In matematica, una quiver (letteralmente "faretra") è un grafo orientato in cui sono ammessi cappi su ogni vertice e lati multipli fra due vertici, ossia un multigrafo diretto. Sono usati comunemente nella teoria della rappresentazione: una rappresentazione di una quiver associa ad ogni vertice della quiver uno spazio vettoriale e ad ogni freccia un endomorfismo lineare .

In teoria delle categorie, una quiver può essere pensata come una categoria priva di morfismi identici e della legge di composizione; in altri termini, esiste un funtore dimenticante da in . Il suo aggiunto sinistro è un funtore che manda le quivers nella categoria libera.

Definizioni modifica

Una quiver   è il dato di:

  • un insieme  , detto di vertici per  ;
  • un insieme  , detto di lati per  
  • due funzioni  , che mostra il punto di partenza di ogni lato, e   che mostra il "bersaglio" di ogni lato.

Un morfismo di quivers   e   è definito come la coppia  , composta da due funzioni   e   in modo che l'ovvio diagramma di composizione sia commutativo; si richiede, cioè, che

 

e

 

Spesso ci si riferisce agli oggetti di una quiver parlando di frecce: una freccia   in una quiver   è il dato di un lato   assieme ai vertici  , chiamati rispettivamente testa e coda di  .

Definizione con le categorie modifica

La definizione data nel paragrafo precedente è basata sulla teoria degli insiemi; in termini di linguaggio categoriale, possiamo dare una definizione più generale.

Definiamo la quiver libera (detta anche faretra di Kronecker o categoria di Kronecker)   è una categoria con due oggetti e quattro morfismi. Gli oggetti sono   e  , mentre i quattro morfismi sono  ,   ed i morfismi identici di   e  .

Una quiver quindi è un funtore  .

In modo ancora più generale, una quiver a valori nella categoria   è un funtore  . La categoria   delle quivers a valori in   è la categoria dei funtori in cui:

  • gli oggetti sono i funtori  ;
  • le frecce sono le trasformazioni naturali tra i suddetti funtori.

Vale la pena di osservare anche che   è la categoria dei prefasci sulla categoria opposta  .

Algebra di cammini modifica

Se   è una quiver, allora un cammino in   è una successione di frecce   tali che la coda di   sia uguale alla testa di  , usando la convenzione di concatenare i cammini da destra verso sinistra.

Se   è un campo, allora la quiver-algebra, detta anche algebra di cammini   è definita come lo spazio vettoriale avente tutti i cammini della quiver (di lunghezza non negativa) come base, e come legge moltiplicativa data dalla concatenazione di cammini. Osserviamo che nella base dell'algebra di cammini, sono inclusi, per ogni vertice   della quiver  , ii cammini banali   di lunghezza nulla; non si assume, inoltre, che tali cammini sia uguali fra di sé. Se due cammini non possono essere concatenati in quanto l'ultimo vertice del primo differisce dal primo vertice del secondo, il loro prodotto è nullo per definizione. Tali posizioni definiscono un'algebra associativa sul campo  . Tale algebra possiede un elemento unitario se, e solo se, la quiver ha un numero finito di vertici. In questo caso, i moduli su   saranno identificati naturalmente con le rappresentazioni di  .

Rappresentazioni di quiver modifica

Abbiamo detto che una rappresentazione di una quiver   è il dato di:

  • per ogni vertice   di  , uno spazio vettoriale  ;
  • per ogni freccia   in  , un endomorfismo lineare  .

Una rappresentazione   di una quiver   è detta banale quando   per tutti i vertici   di  .

Un morfismo   fra rappresentazioni della medesima quiver   è una collezione di mappe lineari   tali che per ogni freccia   in   da   in   si ha che  , essendo   gli endomorfismi associati alla freccia   rispettivamente in   e  . Un morfismo   di rappresentazioni è un isomorfismo se   è una funzione invertibile, per tutti i vertici  . Le rappresentazioni di una quiver, con tali definizioni, si riuniscono in una categoria.

Se   sono rappresentazioni di una quiver   relative a spazi vettoriali   per ogni   rispettivamente, allora la loro somma diretta   è relativa agli spazi vettoriali del tipo   per tutti i vertici  ; inoltre, detti   gli endomorfismi lineari associati alla freccia   relativamente ad  , allora l'endomorfismo  , definito come somma diretta delle due mappe lineari, è l'endomorfismo associato ad   relativamente alla rappresentazione  .

Una rappresentazione viene detta decomponibile quando è isomorfa alla somma diretta di rappresentazioni non banali.

Esiste anche una definizione della rappresentazione di quivers in termini di categorie. La medesima quiver può essere considerata una categoria in cui gli oggetti sono i vertici ed i morfismi i lati. Una rappresentazione di una quiver   è semplicemente un funtore covariante da   nella categoria degli spazi vettoriali finitamente generati. I morfismi fra le rappresentazioni di   sono esattamente le trasformazioni naturali fra i rispettivi funtori.

Consideriamo una quiver finita  , ossia una quiver con un numero finito di vertici e lati. Sia allora   la sua algebra di cammini e sia   il cammino banale, di lunghezza nulla, sul vertice  . Possiamo quindi associare al vertice   il  -modulo proiettivo  , che consiste delle combinazioni lineari di cammini aventi vertice iniziale  . Questa operazione equivale a far corrispondere una copia del campo   per ogni vertice che è contenuto in un cammino che parte da   e zero altrimenti. Ad ogni lato che unisce due copie di   si assegna quindi l'identità.

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