Saṃghadeva

monaco buddhista e traduttore indiano

Saṃghadeva (o Gautama Saṃghadeva 瞿曇僧伽提婆, Pinyin: Jùtán Sēngqiétípó, Wade-Giles: Chü-t'an Seng-ch'ieh-t'i-p'o, giapponese: Gudon Sōgyadaiba; IV secolo d.C. – IV secolo d.C.) fu un monaco buddista originario della Kashmir, traduttore di testi dal sanscrito al cinese.

Del monaco buddista kashmiro ( o forse originario di Khuba, oggi Kabul in Afghanistan) Gautama Saṃghadeva sappiamo che giunse a Chang'an nel 383 e che fino al 385 operò in questa capitale cinese delle traduzioni di testi buddisti dal sanscrito alla cinese studiando questa lingua. Di queste traduzioni ricordiamo: una prima traduzione dell'Abhidharmaprakaraṇapāda-śāstra (tradotto con il titolo 阿毘達磨品類足論 Āpídámó pǐnlèi zú lùn) opera di Vasumitra poi ritradotta nel 660 da Xuánzàng (玄奘, 602-664); e un tentativo non riuscito di traduzione dello Jñānaprasthāna.

Nel 385 Saṃghadeva lasciò Chang'an per recarsi a Luoyang con Faho (法和, un discepolo di Dào'ān, 道安 312-385)) dove riprese a lavorare sullo Jñānaprasthāna.

Nel 391 si recò a Lushan dove tradusse l'Abhidharmahṛdaya. Nel 398 si trasferì a Jiankang (Nanchino), dove il primo ministro dell'imperatore Xiàowǔ dei Jìn (晋孝武帝, 362–396) Wang Xun (王珣) aveva eretto un tempio per lui.

Qui tradusse delle importanti opere soprattutto degli Āgama-Nikāya conservati nello Āhánbù:

A Jiankang tradusse anche lo [Abhidharma]jñānaprasthānaśāstra di Kātyāyana (con il titolo 阿毘曇八犍度論 Āpítán bājiāndù lùn, è al T.D. 1543) insieme a Zhú Fóniàn (竺佛念).

Prima del suo arrivo a Jiankang sappiamo della presenza di Saṃghadeva sul Monte Lú (廬山) dove fu invitato a risiedere da Huìyuan (慧遠, 334-416) e dove operò la traduzione dell'Abhidharmahṛdaya śāstra (è al T.D. 1550).

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