Renato Marchiaro

calciatore italiano

Renato Marchiaro (Bra, 16 febbraio 1919Nizza, 25 dicembre 2017) è stato un calciatore e partigiano italiano, di ruolo attaccante. Nella sua carriera giocò in Prima Divisione con la Juventus e il Liguria, totalizzando 8 presenze ma nessun gol e trascorse la maggior parte della carriera in Francia.

Renato Marchiaro
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1952
Carriera
Giovanili
1934-1937Juventus
Squadre di club1
1937-1940Juventus1 (0)
1940-1941Venezia? (?)
1941-1942Schio? (?)
1942-1943Liguria7 (0)
1946-1947Antibes18 (8)
1947-1948Nizza15 (4)
1948-1949Olympique Alès11 (1)
1949-1950Biellese20 (5)
1950-1951Belenenses7 (2)
1951-1952Angers9 (2)
Carriera da allenatore
19??Cavigal de Nice
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Biografia modifica

Durante la Seconda guerra mondiale, a seguito del proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 si unì alla Resistenza unendosi alla "Banda Vian" guidata da Ignazio Vian con il nome di battaglia di "Fede" e fu uno dei pochi sopravvissuti all'eccidio di Boves.[1][2] Successivamente si unì alle Brigate Garibaldi.[3]

Durante la sua militanza nel Nizza incontrò la sua futura moglie e al termine della sua carriera agonistica tornò nella città della costa Azzurra, ove, dopo aver lavorato per una compagnia petrolifera, comprò l'Hôtel des Mimosas.[4]

È morto a Nizza nel 2017 all'età di 98 anni.[2]

Caratteristiche tecniche modifica

Entrò nelle giovanili della Juventus, dove però a causa delle sue buone qualità tecniche e della sua ottima velocità fu trasformato in una ala destra.[5]

Carriera modifica

Entrò nelle giovanili della Juventus nel 1934 dopo aver superato un provino.[5] Esordì in bianconero nel pareggio casalingo per 1-1 contro la Lucchese il 29 gennaio 1939.[5] Una settimana dopo contrasse però la polmonite che lo tenne lontano dai campi per due mesi.[5] Fu ceduto al Venezia poiché volse il servizio di leva in Marina nella città lagunare.[5]

Si trasferì in seguito in altre squadre italiane quali lo Schio e il Liguria, club nel quale subì un brutto infortunio rompendosi tibia e perone e che interruppe quindi per un lungo periodo la sua carriera sportiva.[5] In totale nella massima serie professionista totalizzò 8 presenze ma nessun gol.

Riprese la carriera agonistica in Francia nel 1946. Giocò nell'Antibes, nel Nizza e nell'Olympique Alès, totalizzando nel periodo francese 44 presenze e 13 gol.

Rimase particolarmente legato al club nizzardo tanto da essere nel 2004 uno dei cento giocatori invitati per festeggiare il centanario della squadra.[2]

Successivamente tornò in Italia nella Biellese nel 1949, con cui giocò 20 partite realizzando 5 reti nel girone A della Serie C. Giocò ancora una stagione in una squadra portoghese, il Belenenses, giocando sette incontri con due reti, e finì la sua carriera con l'Angers, squadra francese dove accumulò 9 presenze, segnando le sue 2 ultime reti.

Lasciato il calcio giocato divenne l'allenatore del Cavigal de Nice.[4]

Note modifica

  1. ^ Molinelli, p.72.
  2. ^ a b c Boves, morto partigiano calciatore diventato albergatore, su Lastampa.it. URL consultato il 19 gennaio 2022.
  3. ^ Molinelli, p.73.
  4. ^ a b Molinelli, p.74.
  5. ^ a b c d e f Molinelli, p.71.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica