Raymond Villeneuve

terrorista canadese

Raymond Villeneuve (11 settembre 1943) è un terrorista canadese, militante in movimenti indipendentisti, terroristici e di liberazione della regione canadese del Québec, dall'età di 16 anni, quando divenne indipendentista.

Carriera modifica

All'inizio degli anni sessanta comincia a militare in movimenti indipendentisti di sinistra come Azione Socialista per l'Indipendenza. Assieme ad alcuni suoi compagni lascia le file del Rèseau de Resistance per fondare nel 1963 il FLQ, Fronte di Liberazione del Québec. Il gruppo terroristico, subito attivo, compie il primo attacco dopo pochi mesi dalla fondazione, lanciando 3 molotov nelle caserme militari di Montréal.
Il 16 aprile dello stesso anno, il FLQ lancia il suo Manifesto di Aprile: Raymond Villeneuve è uno dei redattori, assieme a Denis Lamoureux, Pierre Schneider e Jacques Giroux. Anche se nessun media lo diffonde il manifesto riflette gli orientamenti del FLQ in favore dell'indipendenza, ma anche della rivoluzione sociale tanto cara ai primi militanti.
Nel giugno 1963, conosce le patrie galere per aver ucciso un addetto alla sicurezza. Condannato a 12 anni, dopo 4 è fuori con la condizionale.
Continua a lottare per la causa Indipendentista e fonda, assieme al Mouvement Souveraineté di René Lévesque, il "Parti québécois" nell'ottobre 1968. È costretto però all'esilio e, dopo 16 anni passati tra Cuba, Algeria e Francia, nel novembre 1984 torna dall'esilio e riprende la sua battaglia, non senza aver prima fatto una sosta di 8 mesi in prigione.
Il 30 ottobre 1995, ha fondato il MLNQ, Movimento di Liberazione Nazionale del Québec.

Citazioni modifica

"Je suis jaloux beaucoup [de ce qui a été fait à New York]. Ce type d'action-là, on ne pourra jamais faire ça. Mais moi, ce que j'avais pensé, c'était des camions-citernes. Il semble que même Ben Laden y a pensé. Faire sauter des camions-citernes, c'est plus facile que de détourner des avions. Ça peut être à Toronto comme ça peut être dans l'ouest de l'île de Montréal où il y a beaucoup de Canadiens"

"Ce qu'on peut constater, c'est que les gens au Québec, comme au Canada et aux États-Unis, n'ont pas l'expérience de la guerre. Donc ils réagissent, l'instinct premier, c'est d'avoir peur. Mais, les peuples, en général, s'habituent à la guerre. Je pense que le peuple québécois s'habituerait à une guerre de libération. S'il y avait beaucoup d'attentats, le monde s'habituerait"

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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