Roberto Almagià

geografo italiano (1884-1962)

Roberto Almagià (Firenze, 17 giugno 1884Roma, 13 maggio 1962) è stato un geografo italiano.

Biografia modifica

Geografo e storico della geografia e della cartografia, esploratore e naturalista, fece parte dell'Accademia Nazionale dei Lincei (dal 1932), della Società Geografica Italiana (ne fu nominato presidente nel 1944-1945) e fu coordinatore del Comitato della geografia del CNR. Seguendo le orme del suo maestro Giuseppe Dalla Vedova, resse la cattedra di geografia prima all'Università di Padova (dal 1911 al 1914) e poi all'Università di Roma (dal 1915 al 1959).

Fu tra i redattori centrali dell'Enciclopedia Treccani dal 1925 al 1937 quando, essendo di origine ebraica[1], venne estromesso dall'insegnamento universitario e da ogni altro incarico in seguito all'emanazione delle leggi razziali fasciste. Pio XII lo assunse presso la Biblioteca Vaticana, permettendogli di continuare e pubblicare i suoi studi.[2]

Pubblicò innumerevoli saggi su periodici a carattere nazionale ed internazionale, sui temi più disparati della geografia mondiale, sempre preceduti da meticolosi viaggi di ricerca. Collaborò assiduamente e con importanti contributi al periodico L'Universo dell'Istituto Geografico Militare e al mensile illustrato Le Vie d'Italia del Touring Club Italiano. Oltre alla redazione di numerosi manuali, più volte ristampati e adottati come testi scolastici nei licei e nelle università, raccolse e curò la pubblicazione (1929) dei fondamentali Monumenta Italiae Cartographica, in cui sono riprodotte le carte geografiche generali e regionali italiane dal XIV al XVII secolo, e gli analoghi Monumenta Cartographica Vaticana (1944-1955). In questo contesto, scoprì presso la Biblioteca Civica di Siena un atlante, in tre tavole, del cartografo Chola da Briatico.

Per la UTET diresse la pubblicazione della Geografia universale e fondò la prestigiosa collana "Le Regioni d'Italia", poi diretta da Elio Migliorini.

La sua complessa attività è anche testimoniata dall'ingente fondo a lui intitolato presso il Dipartimento di geografia e scienze umane dell'ambiente dell'Università di Milano.

Opere pubblicate modifica

 
Commemorazione di Sebastiano Caboto nel 4. centenario della morte, 1958
  • La dottrina della marea nell'antichità classica e nel medioevo. Memoria, Roma, Regia Accademia dei Lincei, 1905.
  • Studi geografici sopra le frane in Italia, Roma, Società Geografica Italiana, 1907-1910, 3 voll.
  • Studi storici di cartografia napoletana, Napoli, Pierro, 1913, 2 voll.
  • Corso di geografia ad uso delle scuole medie superiori, Napoli, Perrella, 1913-1914, 2 voll. (1915-1917, 3ª ed. rinnovata; 1920, 4ª ed. riveduta e corretta; Firenze, Perrella, 1921, 5ª ed. interamente rifatta; Firenze-Napoli, Perrella, 6ª ed. nuovamente riveduta).
  • Cristoforo Colombo, Roma, Formiggini, 1918.
  • La geografia, Roma, Istituto per la propaganda della cultura italiana, 1919.
  • L'Italia di Giovanni Antonio Magini e la cartografia dell'Italia nei secoli XVI e XVII, Napoli, Perrella, 1922.
  • Monumenta Italiae Cartographica. Riproduzioni di carte generali e regionali d'Italia dal secolo XIV al XVII, Firenze, Istituto Geografico Militare, 1929.
  • Palestina, Roma, Morpurgo, 1930.
  • L'Albania, Roma, Cremonese, 1930.
  • Lezioni di geografia economica e politica tenute nella Facoltà di scienze politiche della Regia Università di Roma (riassunte a cura di Maria Modigliani), Roma, 1933.
  • Elementi di geografia economica e politica, Milano, Giuffrè, 1936.
  • I primi esploratori dell'America, Roma, Libreria dello Stato, 1937.
  • Corso di geografia svolto presso la facoltà di Lettere della regia Università di Roma (lezioni raccolte da M. Emiliani e C. Merlo), Roma, Pioda, 1938, 2 voll.
  • Contributi alla storia della conoscenza dell'Etiopia, Padova, La Garangola, 1941.
  • L'opera geografica di Luca Holsteno, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1942.
  • Monumenta Cartographica Vaticana, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 1944-1955, 4 voll.
  • Lezioni di antroprogeografia, Roma, Parrella, 1945, 2 voll.
  • Fondamenti di geografia generale con numerose illustrazioni, carte e tavole fuori testo, Roma-Napoli, Perrella, 1945-1946, 2 voll.
  • Lineamenti di geografia economica degli Stati Uniti d'America, Roma, Edizioni Italiane, 1946.
  • Elementi di geografia economica generale, Milano, Giuffrè, 1947.
  • La terra e le sue ricchezze. Corso di geografia generale ed economica per gli istituti tecnici commerciali (con Elio Migliorini), Roma, Perrella, 1947-1949, 5 voll. (1953, 5ª ed. riveduta; Roma, Cremonese, 1959-1960, 7ª ed. completamente rifatta).
  • Il mondo attuale, Torino, UTET, 1953-1956, 3 voll. (1960-1961, 2ª ed. completamente riveduta e aggiornata).
  • Roberto Almagià, Commemorazione di Sebastiano Caboto nel 4. centenario della morte, Venezia, Officine grafiche Carlo Ferrari, 1958. URL consultato il 24 giugno 2015.
  • L'Italia, Torino, UTET, 1959, 2 voll.
  • Paesi e genti della terra. Corso di geografia per gli istituti tecnici per geometri e agrari (con Elio Migliorini), Roma, Cremonese, 1961, 2 voll. (1962, 2ª ed. riveduta e aggiornata; 1967, 3ª ed. riveduta e aggiornata; 1970, 4ª ed.).
  • Scritti geografici (1905-1957), con elenco cronologico completo delle pubblicazioni, Roma, Cremonese, 1961. Contiene il catalogo della sua vastissima produzione a carattere geografico e cartografico, in cui spiccano censimenti e interpretazioni di "voci territoriali", biografie di naturalisti, cartografi ed esploratori, resoconti di viaggi, nonché relazioni, memorie e curatele di atti della Società Geografica Italiana.
  • Lazio, Torino, UTET, 1966 (postumo, nella collana "Le regioni d'Italia").

Biblioteca privata modifica

Nel 1964 la famiglia Almagià decise di cedere la ricca collezione di opere della biblioteca privata del professore alla Biblioteca delle Facoltà di Giurisprudenza Lettere e Filosofia, ora Biblioteca di studi Giuridici e Umanistici dell'Università degli Studi di Milano, escludendo però i libri più antichi e preziosi[3].

Note modifica

  1. ^ E pur avendo un passato di nazionalista fervente, che gli aveva guadagnato la critica del cugino Vito Volterra: v. Pietro Nastasi, Rossana Tazzioli. I matematici italiani e l’internazionalismo scientifico (1914-1924). La Matematica nella Societa e nella Cultura-Rivista dell’Unione Matematica Italiana, 2013, p. 3. hal- 01448837.
  2. ^ Il ringraziamento degli ebrei alla Chiesa cattolica per la sua opposizione ad Hitler, su zenit.org, 27 gennaio 2005. URL consultato il 15 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2015). e Antonio GASPARI "Pio XII e gli ebrei" in Avvenire del 14.12.2000.
  3. ^ Istituto lombardo per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, I fondi speciali delle biblioteche lombarde .1 : Milano e provincia, Milano, Editrice bibliografica, 1995, pp. 356-357, ISBN 88-7075-424-3.

Bibliografia modifica

  • Osvaldo Baldacci, "Roberto Almagià (1884-1962)", in «Bollettino della Societa geografica italiana», 1962, n. 7-8.
  • (EN) Angela Codazzi, The contribution of Roberto Almagià to the history of cartography, in «Imago Mundi», 1964, vol. 18, pp. 78–80.
  • Giacomo Corna-Pellegrini (a cura di), Roberto Almagià e la geografia italiana nella prima metà del secolo. Una rassegna scientifica e una antologia degli scritti, (Atti del convegno tenuto a Milano nel 1986), Unicopli, Milano 1988. ISBN 88-400-0124-7.
  • Elio Migliorini, "Roberto Almagià (1884-1962)", in «Rivista geografica italiana», LXX (1963), fasc. 1.
  • Walter Palmieri, La storia delle frane in Italia e gli studi di Roberto Almagià [1], in «I frutti di Demetra. Bollettino di Storia e Ambiente», n.1, 2004, pp. 17–22.
  • Riccardo Riccardi, "Roberto Almagià", in «Annuario dell'Universita degli studi di Roma per l'anno accademico 1962-63», 1963.

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Collegamenti esterni modifica

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