San Benedetto Ullano

comune italiano

San Benedetto Ullano (Shën Benedhiti in arbëreshë) è un comune italiano di 1 451 abitanti[1] della provincia di Cosenza, in Calabria.

San Benedetto Ullano
comune
San Benedetto Ullano – Stemma
San Benedetto Ullano – Bandiera
San Benedetto Ullano – Veduta
San Benedetto Ullano – Veduta
Panoramica di San Benedetto Ullano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Cosenza
Amministrazione
SindacoRosaria Amalia Capparelli (Impegno Comune) dal 26-5-2014 (2º mandato 26-5-2019)
Territorio
Coordinate39°26′N 16°07′E / 39.433333°N 16.116667°E39.433333; 16.116667 (San Benedetto Ullano)
Altitudine460 m s.l.m.
Superficie19,57 km²
Abitanti1 451[1] (31-5-2020)
Densità74,14 ab./km²
FrazioniMarri, Piano dei Rossi
Comuni confinantiFuscaldo, Lattarico, Montalto Uffugo
Altre informazioni
Cod. postale87040
Prefisso0984
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT078112
Cod. catastaleH774
TargaCS
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Nome abitantisanbenedettesi (shënbenedhitan in arbëreshë)
PatronoSan Benedetto Abate
Giorno festivo21 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Benedetto Ullano
San Benedetto Ullano
San Benedetto Ullano – Mappa
San Benedetto Ullano – Mappa
Posizione del comune di San Benedetto Ullano all'interno della provincia di Cosenza
Sito istituzionale

Situato ai piedi del colle Sant'Elia, all'altitudine media di 460 metri s.l.m., il centro è posto sul fianco orientale della Catena Paolana in posizione dominante la valle del Crati.

Tra i paesi italo-albanesi (arbëreshë) più vicini a Cosenza, fu a lungo la principale comunità albanese di Calabria e come tale ebbe dal 1732 il collegio per la formazione dei propri sacerdoti di rito greco-cattolico, trasferito poi dopo il 1860 a San Demetrio Corone come collegio-convitto nazionale italo-albanese. Fu uno dei centri più insigni della vita intellettuale e civile degli Albanesi in Calabria, e nel Risorgimento uno dei centri più attivi di propaganda e azione insurrezionale della regione. I suoi abitanti conservano tenacemente la propria identità e cultura d'origine, la lingua, il rito religioso e gli usi e i costumi tradizionali.

Nelle due frazioni di Marri ("Allimarri"), a 440 metri s.l.m., anch'essa storica comunità albanese, e Piano dei Rossi (Fusha i të Kuqvet), a 450 metri s.l.m., nuova zona residenziale, si parla correntemente la lingua albanese (arbërishtja).

Collage di foto su San Benedetto Ullano

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Costituito da suggestivi aspetti paesaggistici, è caratterizzato in montagna dai castagni, cerri e faggi secolari fino a quota 1150 a Laghicello.

Suggestivi a San Benedetto Ullano, gli aspetti paesaggistico-naturalistici, sia perché immerso nei boschi di faggio, sia per la presenza della rara specie di tritone alpestre ( Triturus alpestris inexpectatus) nello specchio d'acqua denominato il "Laghicello" nell'omonima località posta a quota 1150 che segna il confine con il comune di Fuscaldo.

Clima modifica

Storia modifica

Il paese ha origine molto antiche e le prime notizie storiche certe risalgono agli ultimi decenni del XII secolo, quando fu feudo dei duchi normanni di Montalto, che in quegli anni vi fondarono un monastero benedettino, da cui il piccolo borgo prese il nome. La specifica "Ullano" si riferisce, probabilmente, ad un antico luogo abitato che sorgeva nei pressi, dal latino Aulanium. L'antico borgo medioevale ebbe un decisivo impulso demografico ed economico, con conseguente sviluppo urbanistico, nella seconda metà del XV secolo, quando fu ripopolato da profughi albanesi.

Vi sorse nel 1732 il Collegio Italo-Albanese, detto italo-greco corsiniano o ullanense-corsiniano, in onore di papa Clemente XIII, figlio di una albanese, che lo istituì per la formazione del clero albanese d'Italia di rito greco-cattolico, trasportato nel 1794 a S. Demetrio Corone. Vera e propria struttura universitaria per la formazione del clero cattolico albanese di rito orientale, in cui, oltre a mantenere e valorizzare il rito bizantino e la propria cultura, si formarono personaggi di spicco della cultura albanese.

Il paese fu protagonista durante le lotte del risorgimento italiano; molti suoi abitanti presero parte attiva ai moti di Cosenza del 1844 e 1848 pagando con la vita i loro ideali di giustizia e di libertà anche attraverso la partecipazione eroica alla liberazione garibaldina dell'Italia meridionale.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del comune di San Benedetto Ullano sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 dicembre 1984.[3]

«Stemma d'argento, al san Benedetto di carnagione, vestito d'azzurro, raggiante d'oro, impugnante con la mano destra la croce potenziata dello stesso, ritto sulla pianura erbosa di verde, accompagnato da due fregi curvilinei di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo d'azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

 
Una gjitonia del centro storico
 
Chiesa San Benedetto Abate, iconostasi
 
Chiesa San Benedetto Abate, affresco, l'arrivo degli esuli albanesi in Italia

Contornata dalla natura e da un paesaggio montuoso, il centro storico di San Benedetto Ullano è caratterizzato da ricchi portali settecenteschi con stemmi e numerosi archi e archetti che sono tipici delle gjitonie.

Rilevante è la cappella della nobile famiglia dei Rodotà dei Coronei, nella Chiesa dedicata alla Madre del Buon Consiglio dei primi decenni del 1700, dove la balaustra dell'altare, chiaramente latina, contrasta con l'altare quadrato sormontato da quattro colonne tipicamente di stile bizantino; uno sguardo all'urna cineraria di epoca imperiale romana e ad alcune epigrafi.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[4]

Cultura modifica

 
Costumi albanesi di San Benedetto Ullano

Feste e tradizioni modifica

È tradizione, prima dell'alba della Domenica delle Palme (E Diellja e Shuplakat), andare in giro per le vie del paese a commemorare la resurrezione di Lazzaro, cantando le "Kalimere" (canti augurali). Sono particolari le cerimonie liturgiche di rito greco-bizantino, ricche di simboli, di significati, di tradizioni e di suggestivo effetto scenografico. Degli antichi e complessi riti che si svolgono nel corso della Settimana Santa (Java e Madhe), oggi, permane la processione degli "Açiomeri" del Giovedì e Venerdì santo, che costituisce uno dei momenti più attesi e significativi della devozione religiosa popolare. La festa della Madre del Buon Consiglio si festeggia la prima domenica di maggio ed il culto si collega all'esodo degli albanesi in Calabria. La vigilia di Natale, la piazza principale diventa il focolare di tutti con l'accensione di un gran falò. Sono da ammirare i costumi tradizionali albanesi che nelle occasioni di festa vengono indossati dagli abitanti di San Benedetto Ullano.

Economia modifica

Artigianato modifica

Tra le attività più tradizionali e rinomate vi sono quelle artigianali, che si distinguono per l'arte della tessitura, finalizzata alla realizzazione di arazzi, di coperte, di borse, caratterizzate da disegni e da temi ispirati alla storia albanese.[5]

Geografia antropica modifica

Frazioni modifica

Dopo pochi km si può raggiungere Marri (Alimarri in lingua arbëreshe), frazione di San Benedetto Ullano. Venne fondato nella seconda metà del XV secolo da Arbëreshë che oltrepassarono il fiume Argentino (lumi i Allimarrit).

Interessante è la chiesa di San Salvatore in località Piano dei Rossi, realizzata nei caratteri tipici di recupero delle forme stilistiche bizantine.

Amministrazione modifica

Il 25 maggio 2014 i cittadini di San Benedetto Ullano si sono recati alle urne per le elezioni comunali 2014. È stato eletto il sindaco Rosaria Amalia Capparelli.

Note modifica

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2020.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ San Benedetto Ullano, decreto 1984-12-05 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 9 giugno 2022.
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN133771078 · WorldCat Identities (ENlccn-n86003966
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