Referendum costituzionale in Birmania del 1973

Il referendum costituzionale in Birmania del 1973 si svolse il 15 dicembre 1973 per approvare la nuova Costituzione della Repubblica Socialista dell'Unione della Birmania.[1]

Referendum costituzionale in Birmania del 1973
StatoBandiera della Birmania Birmania
Data15 dicembre 1973
TipoReferendum costituzionale
Approvazione della nuova Costituzione
  
94,45%
No
  
5,55%
Quorum raggiunto
Affluenza95,49%

La proposta fu approvata dal 94,5% degli elettori, con un'affluenza alle urne pari al 95,5%.[2]

Contesto modifica

Il 2 marzo 1962 gli ufficiali del generale Ne Win tentarono un colpo di stato contro il governo di U Nu a causa della temuta federalizzazione; conseguentemente venne sostesa la Costituzione del 1947. Il 4 luglio 1962 venne fondato il Partito del Programma Socialista della Birmania e dal 1971 venne redatta una costituzione che stabiliva il governo del partito unico.[3]

I voti furono semisegreti: dietro ad un sipario, gli elettori potevano esprimere il voto in un'urna bianca per un sì o in un'urna nera per un no. Nelle aree ribelli di Karen e Shan, solo i due terzi circa votano sì.[3]

Principi della nuova Costituzione modifica

I punti principali della nuova Costituzione socialista prevedevano:

  • Repubblica presidenziale;
  • Stato a partito unico con il Partito del Programma Socialista della Birmania al governo;
  • Parlamento monocamerale costituito nell'Assemblea del Popolo (Pyithu Hluttaw), con mandato di quattro anni;
  • Referendum costituzionale obbligatorio per alcune parti a maggioranza assoluta di tutti gli aventi diritto (art. 194).[3]

Risultati modifica

Scelta voti %
   13.312.801 94,45
  No 781.559 5,55
Voti non validi/vuoti
Totale 14.094.360 100
Elettori registrati/affluenza alle urne 14.760.036 95,49
Fonte: Democrazia Diretta

Conseguenze modifica

La costituzione entrò in vigore il 3 gennaio 1974, seguita da elezioni generali nel mese di gennaio e febbraio 1974.[3]

La costituzione venne poi abolita nel 1988 dalla giunta militare del Consiglio di Stato per la Restaurazione della Legge e dell'Ordine presieduto dal generale Saw Maung, al quale successe nell'aprile 1992 il generale Than Shwe.

Il 9 aprile 2008, il Consiglio di Stato per la Pace e lo Sviluppo (nome della giunta militare dopo il 1997) presentò una bozza di nuova costituzione preparata da una commissione governativa e presentata come "una tabella di marcia verso la democrazia", che verrà sottoposta a referendum nel 2008 e porterà alle elezioni parlamentari del 2010, le prime elezioni democratiche e multipartitiche dopo quelle del 1990 che erano state vinte dalla Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi e poi invalidate dalla giunta militare di Saw Maung.

Note modifica

  1. ^ Dieter Nohlen, Florian Grotz & Christof Hartmann (2001) Elections in Asia: A data handbook, Volume I, p603 ISBN 0-19-924958-X
  2. ^ Nohlen et al., p610
  3. ^ a b c d (DE) Burma (Myanmar), 31. Dezember 1973: Verfassung, su sudd.ch.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica