Rasim Aliyev

giornalista azero

Rasim Aliyev (in azero Əliyev Rasim Məmmədəli oğlu; Baku, 18 agosto 1984Baku, 9 agosto 2015) è stato un giornalista e attivista per i diritti umani azero.

È stato membro dell'Istituto per la libertà e la sicurezza dei reporter (IRFS). Dopo una partita di calcio tra Cipro e Azerbaijan, Aliyev ha criticato il giocatore della nazionale Cavid Hüseynov. In seguito a questo, è stato brutalmente picchiato da diversi assalitori ed è morto in ospedale il giorno seguente.

Biografia modifica

Rasim Aliyev si è laureato presso l'Accademia petrolifera statale dell'Azerbaigian[1]. Ha iniziato a lavorare per l'Institute for Reporters' Freedom and Safety (IRFS) dal 2007, divenendone presidente nell'ottobre 2014. Nelle prime fasi della sua carriera con l'IRFS, Aliyev si occupava di diritti umani e ha monitorato i tribunali dell'Azerbaigian. Aliyev subì crescenti pressioni dagli avversari dell'IRFS e nel 2013 è stato brutalmente picchiato. L'incidente è stato fotografato e l'immagine è diventata assai nota[2].

È diventato redattore del canale televisivo indipendente dell'IRFS, Objective TV, nel 2010: si trattava di una fonte di notizie online sulle questioni riguardanti i diritti umani che è stata chiusa nell'agosto 2014 con la forza dalle autorità azere[1][2][3][4].

Nel luglio 2015, Aliyev ha pubblicato fotografie di alcune scene di brutalità da parte della polizia azera. Ha poi ricevuto numerose minacce di morte e ricatti: ha rivolto una richiesta di protezione alle forze dell'ordine ma non gli è mai stata concessa[2].

L'omicidio modifica

Dopo una partita di calcio giocata a Cipro tra la squadra azera del Qəbələ e la squadra cipriota Apollon Limassol, Rasim Aliyev ha criticato Cavid Hüseynov, un giocatore nazionale dell'Azerbaijan, per aver sventolato una bandiera turca verso i tifosi ciprioti e fatto un gesto brusco a un giornalista che gli chiedeva un riscontro su quell'atto. In un post di Facebook, Aliyev ha chiesto che a Hüseynov fosse impedito di continuare a giocare. Ha anche definito Hüseynov "immorale e cafone" per il suo gesto[4][5][6][7].

A Baku, Aliyev ha ricevuto una telefonata da un uomo che sosteneva di essere un parente di Hüseynov, e che ha rabbiosamente apostrofato Aliyev per le sue critiche nei confronti del calciatore. Più tardi, Aliyev ha accettato di incontrare l'uomo per riconciliarsi con lui ma sul luogo dell'incontro è stato aggredito da sei uomini, duramente percosso e derubato.

Al pronto soccorso dell'ospedale, sono state riscontrate quattro costole rotte; sono stati diagnosticati anche danni alle orecchie, ma nessuna lesione interna. Le sue condizioni sono peggiorate durante la notte ed è stato operato per la rimozione della milza. Il giorno dopo l'aggressione è morto per un'emorragia interna[4].

I colleghi di Aliyev hanno suggerito che l'aggressione a Aliyev potrebbe essere stata di matrice politica invece che ad opera di tifosi[5].L'Istituto per la libertà e la sicurezza dei reporter ha inoltre affermato che i medici non hanno fatto tutto il possibile per la diagnosi e la cura dei danni riportati, né è stato spostato e curato nell'unità di terapia intensiva e attribuiscono la mancanza di cure adeguate a presunte pressioni delle autorità azere[1].

La polizia ha poi arrestato un parente di Hüseynov in relazione all'aggressione[7]. Il 31 maggio 2016, il tribunale ha condannato diverse persone coinvolte nell'omicidio: Elshan Ismailov (13 anni di reclusione), Arif Aliyev (12 anni e sei mesi), Jamal Mammadov (11 anni) Samir Mustafayev e Kyanan Madatov (9 anni ciascuno) e il giocatore Cavid Hüseynov (4 anni)[8].

Condanna internazionale modifica

La morte di Rasim Aliyev ha scatenato la condanna mondiale di numerose organizzazioni internazionali tra cui la Federazione europea dei giornalisti, la Federazione internazionale dei giornalisti[9], l'Associazione internazionale dei club della stampa[10], l'Istituto per la libertà e la sicurezza dei giornalisti e altri[7][11].

Il direttore generale dell'UNESCO, Irina Bokova, ha condannato l'aggressione e ha chiesto un'indagine approfondita sulla sua morte[12]. Il rappresentante dell'OSCE Dunja Mijatović ha condannato l'aggressione in una lettera al presidente dell'Azerbaigian İlham Əliyev[13]. Natalia Nozadze, rappresentante di Amnesty International, ha invitato İlham Əliyev e il governo azero ad avviare un'indagine approfondiita e imparziale. Ha affermato inoltre che le autorità azere devono proteggere efficacemente i giornalisti per garantire la libertà di stampa già assai compromessa nel Paese[14].

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) On the shocking death of Azerbaijani journalist Rasim Aliyev - IFEX, in IFEX. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  2. ^ a b c (EN) IMS condemns killing of journalist in Azerbaijan, su mediasupport.org. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  3. ^ (EN) Objective TV | Courage Huseynov [collegamento interrotto], su eminhuseynov.org. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  4. ^ a b c (EN) Azeri journalist dies after beating, in BBC News, 10 agosto 2015. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  5. ^ a b (EN) Shaun Walker, Azerbaijani journalist dies after criticising footballer on Facebook, su the Guardian, 11 agosto 2015. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  6. ^ (EN) Index on Censorship, Azerbaijan: Journalist Rasim Aliyev murdered as human rights crackdown continues - Index on Censorship Index on Censorship, su indexoncensorship.org. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  7. ^ a b c (EN) A journalist was killed in Azerbaijan for criticising a footballer on Facebook, in The Independent. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  8. ^ (RU) Экс-капитан ф/к «Габала» приговорен к четырем годам лишения свободы, in Trend.Az, 31 maggio 2016. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  9. ^ IMS and Journalists` Federations condemn the murder of Rasim Aliyev :…, in archive.is, 16 settembre 2015. URL consultato il 24 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2015).
  10. ^ (EN) Azerbaijani journalist Rasim Aliyev killed ‹ International Association of Press Clubs, su pressclubs.org. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  11. ^ (EN) Beaten Azerbaijani Journalist Dies, su RadioFreeEurope/RadioLiberty. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  12. ^ (EN) All News | United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, su unesco.org. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  13. ^ (EN) OSCE Representative condemns killing of journalist in Azerbaijan, calls on President Aliyev to ensure safety of journalists and free media | OSCE, su osce.org. URL consultato il 24 ottobre 2018.
  14. ^ (EN) Azerbaijan: Investigation into journalist’s killing must be impartial, independent and effective, su amnesty.org. URL consultato il 24 ottobre 2018.

Voci correlate modifica