Rete filoviaria di Verona

ex rete filoviaria italiana

La rete filoviaria di Verona fu in esercizio nella città scaligera dal 1937 al 1975.

Rete filoviaria di Verona
Servizio di trasporto pubblico
Vettura in sosta davanti alla stazione di Porta Nuova
Tiporete filoviaria urbana ed extraurbana
StatiBandiera dell'Italia Italia
CittàVerona
Apertura1937
Chiusura1975
Linee impiegatenel 1964: 7
 
GestoreSAER (1937-1955)
AMT (1955-1975)
Mezzi utilizzativedi
 
Lunghezzanel 1964: 29,9 km
Elettrificazione600 V cc
Trasporto pubblico

Dal 2018 è in realizzazione una nuova rete filovia, in totale discontinuità con la precedente rete.

Storia modifica

Nel 1935, la rete tranviaria di Verona, il cui esercizio risultava deficitario da ormai cinque anni, fu ceduta in gestione dal Comune alla SAER, che decise per una sua riconversione in un sistema di filovie[1].

La prima linea filoviaria veronese, collegante le due stazioni di Porta Nuova e di Porta Vescovo passando per piazza delle Erbe, fu attivata il 9 maggio 1937. Ad essa, negli anni successivi, fecero seguito altre linee.

La trasformazione in filovie delle tranvie extraurbane veronesi e di una parte della Ferrovia Verona-Caprino fu approvata con Decreto ministeriale n. 3451 del 30 novembre 1955, che concretizzava quanto previsto dalla Legge n. 1221 del 5 agosto 1952. Le tratte interessate erano la Verona-Grezzana, Verona-San Bonifacio, Caldiero-Tregnago e Verona-Domegliara[2].

Dopo il periodo bellico, che lasciò ingenti danni, la rete fu riparata e ampliata, e il 31 dicembre 1955 la gestione passò dalla SAER alla municipalizzata AMT.

Il declino della rete iniziò alla fine degli anni sessanta; le ultime linee cessarono l'esercizio nel maggio 1975.

La rete extraurbana modifica

Oltre alla rete urbana, era presente una vasta rete extraurbana, elettrificata alla tensione di 1200 V, costituita dalle seguenti linee[3]:

  • Verona-Domegliara, 19,520 km, in esercizio dal 1961 al 1979, realizzata in sostituzione della prima tratta della ferrovia Verona-Caprino-Garda;
  • Verona-Grezzana, 9,400 km, in esercizio dal 1958 al 1980, realizzata in sostituzione della preesistente tranvia Verona-Grezzana;
  • Verona-San Bonifacio, 22,992 km, in esercizio dal 1959 al 1981, realizzata in sostituzione della preesistente tranvia Verona-Caldiero-San Bonifacio;
  • Bivio Villabella-Soave, 1,692 km, in esercizio dal 1959 al 1981, realizzata in sostituzione della preesistente tranvia Verona-Caldiero-San Bonifacio e diramazione della filovia Verona-San Bonifacio;
  • Verona-Tregnago, 12,325 km, in esercizio dal 1959 al 1980, realizzata in sostituzione della preesistente tranvia Caldiero-Tregnago.

Per il servizio vennero acquistati 21 filobus articolati a tre assi (201÷221) costruiti dalle Officine Meccaniche della Stanga su telaio FIAT 2405 con equipaggiamenti elettrici TIBB, contraddistinti da un caratteristico schema di coloritura rosso/panna. Ad essi si aggiunsero tre filobus FIAT 2405 Macchi/CGE a due assi (301÷303), che non si mostrarono affidabili e furono dunque precocemente accantonati e ulteriori 5 filobus articolati (222÷226) sostanzialmente analoghi ai precedenti.

Veicoli utilizzati modifica

Rete urbana modifica

Numeri sociali Costruzione Radiazione Telaio Carrozzeria Equipaggiamento elettrico Note
151-169 1937 1961 Breda 80/2 Breda Breda
191-198 1938 1973 Fiat 656F Cansa CGE Acquistati nel 1962 dalla rete di Firenze
200-205 1941 1961 Breda GU Breda Breda
206-208 1949 1973 Fiat 668F/131 Cansa Marelli
209-224 1953-1954 1973 Breda 2G Breda Breda
225-230 1957 1975 Fiat 2411 Viberti TIBB Venduti nel 1975 alla rete di Bari
231-234 1961 1975 Fiat 2411 Cansa TIBB Venduti nel 1975 alla rete di Bergamo
135-136 1961 1975 Fiat 2411 Cansa TIBB Venduti nel 1975 alla rete di Bergamo
137-138 1963 1975 Fiat 2405 Casaro TIBB Venduti nel 1975 alla rete di Bari
139-144 1963 1975 Fiat 2405 Casaro CGE Venduti nel 1975 alla rete di Bari
145-156 1966 1975 Fiat 2411 Cansa CGE Venduti nel 1975 alle reti di Bergamo e di Salerno

Rete extraurbana modifica

Numeri sociali Costruzione Radiazione Telaio Carrozzeria Equipaggiamento elettrico Note
201-221 1958 1981 Fiat 2405 Stanga TIBB Filoarticolati
222-226 1963 1981 Fiat 2405 Stanga TIBB Filoarticolati
301-303 1963 1980 Fiat 2405 Macchi CGE

La nuova rete modifica

 
Mappa delle nuove linee filoviarie in costruzione.

Il 9 agosto 2018 il CIPE ha definitivamente approvato il progetto del nuovo filobus scaligero, che prevede la realizzazione di quattro linee entro il 2022: due principali e due innesti per un totale di 23 chilometri e 800 metri. La prima linea parte da San Michele Extra e giunge allo stadio Bentegodi, con un'asta in direzione Borgo Trieste; una seconda linea invece parte dalla Genovesa, in prossimità del casello di Verona Sud dell'autostrada A4 Serenissima, per giungere a Ca' di Cozzi, con un innesto per il policlinico di Borgo Roma. I mezzi verranno dotati di batterie che si ricaricheranno all'esterno del centro cittadino tramite i classici fili.[4]

Nel 2019 vengono allestiti i primi cantieri, ma a maggio 2021 l'allora sindaco Federico Sboarina ne annuncia la totale chiusura, a causa di "pesanti disservizi nella città"[5].

Ad aprile 2023[6], sotto l'amministrazione presieduta da Damiano Tommasi, vengono nuovamente allestiti i cantieri per la realizzazione di quattro nuove linee filoviarie. Il nuovo progetto prevede alcune modifiche rispetto a quello avviato nel 2019.

L'apertura e la messa in esercizio delle quattro nuove linee è prevista per i primi mesi del 2026, in occasione delle Olimpiadi Invernali.[7][8]

Note modifica

  1. ^ Quando a Verona c'erano i tram, in Mondo ferroviario, n. 45, marzo 1990, p. 10.
  2. ^ Chiericato, p. 4.
  3. ^ Gregoris, Rizzoli e Serra, pp. 118-122.
  4. ^ Filobus, sì definitivo. Ecco costi, tempi e i quattro percorsi, su larena.it. URL consultato il 9 marzo 2020.
  5. ^ il Resto del Carlino, Verona, Sboarina: “Chiusi cantieri filovia, fine dei disagi per i cittadini” - Cronaca, su il Resto del Carlino, 15 maggio 2021. URL consultato il 3 agosto 2023.
  6. ^ I cantieri, su filoviaverona.it. URL consultato il 3 agosto 2023.
  7. ^ Alessandro Dimise, Filovia a Verona entro il 2026: capitolo finale di una "saga" iniziata negli anni Novanta, su Prima Verona, 9 giugno 2023. URL consultato il 3 agosto 2023.
  8. ^ Elena Chemello, Dopo lo sblocco, presentato a Verona il programma dei lavori per il filobus, 9 febbraio 2023. URL consultato il 3 agosto 2023.

Bibliografia modifica

  • Paolo Gregoris, Francesco Rizzoli e Claudio Serra, Giro d'Italia in filobus, Cortona, Calosci, 2003, ISBN 88-7785-193-7.
  • Giorgio Chiericato, Le filovie di Verona, in Mondo ferroviario, n. 11, febbraio 1987.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Sito web della nuova filovia, su filoviaverona.it.