La robiacina (gen. Robiacina) è un mammifero artiodattilo estinto, di incerta collocazione sistematica. Visse tra l'Eocene medio e l'Eocene superiore (circa 42 – 35 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Robiacina
Immagine di Robiacina mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Sottordine Tylopoda
Superfamiglia Anoplotherioidea
Famiglia ?Anoplotheriidae
Genere Robiacina

Descrizione modifica

Questo animale doveva essere di piccole dimensioni (della taglia di una lepre) e l'aspetto doveva richiamare quello degli artiodattili primitivi come Diacodexis o Dichobune, con lunghe zampe e una lunga coda. La dentatura era costituita da molari superiori a sezione triangolare, dotati di conuli, un ectolofo a forma di W, pareti labiali di paracono e metacono (quest'ultimo situato più lingualmente). Il terzo premolare superiore era dotato di una cuspide linguale, mentre il quarto era triangolare e con una cuspide linguale bunodonte connessa al parastilo. I molari inferiori erano dotati di cuspidi labiali a mezzaluna. Il quarto premolare inferiore (e in misura minore anche il terzo) tendevano a essere molariformi.

Classificazione modifica

Il genere Robiacina venne descritto per la prima volta nel 1969 da Sudre, sulla base di resti fossili ritrovati nella zona di Robiac, in Francia (regione di Languedoc-Roussillon), in terreni dell'Eocene medio. La specie tipo è Robiacina minuta, ma a questo genere sono state attribuite altre specie: R. lavergnensis e R. quercyi della Francia, e R. weidmanni della Svizzera (Mormont Eclepens). Altri fossili di Robiacina sono stati ritrovati in Spagna.

Robiacina non gode di una classificazione chiara: i caratteri primitivi della dentatura richiamano per certi versi gli anoploteriidi, e per altri i cainoteriidi. In ogni caso, Robiacina sembrerebbe un membro basale di entrambe le famiglie, e potrebbe essere molto vicino all'antenato comune ai due gruppi.

Bibliografia modifica

  • J. Sudre. 1969. Les gisements de Robiac (Eocène supérieur) et leurs faunes de Mammifères. Palaeovertebrata 2:95-156
  • J. Sudre. 1978. Les artiodactyles de l'Eocene moyen et superieur d'Europe occidentale; systematique et evolution. Memoires et Travaux de l'Institut de Montpellier de l'Ecole Pratique des Hautes Etudes 7:1-229
  • J.-Y. Crochet, J.-L. Hartenberger, J.-C. Rage, J.A. Remy, B. Sige, J. Sudre, and M. Vianey-Liaud. 1981. Les nouvelles faunes de vertebres anterieurs a la "Grande Coupure" decouvertes dans les phosphorites du Quercy. Bulletin du Museum national d'Histoire Naturelle de Paris 3(3):245-266
  • P. Busquets, E. Ramos-Guerrero, S. Moya-Sola, J. Agusti, F. Colombo, L. Checa, and M. Khöler. 1992. La Formacion de Bellmunt (Unidad del Cadi, Pirineo oriental): aportaciones bioestratigraficas de los sistemas lacustres y palustres asociados. Acta Geologica Hispanica 25:109-116
  • S. Moya-Sola and M. Köhler. 1993. Middle Bartonian locality with Anchomomys (Adapidae, Primates) in the Spanish Pyrenees: Preliminary report. Folia Primatologica 60:158-163
  • J. Erfurt and G. Metais. 2007. Endemic European Paleogene artiodactyls. In D. R. Prothero, S. E. Foss (eds.), Evolution of Artiodactyls 59-84