Scamandro (divinità)

dio fluviale
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Scamandro (in greco antico: Σκάμανδρος?, Skámandros) o Xanto è un personaggio della mitologia greca.

Scamandro
Il dio Scamandro si scaglia contro Achille che ha gettato nelle acque il corpo di un fanciullo quindicenne (opera di Tommaso Piroli)
Nome orig.Σκάμανδρος
Caratteristiche immaginarie
SpeciePotamoi
SessoMaschio

Secondo Esiodo, è figlio di Oceano e Teti.[1] mentre secondo altri sarebbe figlio di Zeus e padre di Teucro (la quale madre sarebbe la ninfa Idea). Scamandro è riconosciuto anche come padre di Glaucia che a sua volta ebbe da Dimaco (uno degli amici di Eracle) un bambino a cui fu dato lo stesso nome del nonno (Scamandro).

Mitologia modifica

 
Achille provoca una strage all'interno del fiume Scamandro (il dio è sdraiato, a destra). Miniatura del XVIII secolo, opera di Johann Balthasar Probst

Suo padre gli diede l'onore di festeggiare le giovani donne che in seguito al matrimonio andavano a bagnarsi nelle sue acque ed appena uscite dall'acqua, Scamandro usciva dal suo letto e le accompagnava nel suo palazzo.

Durante la guerra di Troia, quando Patroclo viene ucciso da una lancia scagliata da Ettore, Achille, furioso, fa strage dei troiani e dei loro alleati; non essendo riuscito ad uccidere Ettore si rivolge contro i nemici superstiti che cercano di rifugiarsi sulla sponda opposta del fiume Scamandro. Achille si getta nel fiume inseguendo e falciando i fuggiaschi, riempiendo l'acqua di cadaveri, armi e scudi.

Il dio Scamandro, sdegnato per la carneficina, scaglia le sue acque contro di lui ed Achille, appesantito dall'armatura, rischia di annegare e viene salvato dall'intervento di Efesto che prosciuga le acque del fiume con una tremenda pioggia di fuoco.

Note modifica

  1. ^ Esiodo, Teogonia 345 (In inglese).

Bibliografia modifica

Fonti primarie
Fonti secondarie

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Collegamenti esterni modifica

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