Psittacosi

malattia infettiva causata da Chlamydophila psittaci generalmente trasmessa dagli uccelli all'uomo
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

La psittacosi, sinonimo di ornitosi, è una malattia infettiva causata da Chlamydophila psittaci generalmente trasmessa dagli uccelli all'uomo[1][2].

Psittacosi
Specialitàinfettivologia
EziologiaChlamydophila psittaci
Classificazione e risorse esterne (EN)
MeSHD009956
MedlinePlus000088
eMedicine227025
Sinonimi
Ornitosi

Epidemiologia modifica

Si tratta di una condizione non comune, ma si stima che la prevalenza sia sottostimata; negli Stati Uniti sono riportati 100-200 casi l'anno[2]. Sono state descritte tuttavia epidemia in concomitanza con massicce importazioni di uccelli esotici[2].

Eziologia modifica

Il batterio viene trasmesso tipicamente da volatili, in particolar modo pappagalli e canarini, ma il contagio può derivare anche da cani, gatti e pecore[2]. La trasmissione interumana, sebbene rara, è possibile[2]. Nel caso di coinvolgimento primitivo polmonare, il periodo di incubazione dura 1-3 giorni, ma può più comunemente durare 1-2 settimane in caso di batteriemia con localizzazioni al sistema reticoloendoteliale splenico ed epatico[2].

Clinica modifica

Segni e sintomi modifica

Le manifestazioni cliniche sono generalmente aspecifiche e comprendono febbre, anoressia, dispnea, diarrea, cefalea, mialgia e tosse[1][2]. Può tuttavia complicarsi con epatite, endocardite e coinvolgimento neurologico[1].

Esami di laboratorio e strumentali modifica

La radiografia del torace mostra i segni tipici della polmonite[1], che viene classificata come atipica[2].

Trattamento modifica

Il trattamento è antibiotico (sulfamidici) e garantisce una buona prognosi, sebbene siano possibili casi fatali[1]; se non trattata può condurre a morte il 20% dei pazienti[2].

Note modifica

  1. ^ a b c d e Psittacosis, su cdc.gov, CDC. URL consultato il 3 agosto 2016.
  2. ^ a b c d e f g h i Ciottone, pp. 653, 2006.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 25700 · LCCN (ENsh85108328 · BNF (FRcb14542750c (data) · J9U (ENHE987007546180805171 · NDL (ENJA00568816
  Portale Medicina: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di medicina