Roi Mata (... – ...; fl. XIII secolo) fu un potente capo melanesiano del XIII secolo, in quello che ora è Vanuatu.

La sua faraonica tomba, contenente i corpi di oltre 25 membri del suo entourage, venne scoperta dall'archeologo francese José Garanger nel 1967, ed iscritta tra i patrimoni dell'umanità nel 2008. Garranger fu in grado di localizzare la tomba sull'isola di Retoka attraverso l'analisi del folklore locale. Secondo la leggenda, quando Roi Mata conquistò la terra, il suo primo obiettivo fu quello di unire le tribù. Si ritiene che il suo regno sia stato un mondo pacifico. Roi Mata morì avvelenato dal fratello, ma il suo corpo non venne tumulato nel paese natale dato che gli abitanti locali ne temevano lo spirito. Il nome Roi Mata non è più stato usato dopo la sua morte.

Nel 2008 tre siti associati a Roi Mata, sulle isole di Éfaté, Lelepa ed Artok, vennero nominati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.[1][2]

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