Il salame mantovano è un preparato a base di carne suina. La richiesta per il riconoscimento del marchio denominazione di origine protetta è stata inoltrata alla comunità europea.[1]

Salame mantovano
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
Zona di produzioneProvincia di Mantova
Dettagli
Categoriasalume
RiconoscimentoD.O.P.
SettorePreparazioni a base di carne

Storia modifica

Ci sono testimonianze dagli scavi del Forcello, a sud di Mantova, che anche gli Etruschi consumassero carne suina. Nel rinascimento i Gonzaga avevano a corte dei masin o masalin (norcino), che erano figure richieste e definiti "perfecto maestro de tal mestero". Isabella d'Este era ghiotta del salame (anche in alcune varianti come il "Salame della Lingua").

Caratteristiche modifica

 
La concia
 
Preparazione del salame

Il colore è rosso fragola, la pasta compatta e morbida, punteggiata di grassoli bianchi o rosa, mentre l'aggiunta di pepe e aglio fresco conferisce un caratteristico profumo e un sapore inconfondibile. La preparazione prevede esclusivamente l'uso di carni suine, macinate a grana grossa e condite con sale, pepe e aglio. L'impasto viene poi insaccato in budello di maiale e legato a mano. Successivamente avviene l'importantissimo processo di stagionatura, che può protrarsi dai 3 ai 6 mesi, a seconda delle dimensioni. L'aria umida della Pianura Padana contribuisce a formare le muffe bianche o color tortora, necessarie a garantire la qualità del risultato finale. Esistono diverse versioni di questo gustoso insaccato. Il budello deve essere naturale e può essere di diversi tipi:

  • il budello gentile (budello ottenuto dall'intestino retto del suino, molto grasso e di spessore elevato, permette una stagionatura e una conservazione più lunga)
  • il budello sottogentile (la parte più interna del gentile, usato per salami di pezzatura medio-piccola ad asciugatura medio-veloce)
  • il budello crespo o crespone (ottenuto dal colon, di forma più irregolare)
  • la mariola (intestino cieco)

Note modifica

  1. ^ Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della regione Lombardia (PDF) [collegamento interrotto], su agricoltura.regione.lombardia.it, 22 aprile 2010. URL consultato il 20 gennaio 2013.

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