Quadro europeo delle qualifiche

Il quadro europeo delle qualifiche (QEQ; in inglese: European Qualifications Framework, EQF; in francese: Cadre européen des certifications, CEC) è un sistema, approvato per la prima volta nel 2008 dal Parlamento europeo e dal Consiglio, sottoposto a revisione nel 2017[1], che permette di descrivere i risultati di apprendimento dei cittadini dei paesi europei secondo standard definiti, al fine di favorirne il riconoscimento, indipendentemente dal luogo e dal modo in cui sono stati conseguiti[2]. "Qualifica" viene inteso con un significato più esteso[3] rispetto all'uso comune, in Italia, di "qualifica", riferito al titolo conseguito al termine di un percorso di Istruzione e formazione professionale; "qualifica", in generale, rappresenta l'esito di un processo di valutazione e validazione, rilasciata da un'autorità competente nella forma di certificato o diploma a conclusione di un percorso di formazione o comunque di apprendimento avvenuto in contesti diversi, formali, non formali e informali.

Caratteristiche e utilizzo di EQF modifica

L'EQF è un dispositivo basato su risultati di apprendimento descritti in modo trasparente, in termini di "conoscenze, abilità e autonomia e responsabilità". Il criterio "autonomia e responsabilità" nella revisione di EQF del 2017 sostituisce il termine “competenze. Ne risulta un quadro articolato in 8 livelli, per ciascuno dei quali sono individuate le specificità, in modo univoco. Dal secondo livello EQF sino all'ottavo, l'ambito di apprendimento dello studio viene equiparato a quello del lavoro, e ciò favorisce non solamente la mobilità nello studio, ma anche l'occupabilità[4]: in tal senso le qualificazioni "segnalano ai datori di lavoro quelle che sono, in linea di principio, le conoscenze e le capacità dei titolari delle qualifiche («risultati dell’apprendimento»)"[5].

Con la formale adozione di EQF, il 14 febbraio 2008, si prevede che le qualificazioni rilasciate dai sistemi nazionali dei paesi Europei entro il 2010 debbano essere sottoposte a un processo di referenziazione ai livelli EQF, al fine di permettere il confronto di qualifiche acquisite in diversi paesi, ed entro il 2012 tutti i certificati rilasciati in un paese d'Europa dalle autorità competenti debbano contenere "un chiaro riferimento - in base ai sistemi nazionali delle qualifiche - all'appropriato livello del Quadro europeo delle qualifiche", favorendo in tal modo la comprensione e la comparabilità delle qualificazioni nazionali.

Il quadro EQF e la correlazione con le qualificazioni in Italia modifica

In Italia il processo finalizzato a rendere trasparenti le qualificazioni rapportandole a EQF è avvenuto attraverso:

  • le riforme scolastiche a partire dalla L. 53/2003, dove i programmi disciplinari sono stati sostituiti dalla definizione dei risultati di apprendimento dei diversi percorsi dell’istruzione e della formazione, caratterizzanti i profili di studio di ciascun indirizzo, descritti sinteticamente in modo standard nel "Supplemento Europass al Certificato"[6], messo a disposizione degli studenti diplomati;
  • l'indicazione del livello EQF 4 nel Diploma conseguito a conclusione del percorso di studi, nel Supplemento Europass al Certificato e nel "curriculum dello studente"[7];
  • la definizione, nel 2013, delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze[8];
  • l'istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni nel 2018[9], con la referenziazione[10] delle qualificazioni al Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ), garantendo le corrispondenze tra i titoli di studio italiani e i livelli EQF; nel 2021 sono state emanate le Linee Guida[11].
Livelli di apprendimento del Quadro Europeo delle qualificazioni[12] in relazione alle diverse qualificazioni rilasciate in Italia nell'ambito dell'istruzione e formazione
Livello Conoscenze Abilità Responsabilità e autonomia Tipologia di qualificazione in Italia[13]
Nel contesto dell’EQF, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche Nel contesto dell’EQF, le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (comprendenti la manualità e l’uso di metodi, materiali, strumenti e utensili). Nel contesto dell’EQF, la responsabilità e l’autonomia sono descritte come la capacità del discente di applicare le conoscenze e le abilità in modo autonomo e responsabile
1 Conoscenze generale di base. Abilità di base necessarie a svolgere compiti semplici. Lavoro o studio, sotto supervisione diretta, in un contesto strutturato. Diploma di licenza conclusiva del I ciclo di istruzione;
2 Conoscenze pratiche di base in un ambito di lavoro o di studio. Abilità cognitive e pratiche di base necessarie all’uso di informazioni pertinenti per svolgere compiti e risolvere problemi ricorrenti usando strumenti e regole semplici. Lavoro o studio, sotto supervisione, con un certo grado di autonomia. Certificazione delle competenze di base acquisite in esito all'assolvimento dell'obbligo di istruzione;
3 Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito lavorativo o di studio. Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali ed informazioni. Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio.

Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi.

Attestato di qualifica di operatore professionale;
4 Conoscenze pratiche e teoriche in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio. Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un ambito di lavoro o di studio. Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili ma soggetti a cambiamenti.

Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio.

Diploma professionale di tecnico, diploma liceale, diploma di istruzione tecnica, diploma di istruzione professionale, certificato di specializzazione tecnica superiore;
5 Conoscenze pratiche e teoriche esaurienti e specializzate, in un ambito di lavoro o di studio, e consapevolezza dei limiti di tali conoscenze. Una gamma completa di abilità cognitive e pratiche necessarie per sviluppare soluzioni creative a problemi astratti. Saper gestire e sorvegliare attività nel contesto di attività lavorative o di studio esposte a cambiamenti imprevedibili.

Esaminare e sviluppare le prestazioni proprie e di altri.

Diploma di tecnico superiore;
6 Conoscenze avanzate in un ambito di lavoro o di studio, che presuppongano una comprensione critica di teorie e principi.

Nel contesto del Quadro europeo delle Qualificazioni, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratica.

Abilità avanzate, che dimostrino padronanza ed innovazione necessarie a risolvere problemi complessi ed imprevedibili in un ambito specializzato di lavoro o di studio. Gestire attività o progetti tecnico/professionali complessi assumendo la responsabilità di decisioni in contesti di lavoro o di studio imprevedibili.

Assumere la responsabilità di gestire lo sviluppo professionale di persone e gruppi.

Laurea triennale, diploma accademico di I livello, Diploma di Tecnico Superiore (ITS[14]);
7 Conoscenze altamente specializzate, parte delle quali all’avanguardia in un ambito di lavoro o di studio, come base del pensiero originale e/o della ricerca.
Consapevolezza critica di questioni legate alla conoscenza in un ambito e all’intersezione tra ambiti diversi.
Abilità specializzate, orientate alla soluzione di problemi, necessarie nella ricerca e/o nell’innovazione al fine di sviluppare conoscenze e procedure nuove e integrare le conoscenze ottenute in ambiti diversi. Gestire e trasformare contesti di lavoro o di studio complessi, imprevedibili e che richiedono nuovi approcci strategici.

Assumere la responsabilità di contribuire alla conoscenza e alla pratica professionale e/o di verificare le prestazioni strategiche dei gruppi.

Laurea magistrale o vecchio ordinamento, diploma accademico di II livello, master universitario di I livello, diploma accademico di specializzazione (I), diploma di perfezionamento o master (I);
8 Le conoscenze più all’avanguardia in un ambito di lavoro o di studio e all’intersezione tra ambiti diversi. Le abilità e le tecniche più avanzate e specializzate, comprese le capacità di sintesi e di valutazione, necessarie a risolvere problemi complessi della ricerca e/o dell’innovazione e ad estendere e ridefinire le conoscenze o le pratiche professionali esistenti. Dimostrare effettiva autorità, capacità di innovazione, autonomia, integrità tipica dello studioso e del professionista e impegno continuo nello sviluppo di nuove idee o processi all’avanguardia in contesti di lavoro, di studio e di ricerca. Dottorato di ricerca, diploma accademico di formazione alla ricerca, diploma di specializzazione, master universitario di II livello, diploma accademico di specializzazione (II), diploma di perfezionamento o master (II).

Note modifica

  1. ^ Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017 sul quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, che abroga la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2008, sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (PDF), su europa.eu, pp. 22 maggio 2017. URL consultato il 9 luglio 2022.
  2. ^ Language selection | Europass, su europa.eu. URL consultato il 14 luglio 2022.
  3. ^ Il quadro europeo delle qualificazioni, su europa.eu. URL consultato il 9 luglio 2022.
  4. ^ https://www.sbfi.admin.ch/sbfi/it/home/formazione/mobilita/qnq-formazione-professionale/quadro-europeo-delle-qualifiche.html
  5. ^ Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017, cit., p. 1.
  6. ^ La descrizione in modo standard di ciascun indirizzo di istruzione secondaria di secondo grado si trova nel "Supplemento Europass al Certificato", v. Ministero dell'Istruzione, Supplemeto Europass al Certificato, su istruzione.it. URL consultato il 10 luglio 2022., complemento del diploma conseguito a conclusione del quinquennio.
  7. ^ Ministero dell'Istruzione, Il modello del curriculum dello studente. (PDF), su curriculumstudente.istruzione.it.
  8. ^ Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13, in materia di "Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92"
  9. ^ Parte di provvedimento in formato grafico, Allegato 1, al Decreto 8 gennaio 2018, Istituzione del Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze di cui al decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13., su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 9 luglio 2022.
  10. ^ Decreto 18 gennaio 2021, art. 2, Definizioni: " a) «referenziazione»: il processo istituzionale e tecnico che associa le qualificazioni rilasciate nell'ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze a uno degli otto livelli del QNQ. La referenziazione delle qualificazioni italiane al QNQ garantisce la referenziazione delle stesse al Quadro europeo delle qualifiche.
  11. ^ Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Disposizioni per l'adozione delle linee guida per l'interoperativita' degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze, su gazzettaufficiale.it, 5 gennaio 2021. URL consultato il 9 luglio 2022.
  12. ^ Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2017 sul quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente, cit., Allegato II, pp. 22-23.
  13. ^ INAPP (ex ISFOL), Primo Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF (PDF), su atlantelavoro.inapp.org, giugno 2012. URL consultato il 14 luglio 2022.
  14. ^ Cosa sono, su Mi - Ministero dell'istruzione. URL consultato il 4 settembre 2023.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica