Sandra Bonsanti

giornalista, scrittrice e politica italiana

Sandra Bonsanti (Pisa, 1º giugno 1937) è una giornalista, scrittrice e politica italiana, già membro della Camera dei deputati.

Sandra Bonsanti

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
8 maggio 1996
LegislaturaXII
Gruppo
parlamentare
Progressisti
CoalizioneProgressisti
CircoscrizioneXII Toscana
CollegioFirenze 2
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoProgressisti-Federativo
Titolo di studioLaurea in lettere e filosofia
Professionegiornalista, scrittrice

Biografia modifica

Figlia di Alessandro Bonsanti, ex sindaco repubblicano di Firenze, sposata con lo storico, scrittore e senatore repubblicano Giovanni Ferrara, ha tre figlie. Dopo essersi laureata a Firenze, ha vissuto per diversi anni a New York.

Ha iniziato la sua attività di giornalista nel 1969 a Il Mondo. Ha poi lavorato a Epoca, Panorama e La Stampa. Nel 1981 è stata assunta da Eugenio Scalfari a la Repubblica, della quale è stata per anni una delle firme più in vista. Nel 1993 è stata incaricata dall'OdG e dalla FNSI di redigere a quattro mani con Angelo Agostini la Carta dei doveri del giornalista.

Nel 1994 è stata eletta alla Camera dei deputati per la coalizione dei Progressisti nel collegio uninominale di Firenze 2 con oltre il 53% dei voti. Durante la XII Legislatura è stata membro della commissione parlamentare antimafia.

Nel 1996 ha rinunciato a ricandidarsi alle elezioni per assumere la direzione del quotidiano Il Tirreno[1][2].

Dal 2002 al 2015 è stata presidente di Libertà e Giustizia; in seguito, è componente del Consiglio di Presidenza sotto le successive presidenze di Alberto Vannucci, Nadia Urbinati e Tomaso Montanari.

Opere modifica

Note modifica

  1. ^ Sandra Bonsanti dirigerà " Il Tirreno "
  2. ^ Quotidiani - ‘Tirreno’. Sandra Bonsanti lascia la direzione | Prima Comunicazione, su primaonline.it. URL consultato il 31 ottobre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN54215263 · ISNI (EN0000 0000 6647 1164 · SBN RAVV011757 · LCCN (ENn84067136 · BNF (FRcb12313228t (data) · J9U (ENHE987007277299805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84067136