Voce principale: Salmi.

Il Salmo 2 fa parte della raccolta dei 150 Salmi sia nella Tanakh ebraica che nell'Antico Testamento cristiano.

Inizio del salmo 2 ne Les Très Riches Heures du duc de Berry, musée Condé, Chantilly. La miniatura rappresenta David che ringrazia Dio.

Appartiene al gruppo dei salmi regali e riveste un'importanza particolare per la lettura messianica che ne è stata fatta e per la nuova interpretazione datane nel Nuovo Testamento.

Composizione iniziale modifica

È stato probabilmente composto in occasione di qualche vittoria del re. Il salmo infatti sembra rievocare poeticamente la congiura contro il re e la sua netta vittoria sostenuta in modo decisivo da Dio. Particolarmente significativo è il versetto:

« Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato. »   ( Salmo 2,7, su laparola.net.)

perché parzialmente ripreso in occasione del Battesimo di Gesù.

Critica testuale modifica

Nel testo ebraico il verbo "essere" rimane sottinteso[1], mentre viene esplicitato in greco dalla Septuaginta, così come nelle bibbia di re Giacomo del 1611.[2]

Lettura messianica modifica

In una seconda lettura, quando la monarchia ha avuto termine nella storia del popolo ebraico, il salmo ha alimentato le speranze messianiche ed è stato visto come anticipazione dei requisiti del Messia futuro. In particolare la figliolanza divina è prerogativa particolare del Messia.

Interpretazione del Nuovo Testamento modifica

Il Nuovo Testamento ha riletto il salmo attribuendolo a Gesù Cristo visto come il Messia atteso ed il realizzatore delle speranze ebraiche.

Nei Vangeli, quando viene descritto il battesimo di Gesù, si ode una voce dal cielo che riprende le parole del salmo:

« Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto». »   ( Luca 3,21-22, su laparola.net.)

Nel libro degli Atti degli Apostoli Paolo, predicando nella sinagoga di Antiochia di Pisidia, afferma la resurrezione di Gesù Cristo e a sostegno della sua tesi cita il salmo:

«  E noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù, come anche sta scritto nel salmo secondo: Mio figlio sei tu, oggi ti ho generato. »   ( Atti 13,32-33, su laparola.net.)

Questa stessa frase del salmo viene ripresa dalla Lettera agli Ebrei per indicare la superiorità di Gesù Cristo rispetto agli angeli:

« Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto: Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato? »   ( Ebrei 1,5, su laparola.net.)

Salmi 2:9[3] è citato anche per due volte nell'Apocalisse di san Giovanni: in Apocalisse 2:27[4] e Apocalisse 19:15[5].[6][7]

Note modifica

  1. ^ Salmo 2:7, interlineare ebraica, su biblehub.com. URL consultato il 18 ottobre 2019 (archiviato il 20 gennaio 2019).
  2. ^ (EN) Salmo 2:7, Bibbia di re Giacomo del 1611, su kingjamesbibleonline.org.
  3. ^ Salmi 2:9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  4. ^ Apocalisse 2:27, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  5. ^ Apocalisse 19:15, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  6. ^ (EN) Bibbia di re Giacomo, Librodei Salmi, Salmo 2, su kingjamesbibleonline.org, 1611.
  7. ^ (EN) Bibbia di re Giacomo, Libro della Rivelazione, apitolo 2, su kingjamesbibleonline.org, 1611.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

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