Rimorchiate SFV gruppo 31-42

Le rimorchiate gruppo 31-42 della SFV di Roma sono state un gruppo di dodici rotabili a carrelli costruiti per la ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone.

Rimorchiate extraurbane
Carrozza
La vettura 30 di sola prima classe
Anni di costruzione 1920-21
Anni di esercizio 1921-1962
Quantità prodotta 12
Costruttore Tabanelli
Lunghezza 13,5 m
Larghezza 2,2 m
Capacità 30
Scartamento 950 mm
Interperno 14,4 m (dal 1926)
Passo dei carrelli 1,4 m
Massa vuoto 13 t
Rodiggio 2-2
Dati tratti da:
http://www.tramroma.com

Storia modifica

Nel 1918, con l'attivazione dell'intera linea da Roma a Frosinone, la società concessionaria si trova in una situazione economica tutt'altro che florida.[1] I primi due anni di esercizio fino a Genazzano (dal 1916)) e a Fiuggi (dal 1917) non hanno dato buoni risultati e con l'apertura dell'ultimo tronco si teme un peggioramento della situazione a causa di un forte debito contratto con la banca Commerciale Italiana per il maggior costo di costruzione della linea, preventivato a 18.000.000 di lire e salito fin quasi a 30. Mentre il Ministero dei lavori pubblici accorda un aumento dei contributi l'andamento economico sociale peggiora essenzialmente a causa degli interessi sui debiti, puntualmente onorati, e dalla totale passività del tronco ferroviario da Fiuggi a Frosinone. Non essendo la situazione ancora disastrosa la società concessionaria negozia un atto addizionale alla concessione originaria (Regio decreto 12/12/1909, n. 910) che consente alla società di acquistare nuovo materiale rotabile per il miglioramento del servizio tra Roma e Fiuggi (lungo il quale si istituisce il treno diretto estivo che ferma solo a San Cesareo e Genazzano), un minimo servizio essenziale da Roma verso Alatri e Frosinone (tratta dove si preferisce esercitare corse locali) e un primo potenziamento del servizio urbano di Roma. Prima che la situazione economica precipiti,[2] costringendo il ministero ad istituire la gestione commissariale governativa delle Ferrovie Vicinali,[3] la società mette in servizio sei elettromotrici e dodici rimorchiate. Il rimanente materiale (tre locomotori, dieci motrici e 24 rimorchiate) sono invece acquistate nel periodo commissariale.

Meccanica modifica

 
Interni di III classe
 
La vettura 35 ricostruita negli anni '50

Le dodici rimorchiate entrano in servizio nel 1921. Le casse sono caratterizzate da un doppio accesso di estremità e un accesso centrale, tutti dotati di porta a battente: il vestibolo centrale divide le carrozze in due compartimenti da 18 posti ciascuno, entrambi di terza classe nelle vetture con numero pari, di prima e terza in quelle con numero dispari. La ritirata è posizionata a lato del vestibolo centrale. Le vetture poggiano su carrelli del tipo Diamond, normalmente in uso su carri merci e che forniscono una qualità di marcia non ottimale.

Servizio modifica

L'acquisto delle rimorchiate Tabanelli si rende necessario per la non buona prova fornita dalle rimorchiate Breda a due assi, che già nel 1919 ha costretto la SFV ad acquistare quattro automotrici a vapore di costruzione Ganz provenienti dalla Ferrovia Porto San Giorgio-Amandola.[4] Ben più capienti e confortevoli sono utilizzate normalmente in composizione ai locomotori di prima fornitura e alle motrici 430 e relegano le Breda nella coda dei trani fino almeno al 1926, quando a queste ultime viene completata l'istallazione dei carrelli. Le vetture di prima e terza classe, inoltre, sono adibite fin dall'inizio al treno diretto Roma-Fiuggi, che effettua le sole fermate di San Cesareo, Zagarolo e Genazzano. A partire dal 1926, come per le rimorchiate Breda, si ha la trasformazione dell'impianto di illuminazione da 800V a 1600V e l'installazione del riscaldamento elettrico attraverso le torrette con prese a verga alle estremità. Le casse delle rimorchiate risultano sottoposte a modifiche sostanziali due volte:

  • è soppresso l'accesso centrale, risultando così una vettura con cassa a 14 moduli e accessi di estremità;
  • le casse sono completamente ricostruite con struttura e finestrini simili a quelli dei gruppi 011 e 021 dopo trasformazione a carrelli, con porte di estremità scorrevoli; non tutte le vetture hanno subito questa modifica e alcune, come la 33, sono giunte alla demolizione in aspetto originario.

Una vettura, inoltre, è stata trasformata in sola I classe per i treni rapidi Roma-Fiuggi e rinumerata 30. Nel 1953 risultano in esercizio 11 rimorchiate, mentre nel 1963 ne restano 8, delle quali 5 fuori uso (35, 37, 40-42) e tre utilizzabili.

Note modifica

  1. ^ Società anonima per Ferrovie Vicinali. Relazione al Ministero dei lavori pubblici, 1918. (Biblioteca Nazionale di Firenze)
  2. ^ Con un disavanzo di 18.156.400 lire, l’impossibilità di poter distribuire dividendi e nessuna speranza di ripresa, la SFV, convocata un'assemblea straordinaria degli azionisti (16 settembre 1923), delibera la messa in liquidazione e il proseguimento precario dell'esercizio fino al 31 dicembre. Dal 1º gennaio 1924 subentra la gestione commissariale governativa delle Ferrovie Vicinali, con incarico di proseguire l’esercizio e adottare severe economie per ridurre i costi.
  3. ^ La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone. Dall'inizio del servizio alla seconda guerra mondiale, su tramroma.com. URL consultato il 4 marzo 2017.
  4. ^ La ferrovia Roma-Fiuggi-Frosinone. Materiale rimorchiato (1915-1956), su tramroma.com. URL consultato il 4 marzo 2017.

Bibliografia modifica

V. Formigari, P. Muscolino. Le tramvie del Lazio. Calosci, 2001

Voci correlate modifica

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