno la presenza di un gran numero di turisti da tutto il mondo.

Le vallate modifica

Da nord a sud:

Il mare modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Mare Adriatico.

Di particolare pregio è la Riviera del Conero, con le sue spiagge rocciose addossate al promontorio, da alcuni anni protette dall'ente Parco del Conero. Famose le spiagge di Mezzavalle e Portonovo nel territorio di Ancona, quelle di Due Sorelle, Sassi Neri, San Michele e Urbani nel territorio di Sirolo.

Particolarmente rinomata la spiaggia di Senigallia, chiamata, per la finezza del suo arenile, la spiaggia di velluto.

Trasporti e vie di comunicazione modifica

Ferrovie modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Rete ferroviaria delle Marche.

La provincia di Ancona è servita principalmente da due direttrici ferroviarie.

Lungo la costa è attraversata dalla linea Bologna-Ancona e, verso Lecce, dalla linea Adriatica. Trasversalmente è attraversata invece dalla linea transappenninica Ancona - Foligno - Orte - Roma, di cui la stazione di Ancona centrale è stazione di testa.

Vi sono poi altre linee di interesse regionale come la ferrovia Civitanova Marche-Fabriano e la ferrovia Pergola-Fabriano.

Strade modifica

 
Tratto autostradale dell'Autostrada A14

La provincia è attraversata lungo la costa adriatica dall'autostrada A14 con notevole traffico, dovuto al turismo verso le riviere marchigiane, specie nei ponti festivi ed estivi.

L'autostrada A14 permette il collegamento diretto di Taranto con Bologna. Nella provincia di Ancona vi sono diverse uscite dall'autostrada tra cui LoretoPorto Recanati, Ancona sud – Osimo, Ancona nord, Montemarciano e Senigallia.

Uscita ↓km↓ ↑km↑ Provincia
  Senigallia 194,5 548,9 AN
  Montemarciano AN
   Area Servizio "Esino" 208,7 534,7 AN
  Ancona Nord - Jesi 213,5 529,9 AN
  Ancona sud – Osimo 230,4 513,0 AN
   Area Servizio "Conero" 239,0 504,4 AN
  Loreto – P.to Recanati 245,5 497,9 AN

Negli ultimi anni spesso il tratto compreso tra Ancona sud e Ancona nord è stato teatro di code dovute alla difficoltà di smaltire il traffico della Strada statale 16 e ai lavori sono portati avanti dalla società Autostrade SPA.

Il tratto dell'A14 che attraversa la provincia di Ancona è stato ampliato a tre corsie per senso di marcia nella tratta Rimini Nord-Porto Sant'Elpidio È stata realizzata anche la complanare di Senigallia che ha dotato la città di una circonvallazione adiacente all'autostrada.

Statali e provinciali modifica

 
Percorso della strada statale 16 Adriatica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia di Ancona.

La principale strada di competenza statale è la strada statale 16 Adriatica che partendo da Padova permette di raggiungere Otranto. Percorre la provincia lungo la costa, in molti tratti parallelamente all'autostrada A14.

Un'altra arteria di traffico importante per tutta la provincia è la Strada statale 76 della Val d'Esino che la attraversa trasversalmente e collega il capoluogo con l'entroterra attraversando per la valle dell'Esino e, passando per Falconara Marittima, Jesi, Fabriano, finisce per innestarsi sulla SS3 a Fossato di Vico.

Le strade della provincia permettono il collegamento dei centri dell'entroterra fra loro e con i comuni costieri.

Porti ed aeroporti modifica

 
Il porto di Ancona
  Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Ancona e Aeroporto di Ancona-Falconara.

La provincia ospita sia il porto che l'aeroporto di riferimento della regione Marche.

Porti modifica

Il porto di Ancona è senza dubbio il più importante, si conta il passaggio di circa un milione e mezzo di passeggeri l'anno e di un milione di container merci. Il porto peschereccio ospita barche da pesca, dette "volanti". Inoltre, permane un'importante presenza della Marina Militare, con Ispettorato Scuole della M.M., il Centro di Selezione della M.M., il Quartier Generale M.M., la Direzione di Commissariato, l'Infermeria M.M. e la Direzione Marittima/Capitaneria di Porto.

Un altro porto peschereccio nella provincia è quello di Senigallia.

Porti turistici per le imbarcazioni da diporto esistono a Numana, Ancona e Senigallia.

Aeroporti modifica

L'aeroporto di Ancona-Falconara è l'unico della provincia. Collocato a Falconara Marittima all'incrocio delle due strade statali principali serve tutta la regione Marche e nelle prossimità della ferrovia. L'aeroporto è gestito da Aerdorica S.p.A. Nel 2011 vi sono transitati 610 525 passeggeri.

Non esistono in provincia altri aeroporti privati.

Ecologia modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti

Cultura modifica

Il dialetto modifica

I dialetti della provincia di Ancona fanno parte di due gruppi diversi:

  • quello marchigiano centrale, distinto a sua volta in anconetano, osimano, jesino e fabrianese. Si tratta di dialetti italiani mediani;
  • quello marchigiano settentrionale, parlato a Senigallia e nella zona del Conero. Si tratta di dialetti gallo-piceni.

Arte e monumenti modifica

La casa di Gaspare Spontini a Maiolati Spontini ed il monumento nazionale delle Marche a Castelfidardo sono considerati monumento nazionale italiano.

Biblioteche modifica

 
Biblioteca comunale Luciano Benincasa
Biblioteche
Ancona Biblioteca comunale Luciano Benincasa
Jesi Biblioteca Planettiana
Senigallia Biblioteca comunale Antonelliana
Fabriano Biblioteca comunale "R. Sassi"
Fabriano Archivio storico delle Cartiere Miliani Fabriano
Osimo Biblioteca storica dell'Istituto Campana per l'Istruzione Permanente
Osimo Biblioteca comunale Francesco Cini
Falconara Marittima Biblioteca storico-francescana e picena San Giacomo della Marca

Architetture religiose modifica

 
Duomo di Ancona dedicato a san Ciriaco
 
Santa Maria della Piazza ad Ancona
Chiese, santuari e oratori
Ancona Duomo di Ancona
Chiesa di Santa Maria della Piazza
Castelleone di Suasa Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Chiesa di San Francesco di Paola, detta Chiesa del Santissimo Crocefisso
Fabriano Cattedrale di San Venanzio
Chiesa di Sant'Agostino
Jesi Duomo di San Settimio
Chiesa di San Marco
Chiesa di San Giovanni Battista
Santuario delle Grazie
Loreto Santuario della Santa Casa
Maiolati Spontini Abbazia di Santa Maria delle Moie
Montecarotto Chiesa Collegiata della Santissima Annunziata
Chiesa Conventuale di San Francesco
Chiesa di San Filippo anticamente Santa Maria delle Grazie
Osimo Duomo di San Leopardo
Santuario della Madonna di Campocavallo
Basilica di San Giuseppe da Copertino
Senigallia Cattedrale di San Pietro apostolo
Chiesa della Croce

Castelli modifica

 
Mole Vanvitelliana
 
Corinaldo
Castelli
Ancona complesso Cittadella – Campo Trincerato
Forte Altavilla
Forte Garibaldi
Forte Scrima
Forte Cardeto
Forte della Lanterna (rovine)
Fortino Napoleonico (a Portonovo)
Mole Vanvitelliana
Arcevia Castello di Arcevia
Castello di Avacelli
Castello di Castiglioni
Castello di Caudino
Castello di Loretello
Castello di Montale
Castello di Nidastore
Castello di Palazzo
Castello di Piticchio
Castello di San Pietro in Musio
Corinaldo La rocca
Falconara Marittima Castello di Rocca Priora
Genga Castello
Offagna La Rocca
Sassoferrato Rocca Albornoz
Senigallia Rocca roveresca

Musei modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Associazione sistema museale della provincia di Ancona.
Musei
Ancona Museo archeologico nazionale delle Marche
Museo diocesano di Ancona
Museo Omero
Pinacoteca civica "Francesco Podesti"
Museo della città di Ancona
Arcevia Museo archeologico statale
Raccolta permanente Alfieri, Mannucci, Bruno d'Arcevia
Belvedere Ostrense Museo internazionale dell'immagine postale
Castelfidardo Museo internazionale della Fisarmonica
Museo del Risorgimento
Castelleone di Suasa Museo civico archeologico della città romana di Suasa - Alvaro Casagrande
Castelplanio Civica Raccolta d'Arte, Storia e Cultura di Castelplanio
Corinaldo Civica Raccolta d'Arte "Claudio Ridolfi"
Sala del Costume e delle Tradizioni popolari
Cupramontana Museo Internazionale dell'Etichetta del Vino
Galleria San Lorenzo "Fondo Fileni"
Fabriano Museo della Carta e della Filigrana
Pinacoteca civica Bruno Molajoli, che ospita gran parte delle opere d'arte in precedenza esposte nel Deposito attrezzato delle Opere d'Arte
Falconara Marittima Pinacoteca Internazionale d'Arte Francescana Contemporanea "Nel Nome di Francesco"
Museo della Resistenza
Filottrano Museo della civiltà contadina
Museo del Biroccio
Genga Museo d'arte sacra "San Clemente"
Museo speleo paleontologico ed archeologico
Jesi Museo civico archeologico di Jesi e del territorio
Pinacoteca civica e galleria di arte contemporanea
Studio per le arti della stampa (S.A.S.)
Loreto Museo pontificio della Santa Casa
Museo storico aeronautico
Maiolati Spontini Museo "Gaspare Spontini"
Montecarotto Museo Civico e della Mail Art
Morro d'Alba Museo Utensilia
Numana Antiquarium statale
Offagna Museo della Rocca
Museo di Scienze Naturali "Luigi Paolucci"
Osimo Museo civico di Osimo
Museo diocesano di Osimo
Ostra Pinacoteca Comunale
Ostra Vetere Museo civico-parrocchiale Maria Crocefisso Satellico
Sassoferrato Museo della miniera di zolfo di Cabernardi
Senigallia Museo d'arte moderna, dell'informazione e della fotografia
Museo di storia della mezzadria
Area archeologica la Fenice
Serra de' Conti Le stanze del tempo sospeso - Museo delle arti monastiche
Serra San Quirico Cartoteca storica delle Marche
Staffolo Museo dell'Arte del Vino

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
L'Arco di Traiano
Monumenti
Ancona Arco di Traiano
Monumento ai caduti
Piazza del Plebiscito
Castelfidardo Monumento nazionale delle Marche
Montecarotto Monumento ai caduti della prima guerra mondiale

Teatri modifica

 
Teatro Pergolesi di Jesi
 
Anfiteatro romano di Suasa
Teatri
Ancona Teatro delle Muse
Teatro sperimentale Lirio Arena
Arcevia Teatro Misa
Castelleone di Suasa Anfiteatro romano di Suasa
Chiaravalle Teatro comunale
Corinaldo Teatro Carlo Goldoni
Fabriano Teatro Gentile da Fabriano
Jesi Teatro Giovanni Battista Pergolesi
Teatro studio Valeria Moriconi
Loreto Teatro comunale San Gallo
Maiolati Spontini Teatro Gaspare Spontini
Montecarotto Teatro comunale
Montemarciano Teatro Vittorio Alfieri
Monte San Vito Teatro condominiale La Fortuna
Osimo Teatro la nuova Fenice
Ostra Teatro La Vittoria
San Marcello Teatro Primo Ferrari
Senigallia Teatro La Fenice
Serra San Quirico Teatro comunale Santa Maria del Mercato
Sirolo Teatro Cortesi

Manifestazioni modifica

Enogastronomia modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina marchigiana.

Gastronomia modifica

Il territorio provinciale, soprattutto nell'entroterra, ha mantenuto uno stretto contatto con la ruralità tradizionale e il lavoro di vari comuni, enti, associazioni, imprenditori agricoli ha permesso la conservazione e la valorizzazione di una grande varietà di prodotti tradizionali di qualità, con produzioni che vanno dalla dimensione di nicchia (ad esempio la Cipolla di Suasa) a prodotti affermati a livello internazionale (il Verdicchio).

Vini modifica

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Vini DOC della provincia di Ancona.

Il Parco enogastronomico della Marca centrale – I castelli del Verdicchio è stato creato negli ultimi anni per riunire tutte le esperienze di valorizzazione, promozione e salvaguardia a presidio dei prodotti tipici della provincia: aderiscono al parco sia molti comuni della provincia di Ancona che produttori e ristoratori interessati nel settore. I prodotti attualmente oggetto di valorizzazione sono: il Verdicchio, il Lacrima di Morro d'Alba, il vino di visciole (una ciliegia selvatica), il lonzino di fico, la Cicerchia di Serra de' Conti, il farro (nella vicina San Lorenzo in Campo è presente l'unica farroteca d'Italia), la sapa e l'agresto prodotti secondari della vinificazione utilizzati tradizionalmente come condimento dolce e aceto dolce, piccoli frutti (come more e lamponi), il ciauscolo (salume spalmabile tipico dell'area appenninica), miele vergine e olio extravergine di oliva, specialmente il monovarietale realizzato con la Raggia, cultivar presente unicamente in questa provincia. Particolare riguardo è riservato alla produzione da agricoltura biologica sempre più diffusa nella provincia.

Sport modifica

Calcio modifica

Altri sport modifica

Pallacanestro modifica

Dalla Provincia di Ancona provengono 2 importanti società:

  • Fabriano Basket, 7 volte in serie A1, fallita nel 2008
  • Aurora Basket Jesi, con un passato in serie A1 attualmente disputa la DNA gold (ex A2)

Amministrazioni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Presidenti della Provincia di Ancona.
 
Ex sede

L'attuale presidente della provincia è Daniele Carnevali, sindaco di Polverigi, eletto il 19 dicembre 2021. La sede degli uffici si trovava in corso Stamira, nel centro di Ancona, nel "Palazzo di vetro" costruito nel 1969 e chiuso per la bonifica dall'amianto dal 2010 al 2012.[10] Ora gli uffici si trovano divisi in diversi luoghi della città, alcuni anche in periferia.

Comuni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Armoriale dei comuni della provincia di Ancona.

Appartengono alla provincia di Ancona 47 comuni.

Comune Popolazione ab.[2] Superficie km² Stemma
Agugliano 4 794 21,68  
Ancona 101 118 123,71  
Arcevia 4 345 126,40  
Barbara 1 303 10,83  
Belvedere Ostrense 2 154 28,91  
Camerano 7 174 19,81  
Camerata Picena 2 545 11,64  
Castelbellino 5 067 5,92  
Castelleone di Suasa 1 585 15,83  
Corinaldo 4 899 48,32  
Castelfidardo 18 613 32,70  
Castelplanio 3 409 15,07  
Cerreto d'Esi 3 583 16,60  
Chiaravalle 14 722 17,39  
Cupramontana 4 543 26,89  
Fabriano 30 228 269,61  
Falconara Marittima 25 794 25,46  
Filottrano 9 219 70,25  
Genga 1 686 72,35  
Jesi 39 992 107,72  
Loreto 12 717 17,69  
Maiolati Spontini 6 198 21,42  
Mergo 1 008 7,26  
Monsano 3 326 14,29  
Montecarotto 1 898 24,08  
Montemarciano 9 871 22,09  
Monte Roberto 3 031 13,51  
Monte San Vito 6 795 21,63  
Morro d'Alba 1 816 19,12  
Numana 3 797 10,74  
Offagna 2 033 10,53  
Osimo 34 907 105,42  
Ostra 6 546 46,59  
Ostra Vetere 3 186 29,86  
Poggio San Marcello 665 13,53  
Polverigi 4 592 24,63  
Rosora 1 943 9,42  
San Marcello 2 013 25,52  
San Paolo di Jesi 926 10,07  
Santa Maria Nuova 4 107 18,04  
Sassoferrato 7 000 135,21  
Senigallia 44 626 115,77  
Serra de' Conti 3 722 24,52  
Serra San Quirico 2 680 49,12  
Sirolo 4 108 16,68  
Staffolo 2 196 27,66  
Trecastelli 7 541 38,66  
Provincia di Ancona 470 021 1 940,16  

Comuni più popolosi modifica

Stemma Città Popolazione[2]
ab.
Superficie
km2
  Ancona 102 047 123,71
  Senigallia 44 536 115,77
  Jesi 40 410 107,72
  Osimo 35 037 105,42
  Fabriano 31 745 269,61
  Falconara Marittima 27 964 25,46

Fabriano è il comune più grande, mentre Castelbellino ha la minor estensione territoriale. Sono solo due i comuni nell'intera provincia che hanno meno di 1 000 abitanti: Poggio San Marcello e San Paolo di Jesi.

Stemma Città Popolazione[2]
ab.
Superficie
km²
  Castelbellino 4 666 5,92
  San Paolo di Jesi 923 10,07
  Poggio San Marcello 758 13,53

In media, la provincia ha 10 128 abitanti e 41,3 km² per comune.

Comunità montane modifica

Parchi e Riserve naturali modifica

Galleria d'immagini modifica

Note modifica

  1. ^ Presto il restyling del Rettorato di Corso Stamira e il Palazzo di Vetro, il progetto in collaborazione tra Univpm e Provincia di Ancona. URL consultato l'8 febbraio 2023.
  2. ^ a b c d e Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Ancona (provincia), su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 2 luglio 2023.
  4. ^ ISTAT, Elenco comuni marchigiani e zone altimetriche di appartenenza[collegamento interrotto], 2001 (in formato .xls).
  5. ^ Pesaro e Ancona le sole province marchigiane al 100% balneabili., Il Resto del Carlino, 24 giugno 2010. URL consultato il 25 giugno 2010.
  6. ^ Maglia nera ad Ancona per la qualità dell'aria., Il Resto del Carlino, 18 gennaio 2010. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2014).
  7. ^ Legambiente - Ecosistema urbano Archiviato il 22 dicembre 2008 in Internet Archive.
  8. ^ Cfr. Le sorgenti Gorgovivo nel sito web del gestore del Servizio idrico integrato dell'AATO n.2 Marche Centro di Ancona Viva Servizi S.p.A. Archiviato il 26 marzo 2019 in Internet Archive.
  9. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 10.
  10. ^ Il Palazzo di vetro torna a nuova vita., Il Resto del Carlino, 22 marzo 2012. URL consultato il 23 marzo 2012.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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