Saturnino Ribeiro Neto

calciatore brasiliano

Saturnino Ribeiro Neto, detto Saturnino (27 giugno 1968), è un ex calciatore brasiliano, di ruolo centrocampista.

Saturnino Ribeiro Neto
Nazionalità Bandiera del Brasile Brasile
Calcio
Ruolo Centrocampista
Termine carriera 200?
Carriera
Squadre di club1
1992Petrolero21 (7)
1993-1995Ind. Petrolero68 (23)
1996-1997The Strongest35 (13)
1998Ind. Petrolero29 (7)
1999San José21 (8)
2000Mariscal Braun35 (11)
2001-2002Aurora? (?)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Caratteristiche tecniche modifica

Giocava sia come centrocampista che come attaccante.[1]

Carriera modifica

Club modifica

Nel 1992 Saturnino si trasferì in Bolivia, contattato dal Petrolero di Cochabamba che gli offrì un contratto. Alla sua prima stagione fu impiegato spesso, e segnò 7 reti; nel 1993 passò all'Independiente Petrolero di Sucre. Nella compagine di Chuquisaca divenne titolare, e disputò tre campionati: nel 1995 realizzò 10 gol e fu notato dal The Strongest di La Paz, che lo acquistò in vista della stagione seguente. Il primo torneo con il The Strongest lo vide marcare 11 volte, risultato che lo rese il secondo miglior realizzatore della squadra dopo Víctor Antelo, autore di 14 gol. Nel 1997 raggiunse la finale con il suo club, e giocò da titolare l'andata a La Paz il 16 maggio contro il Bolívar; il 18 maggio, nella gara di ritorno, fu invece impiegato come sostituto, e rimpiazzò Huber Pérez. Nel 1998 tornò all'Independiente Petrolero, mentre nel 1999 giocò una stagione con il San José di Oruro. Nel 2000 si unì a diversi altri giocatori che andarono a rinforzare il neopromosso Mariscal Braun di La Paz. Con i bianco-neri trovò continuità, e arrivò a giocare 35 delle 44 partite previste dal campionato. Nel 2001 si trovava a Cochabamba, nella rosa dell'Aurora, che disputava la Copa Simón Bolívar.[2]

Note modifica

  1. ^ (ES) Romanello haría pareja con Fabio en el ataque cervecero[collegamento interrotto], El Deber, 4 agosto 2000. URL consultato il 24 ottobre 2011.
  2. ^ (ES) Jaime Galarza, Libertad decide no participar en la Simón Bolívar por falta de plata, El Deber, 20 settembre 2001. URL consultato il 24 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).

Collegamenti esterni modifica