Salvatore Schillaci

calciatore italiano (1964-)

Salvatore Schillaci, detto Totò (Palermo, 1º dicembre 1964), è un ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Salvatore Schillaci
Schillaci in nazionale al campionato del mondo 1990
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 173 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Attaccante
Termine carriera 1º luglio 1997
Carriera
Giovanili
1980-1982AMAT Palermo
Squadre di club1
1982-1989Messina219 (61)
1989-1992Juventus90 (26)
1992-1994Inter30 (11)
1994-1997Júbilo Iwata86 (58)
Nazionale
1989Bandiera dell'Italia Italia U-211 (0)
1990-1991Bandiera dell'Italia Italia16 (7)
Palmarès
 Mondiali di calcio
Bronzo Italia 1990
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Lo si ricorda principalmente per le sue prestazioni e reti nel campionato del mondo 1990, competizione chiusa dalla nazionale italiana al terzo posto, durante la quale Schillaci si è aggiudicato anche i titoli di capocannoniere e di migliore giocatore della competizione. Nello stesso anno è giunto secondo nella classifica del Pallone d'oro, alle spalle del tedesco Lothar Matthäus, vincitore con la sua nazionale del mondiale italiano.[1]

Biografia modifica

Il fratello minore Giuseppe ha giocato nella Fermana nella stagione 1990-1991;[2] un terzo fratello più giovane, Giovanni, da ragazzo ha sostenuto un provino per la Juventus.[2] Ha inoltre un nipote, Francesco Di Mariano[3] e un cugino, Antonio Maurizio Schillaci, anche loro calciatori.

Si è sposato due volte, prima con Rita e poi con Barbara; ha tre figli.[4] Si professa cattolico.[5]

Caratteristiche tecniche modifica

Attaccante molto rapido,[6] «aveva una voglia di fare gol che non ho mai visto in nessuno», ha detto di lui il suo allenatore nel Messina, Franco Scoglio.[7]

Carriera modifica

Giocatore modifica

Club modifica

Gli inizi, Messina modifica
 
Schillaci capitano del Messina nella stagione 1987-1988.

Nato e cresciuto nel quartiere popolare di San Giovanni Apostolo, ha iniziato a giocare nelle giovanili dell'AMAT Palermo,[8] squadra di quartiere che rappresentava l'omonima azienda municipalizzata palermitana. Schillaci ha ricordato così i tentativi del Palermo di acquistare sia lui che il compagno Carmelo Mancuso: «La società rosanero per entrambi offrì 28 milioni di lire; ma i dirigenti dell'AMAT sapevano che da noi due dovevano guadagnare il massimo per sopravvivere e giocarono al rialzo chiedendo 35 milioni. Così, per soli 7 milioni non andammo al Palermo».

Nel 1982 è stato ingaggiato dal Messina, in Serie C2. Nella stagione 1985-86 ha contribuito con 11 reti alla promozione in Serie B. Nel 1987 ha dovuto sottoporsi a due interventi ai menischi che ne hanno compromesso la stagione, segnando solo 3 gol. Tuttavia Franco Scoglio punta ancora su di lui e Schillaci segna 13 reti nella stagione seguente. Il giocatore ha ricordato così il rapporto con il tecnico: «Mi diceva sempre un concetto base: fai quello che vuoi e gioca come ti senti. Questo mi caricava a mille proprio in virtù di questa libertà che mi concedeva sul campo di gioco. Ho imparato tantissimo dalla sua persona e non smetterò mai di ringraziarlo. Con lui e i compagni di allora abbiamo reso ai messinesi anni fantastici».[9]

Nella stagione 1988-1989 Zdeněk Zeman ha sostituito Scoglio sulla panchina giallorossa. Sotto la guida del tecnico boemo, Schillaci ha segnato 23 gol ed è stato capocannoniere del campionato cadetto; a detta dell'attaccante, i metodi di allenamento portati da Zeman a Messina hanno contribuito alle sue ottime prestazioni.[10]

Dopo quest'ultima stagione e sette campionati tra Serie C2, C1 e B, Schillaci lascia la Sicilia: «Gli anni che ho passato a Messina mi hanno insegnato qualcosa, anche perché ho avuto allenatori bravi a disciplinarmi». Complessivamente ha giocato 256 gare coi peloritani, delle quali 37 in Coppa Italia: è a tutt'oggi il secondo giocatore più presente per il Messina in campionato (219 presenze, dietro solo ad Angelo Stucchi con 235). Con i suoi 77 gol totali (61 in campionato, 16 in Coppa Italia), è il secondo cannoniere assoluto — preceduto solo da Renato Ferretti (89 reti) — nella storia del club giallorosso.

Juventus modifica
 
Schillaci in azione coi colori della Juventus

Nel 1989 venne ingaggiato dalla Juventus per 6 miliardi di lire.[11] Esordì in Serie A il 27 agosto nella partita in casa col Bologna (1-1). Nella sua prima stagione in bianconero conquistò subito il posto da titolare e realizzò 15 gol in 30 partite di campionato, acquisendo il soprannome di Totò-Gol e contribuendo in maniera decisiva al double del club torinese nella Coppa Italia e nella Coppa UEFA, vinte superando in finale, rispettivamente, il Milan e – nella prima finale confederale tutta italiana – la Fiorentina. La sua ottima annata convinse Azeglio Vicini a convocarlo al successivo campionato del mondo 1990 da giocarsi proprio in Italia.

Dopo la rassegna iridata, Schillaci giocò altre due stagioni coi bianconeri, andando tuttavia incontro a una pesante involuzione e trovando poche volte la rete. L'11 novembre 1990, al termine di Bologna-Juventus, Schillaci minacciò il giocatore rossoblù Fabio Poli (che durante la partita lo aveva provocato) al momento di uscire dal campo, dicendogli: «Ti faccio sparare».[12] Il gesto, da cui scaturì una serie di polemiche, fu ricordato così da Schillaci: «Avrei dovuto contare fino a dieci. Ma lui mi aveva provocato con uno sputo e io non ci ho visto più. Ho sbagliato, ma mi hanno massacrato come fossi stato un killer».[13]

 
Schillaci stringe in mano il trofeo della Coppa UEFA 1989-1990 vinta in bianconero

Ai cori discriminatori contro di lui si aggiunse la lite con Roberto Baggio. Schillaci ricordò così questo gesto: «Nella Juventus e in nazionale siamo diventati amici. Dividevamo la stessa camera, lui parlava poco, io niente. Eppure, nonostante questo, una volta facemmo a cazzotti: anzi, fui io a rifilargli un pugno. Si è trattato veramente di una stupidaggine. Eravamo nello spogliatoio della Juve. Roberto stava scherzando con me, ma si lasciò prendere la mano e lo scherzo divenne pesante. Io reagii in quel modo e me ne pentii subito. Per fortuna, la cosa si chiuse lì».[14]

Alla fine della stagione 1991-1992, con l'arrivo di Gianluca Vialli in bianconero, Schillaci trovò sempre meno spazio, fino a decidere di lasciare il club torinese; una scelta, a detta dello stesso Schillaci, facilitata dal fatto che la dirigenza juventina non vide di buon occhio la contemporanea separazione dalla consorte: «La società non mi perdonò la decisione di separarmi da mia moglie. Non dovevo farlo, così, senza tanti riguardi, mi vendettero».[15]

Inter modifica

Nella stagione 1992-1993 passò per 8,5 miliardi di lire[16] all'Inter.[17] Schillaci ricordò con grande entusiasmo il suo trasferimento da Torino a Milano: «Ho ottenuto il massimo, sognavo la maglia nerazzurra e avrei accettato di restare fermo se non fossi riuscito a raggiungerla. I soldi non sono tutto. [...] Riparto da zero a 27 anni e cerco una rivincita». L'esordio con il club nerazzurro avvenne nella gara Inter-Reggiana (4-2) in Coppa Italia, in cui segnò il suo primo gol con la nuova maglia.

 
Schillaci in azione all'Inter nell'annata 1992-1993

Con l'Inter, con cui giocò due stagioni siglando in totale 11 gol in 30 partite, partecipò al vittorioso cammino nella Coppa UEFA 1993-1994, pur non potendosi fregiare de iure del trofeo poiché lasciò Milano nell'aprile 1994,[18] alcune settimane prima della disputa della doppia finale contro gli austriaci del Salisburgo.[19] Riguardo a questa esperienza, il centravanti siciliano affermò che i suoi inizi in nerazzurro furono buoni e i rapporti con il presidente Ernesto Pellegrini perfino ottimi, ma che la mancanza di continuità e i problemi fisici gli impedirono di rendere al meglio.[20]

Júbilo Iwata modifica

Nell'aprile del 1994, messo ai margini dall'Inter ancora prima del termine della stagione e con gli altri campionati nazionali del continente che, nell'era immediatamente pre-Bosman, erano generalmente preclusi ai calciatori italiani,[21] si trasferì in Giappone nelle file dello Júbilo Iwata, che gli aveva proposto un ottimo contratto dal punto di vista economico.[18][22]

Schillaci divenne il primo calciatore italiano a militare nel campionato giapponese; i nipponici gli fornirono un interprete, un autista personale 24 ore su 24 e una bella abitazione. Al suo esordio con il club giapponese, Schillaci segnò il suo primo gol nella vittoria per 2-0 contro il Kawasaki Frontale.[23] Il 9 giugno 1994 venne squalificato per due giornate per aver insultato l'arbitro che aveva diretto l'incontro fra Júbilo Iwata e JEF United.[24] Nel 1997 vinse con la sua squadra la J. League, ma subì anche un serio infortunio che lo relegò definitivamente lontano dai campi di gioco, fino al ritiro ufficializzato nel 1999.

Con la maglia del Júbilo Iwata segnò in totale 56 gol in 78 partite. Il giocatore italiano ricordò così la sua esperienza giapponese: «Quando arrivai lì trovai un entusiasmo contagioso. Per loro lo Schillaci del mondiale non era mai finito e dimostrai con i miei gol quanto era forte il connubio: entusiasmo uguale impegno in campo e palla in fondo al sacco».[9]

In carriera ha totalizzato complessivamente 120 presenze e 37 reti in Serie A e 105 presenze e 39 reti in Serie B.

Nazionale modifica

 
Schillaci in azione in maglia azzurra durante le «notti magiche» dell'estate 1990

Le buone prestazioni offerte alla sua prima stagione nella Juventus[25][26][27] lo portarono nel 1990 a esser convocato per la prima volta nella nazionale maggiore, col commissario tecnico Azeglio Vicini che lo inserì nella rosa azzurra per il mondiale casalingo di Italia 1990. In precedenza, Cesare Maldini aveva fatto vestire per la prima volta all'attaccante siciliano la maglia azzurra, come fuoriquota, nell'Under-21.[28]

Ai campionati del mondo, Schillaci partì dalla panchina come riserva di Carnevale, cui subentrò nella seconda metà del secondo tempo dell'incontro di apertura contro l'Austria, quando il punteggio era fermo sullo 0-0: dopo appena 4' dal suo ingresso in campo, l'attaccante siciliano segnò di testa il gol decisivo che permise agli azzurri di vincere la partita, anticipando i due difensori austriaci che lo pressavano da vicino al momento del cross di Vialli. Ad eccezione della seguente gara contro gli Stati Uniti, Schillaci diventò titolare dell'attacco italiano, insieme a Roberto Baggio, e segnò in tutte le successive gare giocate dagli azzurri contro Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda, nella semifinale persa ai tiri di rigore contro l'Argentina e nella finalina contro l'Inghilterra che l'Italia vinse per 2-1; in quest'ultima partita, Baggio fece tirare a Schillaci un calcio di rigore, poi rivelatosi decisivo, in modo da fargli vincere la classifica dei marcatori del torneo.[29] In semifinale, invece, Schillaci aveva preferito non rientrare fra i cinque giocatori designati per la sequenza dei tiri dal dischetto: «Avevo un problema muscolare ed ero stanco, ho preferito lasciare il compito a qualcuno più fresco di me. Non sono un grande tiratore di rigori: a volte li segno, a volte li sbaglio. Quando prendi la rincorsa, pensi a un sacco di cose e in un momento simile non puoi rischiare. È una grande responsabilità. Avrei voluto calciare, ma non ero al meglio».[29]

 
Schillaci (al centro) sorridente sul terzo gradino del podio, assieme ad alcuni suoi compagni di nazionale, al termine del mondiale 1990

A fine torneo vinse il Pallone d'oro adidas quale miglior giocatore della manifestazione e la Scarpa d'oro adidas in qualità di capocannoniere (6 reti);[30] nello stesso anno solare si classificò secondo nella graduatoria del Pallone d'oro di France Football, dopo il tedesco Lothar Matthäus.[1] I gol del mondiale 1990, ricordato come quello delle «notti magiche» dal testo della canzone ufficiale della manifestazione interpretata dalla coppia Bennato-Nannini, rimasero nella memoria di tifosi e sportivi italiani.

Schillaci ricordò così la sua avventura in quella rassegna iridata: «Nemmeno un folle avrebbe mai potuto immaginare cosa mi stava per accadere. Ci sono periodi nella vita di un calciatore nei quali ti riesce tutto. Basta che respiri e la metti dentro. Per me questo stato di grazia è coinciso con quel campionato del mondo. Vuol dire che qualcuno, da lassù, ha deciso che Totò Schillaci dovesse diventare l'eroe di Italia '90. Peccato che poi si sia distratto durante la semifinale con l'Argentina. Una disdetta: abbiamo preso solo un gol in quell'edizione dei mondiali, e quel gol ci ha condannati».[31]

Dopo il ritiro modifica

Dal 2000 gestisce a Palermo il centro sportivo per ragazzi "Louis Ribolla" dov'è cresciuto il figlio di sua sorella, Francesco Di Mariano, anche lui calciatore,[32] oltreché altri ragazzi diventati professionisti, come Antonio Di Gaudio, Francesco Ardizzone, Andrea Saraniti, Giulio Sanseverino e Mauro Bollino; è inoltre proprietario dell'U.S. Palermo, squadra delle categorie dilettantistiche siciliane.[8] Nella stagione 2017-2018 ha seguito da direttore tecnico la nascita del progetto dell'Asante, club palermitano di Terza Categoria legato a un'omonima ONLUS e composto interamente da atleti migranti.[33]

Alle elezioni amministrative del 2001 si candidò come consigliere comunale della sua città tra le file di Forza Italia;[34] venne eletto con circa 2 000 voti ma, non abituato all'agone politico, si dimise dalla carica dopo due anni.[35]

Nel 2004 partecipò al reality show L'isola dei famosi, arrivando terzo con il 15% dei voti. Nel 2008 prese parte, assieme ad altri ex calciatori, al film Amore, bugie & calcetto. Nello stesso anno, nell'ambito del programma televisivo Quelli che il calcio in cui era spesso ospite, tornò scherzosamente a vestire i panni di calciatore con la formazione dilettantistica dell'Altamura, disputando la partita conclusiva del campionato pugliese di Eccellenza;[36] replicherà l'esperienza nel 2017 con il Crocetta, squadra del campionato piemontese di Terza Categoria. Nel 2011 interpretò il ruolo di un boss mafioso nel quinto episodio della terza stagione della serie televisiva Squadra antimafia - Palermo oggi,[37][38] mentre l'anno dopo partecipò in un cameo a un episodio della serie Benvenuti a tavola - Nord vs Sud. Nel 2016 pubblicò l'autobiografia Il gol è tutto, scritta assieme ad Andrea Mercurio.[39]

Nel 2019 partecipò al singolo Gli anni degli anni dei 78 Bit.[40] Nel 2021 prese parte come concorrente al programma televisivo Back to School di Italia 1.[41] Due anni dopo, assieme alla moglie Barbara, prese parte alla decima edizione del reality show Pechino Express,[42] raggiungendo le semifinali.

Statistiche modifica

Presenze e reti nei club modifica

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1982-1983   Messina C2 26 3 CI-C 6 2 - - - - - - 32 5
1983-1984 C1 26 4 CI-C 6 5 - - - - - - 32 9
1984-1985 C1 31 4 CI-C 6 2 - - - - - - 37 6
1985-1986 C1 31 11 CI+CI-C 6+1 1+0 - - - - - - 38 12
1986-1987 B 33 3 CI 3 2 - - - - - - 36 5
1987-1988 B 37 13 CI 5 2 - - - - - - 42 15
1988-1989 B 35 23 CI 4 2 - - - - - - 39 25
Totale Messina 219 61 37 16 - - - - 256 77
1989-1990   Juventus A 30 15 CI 8 2 CU 12 4 - - - 50 21
1990-1991 A 29 5 CI 5 0 CdC 7 3 SI 1 0 42 8
1991-1992 A 31 6 CI 9 1 - - - - - - 40 7
Totale Juventus 90 26 22 3 19 7 1 0 132 36
1992-1993   Inter A 21 6 CI 2 1 - - - - - - 23 7
1993-apr. 1994 A 9 5 CI 1 0 CU 3 0 - - - 13 5
Totale Inter 30 11 3 1 3 0 - - 36 12
1994   Júbilo Iwata J 18 9 CI+CJ 1+4 0+5 - - - - - - 23 14
1995 J 34 31 - - - - - - - - - 34 31
1996 J 23 15 CJ 8 3 - - - - - - 31 18
1997 J 3 1 CJ 2 1 - - - - - - 5 2
Totale Júbilo Iwata 78 56 15 9 - - - - 93 65
Totale carriera 417 154 77 29 22 7 1 0 517 190

Cronologia presenze e reti in nazionale modifica

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-3-1990 Basilea Svizzera   0 – 1   Italia Amichevole -
9-6-1990 Roma Italia   1 – 0   Austria Mondiali 1990 - 1º turno 1   75’
14-6-1990 Roma Italia   1 – 0   Stati Uniti Mondiali 1990 - 1º turno -   52’
19-6-1990 Roma Italia   2 – 0   Cecoslovacchia Mondiali 1990 - 1º turno 1
25-6-1990 Roma Italia   2 – 0   Uruguay Mondiali 1990 - Ottavi di finale 1
30-6-1990 Roma Italia   1 – 0   Irlanda Mondiali 1990 - Quarti di finale 1
3-7-1990 Napoli Argentina   1 – 1 dts
(4 – 3 dtr)
  Italia Mondiali 1990 - Semifinale 1
7-7-1990 Bari Italia   2 – 1   Inghilterra Mondiali 1990 - Finale 3º posto 1
26-9-1990 Palermo Italia   1 – 0   Paesi Bassi Amichevole -
17-10-1990 Budapest Ungheria   1 – 1   Italia Qual. Euro 1992 -   81’
3-11-1990 Roma Italia   0 – 0   Unione Sovietica Qual. Euro 1992 -   70’
22-12-1990 Limassol Cipro   0 – 4   Italia Qual. Euro 1992 -
13-2-1991 Terni Italia   0 – 0   Belgio Amichevole -
5-6-1991 Oslo Norvegia   2 – 1   Italia Qual. Euro 1992 1   53’
12-6-1991 Malmö Italia   2 – 0 dts   Danimarca Scania Cup - Semifinale -   74’
25-9-1991 Sofia Bulgaria   2 – 1   Italia Amichevole -   57’
Totale Presenze 16 Reti (49º posto) 7

Palmarès modifica

Club modifica

Competizioni nazionali modifica

Messina: 1982-1983 (girone D)
Messina: 1985-1986 (girone B)
Juventus: 1989-1990
Júbilo Iwata: 1997

Competizioni internazionali modifica

Juventus: 1989-1990

Individuale modifica

1988-1989 (23 gol)
Italia 1990 (6 gol)
Italia 1990
Italia 1990 (6 gol)
  • All-Star Team del campionato mondiale di calcio: 1[43]
Italia 1990
1990

Onorificenze modifica

Opere modifica

Filmografia modifica

Nella cultura di massa modifica

In ambito comico, a supportare la popolarità di Schillaci ha contribuito il trio Aldo Giovanni e Giacomo, in cui uno dei componenti, Aldo Baglio, ha proprio nell'ex calciatore il suo idolo;[45] in particolare si ricorda la citazione contenuta nel film Tre uomini e una gamba (1997), entrata a posteriori nell'immaginario collettivo dei fan, in cui Schillaci è definito «el gran visir de tücc i terun».[46]

Note modifica

  1. ^ a b (FR) France Football - Ballon d'Or, su lequipe.fr (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2009).
  2. ^ a b Schillaci III, un provino in bianconero, in la Repubblica, 20 dicembre 1990.
  3. ^ Stefano Sacchi, Di Mariano: "Caro zio Totò, sono io lo Schillaci del Duemila, su repubblica.it, 3 ottobre 2017.
  4. ^ Manuela Poidomani, Totò Schillaci: età, moglie, figli e carriera dell'ex calciatore, su tag24.it. URL consultato il 5 agosto 2023.
  5. ^ Lucio Giordano, Ho ricominciato a credere in Dio quando ho avuto paura di morire, in Dipiù, n. 32, 11 agosto 2023, pp. 86-89.
  6. ^ Franco Badolato, Lo zar: di Van Basten ce n'è uno, in La Stampa, 6 gennaio 1994, p. 26. URL consultato il 6 agosto 2018.
  7. ^ Giorgio Dell'Arti e Paolo Paiusco, Biografia di Salvatore Schillaci, su cinquantamila.it, 17 dicembre 2014. URL consultato il 6 agosto 2018.
  8. ^ a b Luca Castaldini, Tutti a scuola da Totò, in La Gazzetta dello Sport, 31 agosto 2002.
  9. ^ a b "Mi ritorni in mente": Salvatore Schillaci, su tuttolegapro.com, 24 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2014).
  10. ^ Schillaci: "Zeman? Forse nelle big non ha dimostrato la sua bravura", su tuttomercatoweb.com, 1º luglio 2013.
  11. ^ Panini (2012, vol. 6), p. 10.
  12. ^ Alessandro Pasini, E Schillaci gridò: «Ti faccio sparare», in Corriere della Sera, 14 marzo 2003, p. 45. URL consultato il 27 maggio 2012 (archiviato il 9 luglio 2012).
  13. ^ La vita di Totò Schillaci intervista, su vip.it, 5 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2014).
  14. ^ Alessandro Pasini, AMARCORD: Totò Schillaci 'Quando rifilai un pugno a Baggio', 5 marzo 2011.
  15. ^ Schillaci: "Con Baggio ho fatto a pugni. L'avventura all'Inter fu una delusione e...", su affaritaliani.it, 11 febbraio 2011.
  16. ^ Panini (2012, vol. 9), p. 10.
  17. ^ Benedetto Ferrara, Schillaci, sì all'Inter, in la Repubblica, 25 giugno 1992.
  18. ^ a b Schillaci, accoglienza da star in Giappone, in la Repubblica, 15 aprile 1994, p. 28.
  19. ^ Giancarlo Padovan e Monti Fabio, L'Inter conquista l'Europa, in Corriere della Sera, 12 maggio 1994, p. 41. URL consultato il 14 maggio 2014 (archiviato il 10 luglio 2012).
  20. ^ Schillaci: "Vi racconto la mia avventura interista", su mediagol.it, 29 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
  21. ^ Marco Ansaldo, Totò, due occhi magici sul calcio di oggi, in La Stampa, 30 settembre 1999, p. 33.
  22. ^ Schillaci a Mediagol: Giappone? Vi spiego perché... [collegamento interrotto], su mediagol.it.
  23. ^ Vittorio Volpi, Totò arriva, segna e vince: notte magica in Giappone, in Corriere della Sera, 1º maggio 1994, p. 37. URL consultato il 14 maggio 2014 (archiviato il 14 maggio 2014).
  24. ^ Il Giappone squalifica Schillaci, in Corriere della Sera, 9 giugno 1994, p. 44. URL consultato il 14 maggio 2014 (archiviato il 14 maggio 2014).
  25. ^ Giorgio Gandolfi, Da Vicini speranze azzurre a Schillaci: "Se continua così...", in Stampa Sera, 12 marzo 1990, p. 29.
  26. ^ Franco Badolato, Totò si veste d'azzurro, in Stampa Sera, 12 marzo 1990, p. 31.
  27. ^ Panini (2004), p. 7.
  28. ^ Filippo Fabbri, Italia 1990: Totò Schillaci, l'eroe a sorpresa delle Notti Magiche. Ma sarà un terzo posto deludente, su filippofabbri.net, 30 giugno 2010. URL consultato l'11 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2013).
  29. ^ a b Schillaci ricorda a FFT: "Dopo Italia '90 ho pianto e fumato", su fourfourtwo.com, 21 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2014).
  30. ^ a b c (EN) 1990 FIFA World Cup Italy - Awards, su fifa.com. URL consultato il 13 maggio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2020).
  31. ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Salvatore SCHILLACI, su tuttojuve.com, 3 dicembre 2019.
  32. ^ Roma, in arrivo Di Mariano dal Lecce: è il nipote di Schillaci, su gazzetta.it.
  33. ^ Totò Schillaci, il bomber delle "notti magiche" ora allena una squadra di profughi, su lasicilia.it, 25 ottobre 2017.
  34. ^ Matteo Di Gesù, Se Totò Schillaci cambia isola, in la Repubblica, 17 settembre 2004.
  35. ^ Totò Schillaci: «Tirerei quel rigore (e non scenderei più in politica)», su video.corriere.it, 10 aprile 2014.
  36. ^ (DE) Salvatore Schillaci - Die Eintagsfliege
  37. ^ Schillaci diventa mafioso, su sportmediaset.mediaset.it.
  38. ^ Totò Schillaci sarà un boss mafioso, su tgcom.mediaset.it. URL consultato il 29 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2010).
  39. ^ Il gol è tutto, su newsletter.edizpiemme.it.
  40. ^ Nuovo singolo per i 78 Bit di Mario Fucili, affiancati dall'icona calcistica Totò Schillaci, su altarimini.it, 3 luglio 2019.
  41. ^ Massimo Galanto, Back to school su Italia1: ecco tutti i concorrenti della prima edizione, su tvblog.it, 15 ottobre 2021.
  42. ^ Pechino Express 2023, tutto quello che c'è da sapere, su tg24.sky.it, 24 febbraio 2023.
  43. ^ (EN) All-Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 17 febbraio 2014.
  44. ^ Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Salvatore Schillaci, su quirinale.it. URL consultato l'8 aprile 2011.
  45. ^   Aldo Giovanni e Giacomo Ufficiale, Schillaci - COMICI - Aldo Giovanni e Giacomo, su YouTube, 1º marzo 2016., cfr. Comici, Italia 1, 1998.
  46. ^ Le cinque scene più belle di "Aldo", su machenesanno.it, 28 settembre 2017. URL consultato il 17 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2019).

Bibliografia modifica

  • Calciatori 1989-90, edizione speciale per "La Gazzetta dello Sport", Modena, Panini, 2004.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 6 (1989-1990), Modena, Panini, 2012.
  • Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, vol. 9 (1992-1993), Modena, Panini, 2012.

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Controllo di autoritàVIAF (EN3865149198331774940008 · SBN TSAV621714 · NDL (ENJA001258186 · WorldCat Identities (ENviaf-3865149198331774940008