Roccabascerana

comune italiano

Roccabascerana è un comune italiano di 2 329 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Roccabascerana
comune
Roccabascerana – Stemma
Roccabascerana – Bandiera
Roccabascerana – Veduta
Roccabascerana – Veduta
Via Giordano Bruno
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoRoberto Del Grosso (lista civica) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate41°01′N 14°43′E / 41.016667°N 14.716667°E41.016667; 14.716667 (Roccabascerana)
Altitudine430 m s.l.m.
Superficie12,46 km²
Abitanti2 329[1] (31-3-2022)
Densità186,92 ab./km²
FrazioniCassano Caudino, Squillani, Tufara Valle, Tuoro, Zolli
Comuni confinantiApollosa (BN), Arpaise (BN), Ceppaloni (BN), Montesarchio (BN), Pannarano (BN), Pietrastornina, San Martino Valle Caudina
Altre informazioni
Cod. postale83016
Prefisso0825
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064078
Cod. catastaleH382
TargaAV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 2 004 GG[3]
Nome abitantirocchesi
PatronoSan Giorgio e san Leonardo
Giorno festivo23 aprile
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Roccabascerana
Roccabascerana
Roccabascerana – Mappa
Roccabascerana – Mappa
Il comune di Roccabascerana all'interno della provincia di Avellino
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Posizionato nella regione storico-geografica dell'Irpinia. Il territorio di Roccabascerana è al confine tra le province di Avellino e Benevento. Il paese sorge a ridosso di una collina alle pendici appenniniche che dividono la Valle Caudina e la Valle del Sabato.

Storia modifica

Roccabascerana era denominata nel Medioevo "Quascierana", in seguito "Rocca de Guasserana". Il toponimo trae origine dal termine germanico gwass che significa "vassallo".

Sotto la dominazione degli Svevi appartenne al normanno Giovanni Moscabruno capitano di re Manfredi. Con l'avvento di Carlo I d'Angiò la terra di Roccabascerana nel 1269 fu concessa a Ruggiero di Burson, milite francese e nel 1271 al figlio Riccardo di Burson.

Durante il regno della regina Giovanna il feudo pervenne ai Della Marra, a cui fu tolta nel 1464 dal re Ferrante I d'Aragona a seguito della ribellione di Antonio della Marra. Nel 1467 il feudo passò agli Sperone; nel 1482 ai Dentice e nel 1484 ai Brancaccio. Nel 1486 passò agli Spinelli che lo tennero sino al 1560 quando passò ai D'Aquino. Nel 1669 il feudo entrò nel possesso dei Capecelatro che nel 1712 lo vendettero ai Della Leonessa principi di Sepino e Duchi di S. Martino. Questi ultimi lo tennero sino alla fine della feudalità nel 1806 [4].

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[5]

Amministrazione modifica

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1946 1952 Quirino Principe Partito Comunista Italiano Sindaco
1952 1953 Antonio Russo Democrazia Cristiana Sindaco
1953 1956 Saverio Piantadosi Democrazia Cristiana Sindaco
1956 1969 Carlo Piantadosi Democrazia Cristiana Sindaco
1969 1970 Massimo Covino Democrazia Cristiana Sindaco
1970 1990 Giulio Buonavita Democrazia Cristiana Sindaco
1990 1992 Pasqualino Izzo Democrazia Cristiana Sindaco
1992 1992 Armando Amabile commissario prefettizio Sindaco
1993 1993 Giulio Buonavita Democrazia Cristiana Sindaco
1993 1997 Aurelio Rossi Democrazia Cristiana Sindaco
1997 2000 Natalino Renna Udeur Sindaco
2000 2001 Mario La Montagna commissario prefettizio Sindaco
2001 2003 Natalino Renna Udeur Sindaco
2004 2005 Antonio Covino Lista Civica Sindaco
2005 2006 Lelio Recinto commissario prefettizio Sindaco
2006 2011 Vincenzo Testa Democrazia è Libertà - La Margherita Sindaco
2011 2016 Saverio Russo Lista Civica Sindaco
2016 in carica Roberto Del Grosso Lista Civica - Il ponte Sindaco

Sport modifica

L'A.S.D. US Roccabascerana gioca nel campionato provinciale Terza Categoria di Avellino.

Fondata il 21 settembre 1985 dai giovani del luogo (tra cui il compianto Pirone Massimo, dal primo e compianto presidente Pirone Sabatino e da Carlo Piantadosi), è stata sempre un baluardo per i giovani rocchesi (e non solo). Per i primi due anni, vista la mancanza di un impianto sportivo a Roccabascerana, ha giocato sul campo di Rotondi (AV). Nel 1987 inaugura il suo impianto sportivo, allora denominato "San Giorgio", poi denominato "Massimo Pirone", dove disputa ancora oggi le sue partite casalinghe. Nel 1991 vinse il campionato di Terza Categoria, accedendo così al Campionato Regionale di Seconda Categoria. La società di allora, per permettere ai ragazzi che per la prima volta si affacciavano al calcio di crescere e divertirsi in un campionato federale, decise di formare due squadre: una, l'U.S. Roccabascerana, militante in Terza Categoria ed un'altra, la Silvestri Linea Ceramica, militante in Seconda Categoria. Le due squadre esistettero per due anni, dopodiché, viste le innumerevoli difficoltà per portare avanti questo progetto, si decise di ritornare ad un'unica squadra, ossia quella storica U.S. Roccabascerana.

Nella stagione sportiva 2013/2014, stagione che vede per la prima volta l'introduzione del sistema dei playoff anche per la Terza Categoria di Avellino, l'U.S. Roccabascerana disputa un ottimo campionato, arrivando a giocare (e perdere) la finale playoff contro il Real Pietrastornina.

Nella stagione 2014/2015 arriva il cambio di denominazione (viene trasformata in Associazione Sportiva Dilettantistica) ed il riconoscimento da parte del C.O.N.I.

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Ricca Erasmo, Istoria de' feudi del regno delle Due Sicilie di qua dal faro ..., v. IV, Napoli, 1869, p. 63.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

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