Remifentanil

farmaco
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Il remifentanil è un potente oppioide sintetico a grande velocità di azione e di breve emivita, commercializzato col nome Ultiva.

Remifentanil
Nome IUPAC
methyl 1-(3-methoxy-3-oxopropyl)-4-(N-phenylpropanamido)piperidine-4-carboxylate
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC20H28N2O5
Massa molecolare (u)376.447 g/mol
Numero CAS76-42-6
Numero EINECS685-601-1
Codice ATCN01AH06
PubChem60815
DrugBankDB00899
SMILES
= O=C(OC)C2(N(c1ccccc1)C(=O)CC)CCN(CCC(=O)OC)CC2
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)solido
Solubilità in acqua5.91e-01 g/L
Dati farmacologici
Categoria farmacoterapeuticaOppioide - Analgesico - Anestetico
Modalità di
somministrazione
parenterale(EV)
Dati farmacocinetici
Biodisponibilità~ 90%
Metabolismoepatico
Emivita~ 1-20 minuti
Escrezionerenale
Indicazioni di sicurezza

Remifentanil è utilizzato per la sedazione, nonché in combinazione con altri farmaci in anestesia generale. Viene somministrato ai pazienti durante l'intervento chirurgico per alleviare il dolore.

L'uso di remifentanil ha reso possibile l'uso di alte dosi di oppiacei e basse dosi di ipnotici, a causa della sinergia che si crea tra i vari farmaci ipnotici come il propofol e gli anestetici volatili come il protossido d'azoto con il remifentanil.

Farmacocinetica modifica

Il remifentanil è considerato un farmaco leggero perché viene metabolizzato rapidamente in una forma inattiva:[1] il metabolita ha 1/4600 di potenza rispetto al remifentanil.[2]

A differenza degli altri oppioidi sintetici, che sono metabolizzati epaticamente, il remifentanil ha un legame estere che subisce una rapida idrolisi da parte di esterasi tissutali e plasmatiche non specifiche. Quindi il remifentanil non viene accumulato e la sua emivita è di 4 minuti anche dopo un'infusione di 4 ore.

Farmacodinamica modifica

Remifentanil è un agonista specifico del recettore μ.[3] Quindi, provoca una riduzione del tono del sistema nervoso simpatico, depressione respiratoria e analgesia. Gli effetti della droga includono una riduzione dose-dipendente della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa e della frequenza respiratoria. Talvolta si nota rigidità muscolare.

Remifentanil è circa due volte più potente del fentanil e 100-200 volte più potente della morfina.

Uso clinico modifica

Remifentanil è usato come analgesico oppiaceo con rapida insorgenza d'azione e tempi di recupero rapidi.[4]

È stato usato efficacemente durante le craniotomie,[5] la chirurgia spinale,[6] la chirurgia cardiaca, e il bypass gastrico.[7]

Per quanto riguarda l'analgesia, gli oppiacei funzionano in modo simile, ma la farmacocinetica del remifentanil consente un recupero post-operatorio più rapido.[8][9]

Grazie al suo rapido metabolismo e agli effetti di breve durata, il remifentanil ha aperto nuove possibilità in anestesia. Quando viene somministrato insieme a un ipnotico (produce sonno), può essere usato in dosi relativamente elevate. Questo perché il remifentanil viene eliminato rapidamente dal plasma sanguigno al termine dell'infusione, quindi gli effetti del farmaco si dissipano velocemente anche dopo infusioni molto lunghe. Vista la sinergia tra remifentanil e i farmaci ipnotici (come il propofol), quando vengono somministrati insieme la dose dell'ipnotico può essere ridotta.[3] Ciò porta a una maggiore stabilità emodinamica durante l'intervento chirurgico e un tempo di recupero post-operatorio più rapido.

Somministrazione modifica

Viene somministrato sotto forma di remifentanil cloridrato. Negli adulti viene somministrato per infusione endovenosa in dosi comprese tra 0,1 µg per chilogrammo al minuto e 0,5 µg/kg/min. I bambini possono richiedere velocità di infusione più elevate (fino a 1,0 µg/kg/min).[10]

La velocità di infusione clinicamente utile è 0,025-0,1 µg/kg/min per la sedazione (tassi adeguati all'età del paziente, gravità della malattia e invasività della procedura chirurgica).

La velocità di infusione clinicamente utile nell'anestesia generale è di 0,1-1 µg/kg/min.[11]

Il remifentanil può essere somministrato utilizzando pompe per infusione TCI. L'emivita breve del remifentanil consente il raggiungimento rapido della concentrazione desiderata nel plasma sanguigno e per lo stesso motivo, anche il recupero avviene rapidamente. Questi fattori lo rendono il farmaco ideale per il dolore intenso di breve durata. Ciò consente di usare remifentanil in circostanze particolari come il taglio cesareo e durante il travaglio;[12] tuttavia, non è efficace come l'analgesia epidurale.[13]

Viene usato per l'anestesia dei pazienti sottoposti a terapia elettroconvulsivante in combinazione con propofol.[14]

Effetti collaterali modifica

Gli effetti indesiderati più comuni segnalati dai pazienti che assumono questo farmaco sono un senso di vertigini (spesso di breve durata, un effetto collaterale comune di altri narcotici sintetici ad azione rapida come fentanil e alfentanil) e intenso prurito, spesso intorno al viso. Questi effetti collaterali vengono tenuti sotto controllo modificando la dose somministrata (diminuendo o in alcuni casi, aumentando la dose) o somministrando altri sedativi che consentono al paziente di tollerare o di non sentire l'effetto collaterale. Poiché il prurito è dovuto a livelli sierici eccessivi di istamina, gli antistaminici come la difenidramina vengono spesso somministrati insieme al farmaco. Questo viene fatto con cura, tuttavia, poiché può verificarsi un'eccessiva sedazione.[15]

Un altro effetto collaterale è la nausea, che di solito è transitoria, vista la breve emivita del farmaco.

Abuso modifica

Il remifentanil, agonista del recettore μ, funziona come la morfina e la codeina e può causare euforia. Tuttavia, a causa del rapido metabolismo e dell'emivita breve, non viene usato come farmaco di abuso.[16][17]

Note modifica

  1. ^ (EN) Nicholas Bodor e Peter Buchwald, Soft drug design: General principles and recent applications, in Medicinal Research Reviews, vol. 20, n. 1, 2000, pp. 58-101, DOI:10.1002/(SICI)1098-1128(200001)20:13.0.CO;2-X. URL consultato il 21 luglio 2020.
  2. ^ J. F. Hoke, F. Cunningham e M. K. James, Comparative pharmacokinetics and pharmacodynamics of remifentanil, its principle metabolite (GR90291) and alfentanil in dogs, in The Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics, vol. 281, n. 1, 1997-04, pp. 226-232. URL consultato il 21 luglio 2020.
  3. ^ a b (EN) Sanjay S. Patel e Caroline M. Spencer, Remifentanil, in Drugs, vol. 52, n. 3, 1º settembre 1996, pp. 417-427, DOI:10.2165/00003495-199652030-00009. URL consultato il 21 luglio 2020.
  4. ^ ULTIVA®* (remifentanil hydrochloride) for Injection (Ultiva) 1 mg2 mg5 mg | Mylan, su mylan.com. URL consultato il 21 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2019).
  5. ^ Z. Gesztesi, B. L. Mootz e P. F. White, The use of a remifentanil infusion for hemodynamic control during intracranial surgery, in Anesthesia and Analgesia, vol. 89, n. 5, 1999-11, pp. 1282-1287. URL consultato il 21 luglio 2020.
  6. ^ Oliver Grottke, Peter Johannes Dietrich e Stefanie Wiegels, Intraoperative wake-up test and postoperative emergence in patients undergoing spinal surgery: a comparison of intravenous and inhaled anesthetic techniques using short-acting anesthetics, in Anesthesia and Analgesia, vol. 99, n. 5, 2004-11, pp. 1521–1527; table of contents, DOI:10.1213/01.ANE.0000134684.25322.26. URL consultato il 21 luglio 2020.
  7. ^ (EN) L. E. C. De Baerdemaeker, S. Jacobs e P. Pattyn, Influence of intraoperative opioid on postoperative pain and pulmonary function after laparoscopic gastric banding: remifentanil TCI vs sufentanil TCI in morbid obesity†, in British Journal of Anaesthesia, vol. 99, n. 3, 1º settembre 2007, pp. 404-411, DOI:10.1093/bja/aem164. URL consultato il 21 luglio 2020.
  8. ^ L. G. Michelsen e C. C. Hug, The pharmacokinetics of remifentanil, in Journal of Clinical Anesthesia, vol. 8, n. 8, 1996-12, pp. 679-682, DOI:10.1016/s0952-8180(96)00179-1. URL consultato il 21 luglio 2020.
  9. ^ J. Guy, B. J. Hindman e K. Z. Baker, Comparison of remifentanil and fentanyl in patients undergoing craniotomy for supratentorial space-occupying lesions, in Anesthesiology, vol. 86, n. 3, 1997-03, pp. 514-524, DOI:10.1097/00000542-199703000-00002. URL consultato il 21 luglio 2020.
  10. ^ N. K. Weale, C. A. Rogers e R. Cooper, Effect of remifentanil infusion rate on stress response to the pre-bypass phase of paediatric cardiac surgery, in British Journal of Anaesthesia, vol. 92, n. 2, 2004-02, pp. 187-194, DOI:10.1093/bja/aeh038. URL consultato il 21 luglio 2020.
  11. ^ Remifentanil Actavis - FASS Vårdpersonal, su fass.se. URL consultato il 21 luglio 2020.
  12. ^ (EN) L. D. White, A. Hodsdon e G. H. An, Induction opioids for caesarean section under general anaesthesia: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials, in International Journal of Obstetric Anesthesia, vol. 40, 1º novembre 2019, pp. 4-13, DOI:10.1016/j.ijoa.2019.04.007. URL consultato il 21 luglio 2020.
  13. ^ Daniel Stocki, Idit Matot e Sharon Einav, A randomized controlled trial of the efficacy and respiratory effects of patient-controlled intravenous remifentanil analgesia and patient-controlled epidural analgesia in laboring women, in Anesthesia and Analgesia, vol. 118, n. 3, 2014-03, pp. 589-597, DOI:10.1213/ANE.0b013e3182a7cd1b. URL consultato il 21 luglio 2020.
  14. ^ Hulya Ulusoy, Bahanur Cekic e Ahmet Besir, Sevoflurane/remifentanil versus propofol/remifentanil for electroconvulsive therapy: comparison of seizure duration and haemodynamic responses, in The Journal of International Medical Research, vol. 42, n. 1, 2014-02, pp. 111-119, DOI:10.1177/0300060513509036. URL consultato il 21 luglio 2020.
  15. ^ S. S. Patel e C. M. Spencer, Remifentanil, in Drugs, vol. 52, n. 3, 1996-09, pp. 417–427; discussion 428, DOI:10.2165/00003495-199652030-00009. URL consultato il 21 luglio 2020.
  16. ^ J. W. Ternes e C. P. O'Brien, The opioids: abuse liability and treatments for dependence, in Advances in Alcohol & Substance Abuse, vol. 9, n. 1-2, 1990, pp. 27-45, DOI:10.1300/J251v09n01_03. URL consultato il 21 luglio 2020.
  17. ^ (EN) Intranasal Self-Administration of Remifentanil as the Foray into Opioid Abuse by an Anesthesia Resident, in Survey of Anesthesiology, vol. 55, n. 2, 2011-04, p. 71, DOI:10.1097/01.SA.0000394251.80701.b3. URL consultato il 21 luglio 2020.

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