Religioni postcristiane in Africa

Le religioni postcristiane non vanno interpretate in senso solo cronologico, perché tra esse vengono contemplate anche dottrine che hanno come premessa il cristianesimo, rappresentano religioni a sé, specialmente perché non si basano sulla Bibbia né riconoscono i tre simboli ortodossi cristiani.

  • L'islamismo africano ha derivato gran parte della propria dottrina dal cristianesimo, ma la sua evoluzione, diffusione ed importanza rivelano una decisiva autonomia dal cristianesimo.
  • Nell'ambito del cristianesimo evangelico, in Africa è presente un numero altissimo di chiese e sette, di diversa dimensione, e di diversa origine.
  • Vi sono inoltre le cosiddette chiese etiopiche, separatesi per motivi politici e sociali alle chiese e dalle missioni occidentali.
  • Difficilmente considerabile come cristiana è la Zulu Shaka Church di derivazione dalla Zulu Congregational Church fondata nel 1896 che annovera sovrani pagani e conserva molto del patrimonio religioso naturistico.
  • Sull'esempio dell'Esercito della Salvezza è sorto in Congo nel 1939 la Mission des Noirs, soppressa perché la sua attività fu giudicata politicamente pericolosa.

La massima parte delle comunità religiose postcristiane definite sionistiche hanno conservato importanti componenti delle religioni naturistiche, come sogni premonitori, magia, divinazione, culto degli antenati, cerimonie di indemoniamento. In tali comunità ciascuno è libero di adottare ciò che del cristianesimo più gli aderisce, cosicché hanno un ruolo forte le professioni personali di fede. Molte di queste comunità sono state fondate da profeti, ovvero individui carismatici, e la loro vita è spesso legata all'iniziatore.

Le comunità messianiche hanno molto in comune con quelle sionistiche, ma il particolare che il singolo capo si identifica con il Gesù Cristo biblico, giustifica una loro classificazione a parte. Queste sette si prestano a diventare religioni politiche, anzitutto perché a volte, capi politici assumono vesti di messia per rafforzare il proprio potere; inoltre si fa riferimento al linguaggio biblico per rendere più facilmente i concetti politici.

Motivi dell'origine modifica

Sono molti i motivi della nascita di tante sette postcristiane, tra cui vanno segnalati il passato latente delle religioni naturistiche, il conflitto razziale etnico e politico fra autoctoni ed esponenti bianchi delle chiese cristiane, scarse possibilità di occupazione, aspetti esteriori del culto cristiano che si rivelano estranei ai sentimenti africani, la liberta di pensiero e di azione falsamente interpretata insita nel protestantesimo.

Non ultimo è da segnalare che in seno al cattolicesimo sono praticamente assenti movimenti separatisti.

L'unico elemento fisso in un quadro tanto multiforme è la religiosità dell'individuo africano, si giunge quindi alla conclusione che tale individuo affonda le radici della propria mentalità nella religione, che gli ha permesso di vivere in un mondo perfettamente unitario. Le sette si inseriscono nell'evoluzione storia dell'individuo africano, colpito da un dissolvimento delle credenze religiose autoctone, in una età di impronta decisamente laica e tecnica.