Quelqu'un m'a dit

album del 2003 di Carla Bruni

Quelqu'un m'a dit è il primo album in studio della cantautrice italiana naturalizzata francese Carla Bruni, pubblicato nel 2002

Quelqu'un m'a dit
album in studio
ArtistaCarla Bruni
Pubblicazione5 novembre 2002
Durata37:24
Dischi1
Tracce12
GenereFolk
EtichettaNaïve Records
ProduttoreLouis Bertignac
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Germania Germania[1]
(vendite: 150 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[2]
(vendite: 50 000+)
Dischi di platinoBandiera del Belgio Belgio[3]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Canada Canada[4]
(vendite: 100 000+)
Bandiera della Svizzera Svizzera[5]
(vendite: 40 000+)
Carla Bruni - cronologia
Album precedente
Album successivo
(2007)

Descrizione modifica

Il disco si contraddistingue per uno stile molto semplice composto per lo più da voce e chitarra, ed è cantato interamente in francese. L'unica traccia cantata in parte in italiano è Le ciel dans une chambre, cover della canzone Il cielo in una stanza di Gino Paoli, resa celebre dall'interpretazione di Mina.

Il disco, pubblicato in Francia nel 2002, è uscito in Italia nel 2003.

Tracce modifica

Testi e musiche di Carla Bruni, eccetto dove indicato.

  1. Quelqu'un m'a dit – 2:46 (testo: Carla Bruni e Carax Léos – musica: Carla Bruni)
  2. Raphaël – 2:25
  3. Tout le monde – 3:17
  4. La noyée – 4:00 (Serge Gainsbourg)
  5. Le toi du moi – 3:21
  6. Le ciel dans une chambre – 4:48 (Gino Paoli – adattamento in francese: Carla Bruni)
  7. J'en connais – 2:34
  8. Le plus beau du quartier – 3:30
  9. Chanson triste – 3:31
  10. L'excessive – 3:04
  11. L'amour – 3:06
  12. La dernière minute – 1:02

Note modifica

  1. ^ (DE) Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie.
  2. ^ (ES) Top 100 Albumes (PDF), su promusicae.es (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2011).
  3. ^ (DE) Goud Em Platina – Singles – 2003, su ultratop.be (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2009).
  4. ^ (EN) Gold and Platinum search, su musiccanada.com (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2014).
  5. ^ (EN) Awards, su swisscharts.com.

Collegamenti esterni modifica

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