Ratha (architettura)

Nell'architettura dei templi indù, un ratha è una sfaccettatura o proiezione sfalsata verticale sul piano di una struttura, in particolare dello shikhara sopra il santuario.[1][2] Il termine ha lo stesso significato quando applicato alle forme delle basi delle statue.

Piante dei principali tipi di edifici con ratha
Disegno di un piano pancharatha (5 ratha).

Un ratha viene generalmente trasportato dal fondo del tempio alla sovrastruttura.[3][4] Gli angoli di ogni ratha toccano cerchi immaginari sulla pianta del tempio, centrati sulla murti o immagine di culto all'interno del santuario. I lati sono orientati lungo l'asse orizzontale principale del tempio (normalmente est-ovest) o ad esso ortogonale, generando (tranne intorno all'ingresso del santuario) una pianta sfaccettata che armonizza il quadrato e il cerchio, diventando più circolare nella forma complessiva all'aumentare del numero di ratha.

I ratha (sfaccettature) possono essere decorati con figure geometriche o statue, come le statue di un guardiano che guarda all'esterno o una nicchia con una statua di una divinità. A volte, la sfaccettatura del ratha è scavata verso l'interno; questi sono ratha con recessi. Se c'è solo una sfaccettatura, questo è un tempio con tre ratha (triratha): il muro e la sfaccettatura a sinistra e a destra.

Se ci sono una sfaccettatura principale e una secondaria, il tempio ha cinque ratha (pancharatha). Ci sono anche templi con sette ratha (saptaratha)[5][6] e nove ratha (navaratha).

Etimologia modifica

In sanscrito, la parola "ratha" significa "carro", ma il legame con questo significato non è chiaro. Un ratha, che significa carro, è anche il carro del tempio utilizzato per la lavorazione dei murti durante le feste, e un "tempio ratha" è progettato per assomigliare a un carro, con ruote ai lati e spesso cavalli.[7] L'esempio più famoso è il Tempio del Sole, Konarak.[8]

Esempi di templi triratha modifica

Esempi di templi pancharatha modifica

Esempi di templi saptaratha modifica

Esempi di templi navaratha modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) ISBN 9780486132112, https://books.google.com/books?id=kp_DAgAAQBAJ&pg=PT1200.
  2. ^ (EN) The Daily Star, https://www.thedailystar.net/backpage/dinajpur-temple-sheds-new-light-distant-past-1430014.
  3. ^ Harle, 153
  4. ^ Copia archiviata, su tourism.oriyaonline.com. URL consultato il 1º febbraio 2023 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2012).
  5. ^ en.banglapedia.org, http://en.banglapedia.org/index.php?title=Architecture.
  6. ^ spiritualvedicnames.com, http://spiritualvedicnames.com/saptaratha/.
  7. ^ (EN) p. 59, ISBN 9788170173120, https://books.google.com/books?id=aU0hCAS2-08C&dq=ratha+Hindu+temple+architecture&pg=PA59.
  8. ^ Harle, 252

Bibliografia modifica

Harle, J.C., The Art and Architecture of the Indian Subcontinent, 2nd edn. 1994, Yale University Press Pelican History of Art, ISBN 0300062176