Re di Axum

lista di un progetto Wikimedia
Voce principale: Regno di Axum.

I re di Axum furono i sovrani che regnarono per molti secoli al vertice del regno axumita, situato nell'Africa orientale, sorto nel IV secolo a.C., che si sviluppò fino a raggiungere l'apice della propria potenza nel I secolo d.C., comprendendo le attuali regioni di Etiopia, Eritrea, Sudan settentrionale, Egitto meridionale, Gibuti, Somalia occidentale, Yemen e Arabia Saudita meridionale. Nonostante la grande potenza e ricchezza di questo stato, che si basava su un florido commercio intessuto con il bacino mediterraneo (mondo romano, Impero di Bisanzio e Alessandria d'Egitto) e l'Oriente (in particolare con l'India), poche informazioni sono pervenute sulle dinastie dei sovrani axumiti: solo tre o quattro di questi, infatti, hanno lasciato numerose testimonianze scritte (la maggior parte in lingua ge'ez); qualcuno, invece, fu a tal punto famoso da essere riportato persino da storiografi occidentali e orientali coevi.

Cronologia modifica

Si riporta, qui di seguito, l'elenco cronologico dei sovrani del regno di Axum, in base alle conoscenze:

Immagine Re Carica Note
Inizio Fine
Zoskales o Za Haqala I secolo II secolo Si pensa che prima di lui avessero regnato altri monarchi, dei quali però non si sa nulla. Pertanto, è considerato il primo signore di Axum.
Gdr[1] 210 Ha coinvolto per primo Aksum negli affari dello Yemen.
ʿḏbh[1]
Bygt (Baygā)[1]
Grmt[1]
Dtwns¹[1]
Zqrns¹[1] 270
Endubis 270 300 Emise le prime monete che giravano nazionalmente e internazionalmente in oro e in argento, essendo anche state trovate in India.[2]
Aphilas IV secolo IV secolo
Wazeba I IV secolo
Ousanas o Ella Allada o Ella Amida ? 320 Fratello maggiore di Ezana.
Ezanà o Aezana 330 o 320[3] 356 o 350 circa[3] Conquistò e distrusse il regno di Meroe nel 335 e fu cristianizzato dal mercante siriano Frumenzio nel 345 adottando il cristianesimo come religione di Stato,[3] pur non conformandosi ai dogmi del tempo, né riconoscendo l'imperatore od i patriarchi come autorità superiori.
Mehadeyis 360 ?
Wazeba I o Ouazebas ? IV secolo
Ousanas II
Eon V secolo ? Ricordato in un'iscrizione greca dove viene chiamato Eon Bisi Anaaph.
Ebana V secolo ?
Nezool o Nezana ? V secolo
Ousas o Ousanas III VI secolo ?
Kaleb o Ella Asbeha 520 ? Chiamato Hellestheaeus da Procopio di Cesarea, insieme al fratello Abreha venerato come santo dalla Chiesa ortodossa.[4]
Alla Amidas ? 540
Wazena metà del VI secolo VI secolo
Wa'zeb o Ella Gabaz seconda metà del VI secolo ?
Ioel seconda metà del VI secolo VI secolo
Hataz o Iathlia ? 575
Saifu 577 ?
Israele ? 590
Gersem VII secolo o 600 ?
Armah 614 ?
Aṣḥama ibn Abjar prima metà del VII secolo ? Fu sovrano di Axum durante la predicazione di Maometto, e per questo ben documentato da storiografi e scrittori di lingua araba.
Kwestantinos o Kostantinos metà del VII secolo ?
?
Degna Djan o Ged'a Djan
'Anbasa Wedem Figlio di Degna Djan.
Dil Na'od Figlio di Degna Djan.
Gudit X secolo


Dalla morte di quest'ultimo sovrano, la popolazione axumita si ritirò nella regione montuosa etiope, per difendersi meglio dalle pressanti incursioni di popolazioni nomadi pagane. Il regno in declino fu definitivamente sconfitto solo verso il 950 d.C., quando la regina Gudit (o Yodit, riportata anche come Giuditta)), di religione pagana o ebraica, invase le terre di Axum alla testa di un'orda barbarica che distrusse ogni chiesa cristiana, massacrando la popolazione civile, e sfaldando definitivamente le strutture politiche, economiche e sociali del regno.

Per questo motivo, se poco si sapeva dei monarchi axumiti di epoche precedenti, ancora meno si conosce degli ultimi sovrani che governarono un regno ormai debole e alla mercé dei razziatori nomadi. È probabile che gli ultimi a regnare furono:

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Marrassini 2014, 29-30.
  2. ^ David W. Phillipson, Aksum: Una civilizzazione africana nel suo contesto mondiale (PDF), su thebritishacademy.ac.uk, p. 33.
  3. ^ a b c Corriere della Sera (a cura di), L'Egitto e il Vicino Oriente, Novara, De Agostini SpA, 2012, p. 363.
  4. ^ Santi Abreha e Asbeha, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it. - URL consultato il 1º settembre 2015

Bibliografia modifica

  • Paolo Marrassini (a cura di), Storia e leggenda dell’Etiopia tardoantica, collana Testi del Vicino Oriente antico, Brescia, Paideia Editrice, 2014.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica