Redcoat Air Cargo è stata una compagnia aerea cargo britannica attiva tra il 1976 e il 1982 con sede a Horley nel Sussex e avente come base operativa l'aeroporto di Luton.

Redcoat Air Cargo
Il Bristol 175 Britannia G-BRAC di Redcoat Air Cargo, nel 1979, precipitato nel 1980.
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Fondazione1977
Chiusura1982
Sede principaleHorley
SettoreTrasporto merci
Compagnia aerea cargo
Codice IATARY
Codice ICAO-
Indicativo di chiamata-
HubAeroporto di Luton
Voci di compagnie aeree presenti su Wikipedia

Storia modifica

La società iniziò ad operare nel 1976 utilizzando un Bristol Britannia noleggiato da Geminair, servendosene per operare dei voli cargo dal Regno Unito all'Africa occidentale. Successivamente acquistò i propri Britannia, molti dei quali erano ex velivoli del Transport Command della Royal Air Force (incluso almeno uno precedentemente operato da Air Faisal), e nel 1979 operava anche dei voli merci per il Ministero della Difesa.

Lo schianto di un Britannia nel 1980 portò all'acquisto di un Canadair CL-44 dalla British Cargo Airlines. Il ritardo nell'acquisto dell'aereo dal curatore fallimentare e i conseguenti problemi al motore portarono a problemi di liquidità e nel 1982 la società entrò in liquidazione volontaria.[1]

Flotta modifica

Nei media modifica

Nel 1980 uno dei Britannia della compagnia è stato utilizzato nella serie televisiva della BBC Il Bucaniere, incentrata su una compagnia aerea cargo immaginaria.

Incidenti modifica

Il 16 febbraio 1980 un Bristol Britannia C Mk.1, identificato dal codice G-BRAC, precipitò poco dopo la partenza dall'aeroporto di Boston-Logan a causa della formazione di ghiaccio e dell'accumulo di neve sull'aereo; sette degli otto occupanti persero la vita, inclusa la moglie di un pilota in servizio presso la RAF Belize.

Note modifica

  1. ^ Redcoat stops trading, in Flight International, vol. 122, n. 3814, 19 giugno 1982, p. 1594.
  2. ^ UK CAA Registration Document for G-AOVS (PDF), su caa.co.uk. URL consultato il 10 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).
  3. ^ UK CAA Registration Document for G-BRED (PDF), su caa.co.uk. URL consultato il 10 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2011).

Bibliografia modifica

  • John Roach, Turbo Prop Airliner Production List, The Aviation Hobby Shop, 1998, ISBN 0-907178-69-3.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica