Raffaele Danzi

poeta italiano

Raffaele Danzi (Potenza, 1818Potenza, 2 maggio 1891) è stato un poeta italiano.

Biografia modifica

Raffaele Danzi nacque a Potenza nel 1818. Figlio di uno “speziale”, ben presto iniziò a lavorare, prima come aiuto tipografo e poi come restauratore di statue e "figurine”. A ventidue anni sposò Antonia Maria Uva, da cui ebbe tre figli.

Danzi era, innanzitutto, uno spirito ribelle, repubblicano ed anticlericale, che collaborava a fogli volanti con poesie in dialetto improntate ad una satira arguta e intelligente. Che non fosse solo un semplice poeta vernacolare lo prova il suo rapporto con intellettuali suoi conterranei, tra cui Luigi Grippo, Nicola Sole e Leopoldo Viggiani. Proprio Grippo e Viggiani, nel 1879, pubblicarono il suo libello Poesie a dengua putenzesa[1], nelle cui 33 poesie Danzi denunciava la miseria dei suoi concittadini.

Il poeta potentino morì, il 2 maggio 1891, all'età di 73 anni.

Opere modifica

Vent'anni dopo la morte di Danzi, Michele Marino, nel 1912, curò un altro libretto di sue poesie[2], in cui ricordava il vernacoliere:

«Pregato dal Sig. Giuseppe Corrado, nipote di Raffaele Danzi, ho ordinato e corretto alcune delle poesie dialettali di lui, le quali ebbero gran voga a Potenza, tanto che non è difficile imbattersi, dopo quaranta anni, in persone che le ricordino quasi tutte a memoria. La maggior parte di esse fu raccolta nel 79 in un volumetto edito con i tipi Santanello: poche altre sono posteriori e videro la luce su foglietti volanti.»

Di sentimenti conservatori, Danzi riesce più immediato non quando rievoca le vicende risorgimentali, ma, piuttosto, quando rappresenta, con accenti umili e immediati, la percezione che di esse si aveva nelle cuntane (i vicoli) e nei sottani in cui i potentini vivevano quotidianamente vicende di miseria e difficoltà nel "campare" la giornata.

Egli, «Poeta estemporaneo di estrazione popolare (...) con la sua facile vena»[3], rappresenta l'anima popolana della città capoluogo e più che poeta è un bravo verseggiatore, che, con i suoi componimenti, risulta un utile complemento alle vicende e agli usi raccontati dal contemporaneo Raffaele Riviello.

Note modifica

  1. ^ Potenza, tipi Santanello, 1879; 49 pp.
  2. ^ Potenza, Tip. Garramone e Marchesiello, 1912; 49 pp.
  3. ^ M. Cortelazzo, I dialetti italiani: storia, struttura, uso, Torino, UTET, 2002, p. 778.

Bibliografia modifica

Edizioni modifica

  • Poesie a dengua putenzesa, Potenza, tipi Santanello, 1879; 49 pp.
  • Poesie scelte in dialetto potentino, Potenza, Tip. Garramone e Marchesiello, 1912; 49 pp.

Studi modifica

  • P. Pistone, Raffaele Danzi: il cantore in vernacolo del Risorgimento lucano, Potenza, Ermes, 2003.

Voci correlate modifica

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