Riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi

Riserva naturale regionale/provinciale (EUAP1131)

La riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi è un'area naturale protetta situata nel comune di Niscemi, in provincia di Caltanissetta ed è stata istituita dalla Regione Siciliana nel 1997.[1]

Riserva naturale orientata
Sughereta di Niscemi
Tipo di areaRiserva naturale regionale
Codice WDPA63635
Codice EUAPEUAP1131
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioniBandiera della Sicilia Sicilia
Province  Caltanissetta
ComuniNiscemi
Superficie a terra2.939,37 ha
Provvedimenti istitutiviD.A. 475/44, 25.07.97
GestoreAzienda regionale Foreste Demaniali
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi
Riserva naturale orientata
Sughereta di Niscemi

Storia modifica

La Sughereta di Niscemi è, assieme al Bosco di Santo Pietro di Caltagirone, il relitto di quella che un tempo era la più grande sughereta della Sicilia centro-meridionale.

Fin dal 1601, epoca in cui il territorio di Niscemi fu concesso in feudo alla famiglia Branciforti, il bosco iniziò ad essere utilizzato per la produzione di legname. Già nel 1718 l'uso dissennato di questa risorsa convinse Stefania Branciforti ad emanare precise disposizioni per limitare il suo sfruttamento.

Nel 1852 una cospicua porzione del territorio della originaria sughereta fu acquisita dal demanio comunale, venendo in parte successivamente assegnata per la coltivazione ai contadini organizzati nel movimento dei Fasci dei lavoratori.

La parte superstite della sughereta (circa 3.000 ettari) è stata dichiarata Riserva con il Decreto Assessoriale n. 475 del 25 luglio 1997 ed affidata in gestione all'Azienda Regionale Foreste Demaniali.

Territorio modifica

La Riserva sorge a 330 m s.l.m., nella parte meridionale dell'altopiano su cui si colloca il centro abitato di Niscemi. Comprende un'area complessiva di circa 2.939 ettari, di cui 1179 in zona A (riserva propriamente detta) e 1760 ettari in zona B (preriserva).

Flora modifica

 
Quercus suber

La pianta simbolo della riserva, la quercia da sughero (Quercus suber), è tuttora abbastanza diffusa, con esemplari anche di notevoli dimensioni, e dà vita, insieme a lecci (Quercus ilex) e roverelle (Quercus pubescens), a lembi residui di foresta mediterranea sempreverde. Nei terreni sabbiosi delle schiarite del querceto è stata rinvenuta di recente una rara entità floristica, l'Helianthemum sanguineum. Si tratta di una specie diffusa in Portogallo, Spagna, Marocco ed Algeria, in passato segnalata anche in Italia, ma che da oltre un secolo non era più stata osservata, tanto che, prima del rinvenimento nel territorio della riserva, avvenuto nel 1992, era stata considerata estinta nel territorio nazionale[2][3].

La vegetazione prevalente è comunque quella tipica della macchia mediterranea con specie arbustive quali il lentisco, l'olivastro, il mirto, il corbezzolo, la fillirea, la palma nana, l'erica arborea, la ginestra spinosa, il citiso, il pungitopo, la dittinella, lo spazzaforno, la ginestrella, i cisti.

Sono presenti inoltre 30 differenti specie di orchidee appartenenti ai generi Anacamptis, Himantoglossum, Limodorum, Neotinea, Ophrys, Orchis, Serapias e Spiranthes.

Il bosco ospita infine diverse specie di funghi quali il porcino nero ed il porcino giallo, il farinaccio, le mazze di tamburo ed i prataioli.

Fauna modifica

Tra i mammiferi più comuni nel territorio della riserva vi sono il coniglio, il riccio, la donnola, la volpe, il moscardino e il quercino.

Numerose le specie di uccelli nidificanti tra cui la poiana, il colombaccio, il cuculo, la ghiandaia, il barbagianni e il gruccione, l'upupa.

Tra i rettili ricordiamo il gongilo, il colubro leopardino e la vipera comune.

Molto ricca anche l'entomofauna comprendente, tra le altre, numerose specie di farfalle (Limenitis reducta, Zerynthia polyxena, Lasiocampa quercus, Gastropacha quercifolia) e coleotteri (Carabus famini, Cerambix velutinus).

Strutture ricettive modifica

È possibile organizzare delle visite guidate alla Riserva, con l'aiuto di una guida naturalistica, contattando il Centro di Educazione Ambientale di Niscemi, Museo Didattico di Storia Naturale.

L'Ente gestore ha realizzato un percorso guidato per non vedenti, basato su una corda corrimano che funge da guida e alcune tabelle in braille.

Note modifica

  1. ^ Elenco ufficiale delle aree protette (EUAP) 6º Aggiornamento approvato il 27 aprile 2010 e pubblicato nel Supplemento ordinario n. 115 alla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2010.
  2. ^ Il museo didattico comprensoriale di storia naturale di Niscemi, Niscemi, WWF Sezione di Niscemi, 1992, p. 36.
  3. ^ Galesi R, "Helianthemum sanguineum" (Lag.) Dunal.(Cistaceae) in Sicilia, in Giornale Botanico Italiano, 1995; 129 (2):179.

Bibliografia modifica

  • Cirrone F., Liardo V., Zafarana S. Riserva Naturale Orientata "Sughereta di Niscemi", 1995.
  • Galesi R. & Mascara R. Guida alle Orchidee delle R.N.O. “Bosco di Santo Pietro” e “Sughereta di Niscemi”. Fondo Siciliano per la Natura, Caltagirone, 2003.
  • Marsiano A. Gli usi civici e i boschi del Comune di Niscemi, Lussografica, Caltanissetta, 1984
  • Rühl J et al., Land cover change in the nature reserve "Sughereta di Niscemi (SE Sicily) in the 20th century (PDF) [collegamento interrotto], in Gottinger Geographische Abhandlungen 2005; 113: 54-62.
  • Zafarana M., Parisi A., Uccelli rapaci diurni e notturni della R.N.O. Sughereta di Niscemi e dintorni, Paruzzo Editore, 2010.

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