Sabbie mobili

fenomeno geologico
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Le sabbie mobili sono costituite da una massa di sabbia fine, più o meno satura di acqua, caratterizzata da una debole capacità di sostenere pesi: dal punto di vista fisico, si tratta di un gel idrocolloidale.

Simbolo di pericolo di sabbie mobili, definito dalla norma internazionale ISO 7010.[1]

Può essere costituita da un miscuglio di argilla e acqua dolce o salata e trattiene bene l'umidità grazie ai minuscoli pori presenti nei granelli.

Caratteristiche modifica

 
Cartello che avvisa del rischio di sabbie mobili nei pressi di Lower King Bridge, nell'Australia Occidentale

Il fenomeno delle sabbie mobili si ritrova in diverse forme in natura ed è conosciuto sotto il nome di tissotropia; può essere sperimentato in casa scuotendo un flacone di ketchup e osservando come la massa di pomodoro diventi più liquida dopo essere stata agitata: la sua viscosità varia a causa delle sollecitazioni a cui è sottoposta; è possibile inoltre notare una variazione della viscosità di un vasetto di yogurt in seguito al mescolamento con un cucchiaino.

Accade nello stesso modo che la massa di sabbia possieda, a seconda delle circostanze, diverse caratteristiche fisiche:

  1. Se non disturbata, la massa di sabbia può formare effettivamente un corpo solido.
  2. Disturbata, la massa tende a liquefarsi: a causa della presenza di acqua, essa può reagire vistosamente alla tensione interna e comportarsi come un liquido se meccanicamente sollecitata. Può bastare che il corpo di una persona agisca sulla massa (o con la pressione esercitata dal suo peso, o semplicemente con una scossa) affinché i legami presenti tra i granelli di sabbia vengano allentati: infatti, essi perdono il contatto tra di loro e restano sospesi nell'acqua. Per questo, in assenza di attrito, potranno muoversi più liberamente, con conseguente calo della viscosità.

Se lasciata a riposo la massa recupera piuttosto in fretta la sua viscosità, tornando quindi a rassodarsi.

Nel cinema e nella realtà modifica

 
Cartello di avvertimento del pericolo di sabbie mobili nella spiaggia dell'isola olandese di Texel

Questo tipo di terreno è stato un elemento drammatico abbastanza sfruttato nel filone dei film d'avventura. Nelle scene di vecchie opere si vedeva spesso come la sabbia, simile a un liquido, non fosse in grado di sostenere il corpo di chi tentava di camminarci sopra, portandolo quindi a sprofondare. Resta il fatto che, dato il peso specifico di un essere animato, è possibile che questo affondi nelle sabbie mobili solamente per metà del suo volume. La sabbia pesa più dell'acqua e più del corpo di una persona o di un animale, sicché galleggiare sulle sabbie mobili dovrebbe essere, almeno in teoria, parecchio più facile che sull'acqua di un lago. In ogni caso non è praticamente possibile, come invece suggerito nei film o nella coscienza collettiva, che il soggetto sprofondi completamente.

Vero è invece che le sabbie mobili possono costituire un pericolo mortale; di solito sono necessarie forze notevoli per trascinare una persona fuori dalla melma; essere intrappolato in tali sabbie può portare indirettamente alla morte dell'individuo: non sono però le sabbie in sé a uccidere, ma le condizioni in cui viene a trovarsi il soggetto che vi resta intrappolato a lungo senza essere soccorso, come lo sfinimento conseguente ai ripetuti tentativi di uscirne, la disidratazione, la fame oppure, nel caso di sabbie mobili marine, il ritorno dell'alta marea e il conseguente annegamento.

Note modifica

Bibliografia modifica

  • (FR) Daniel Bonn, Les sables mouvants, conferenza tenuta all'École normale supérieure, 2005. video
  • (EN) A. Khaldoun, E. Eiser, G. H. Wegdam et Daniel Bonn, Rheology: Liquefaction of quicksand under stress, Nature, volume 437, numéro 635, 29 September 2005. abstract

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