Scheda elettorale

strumento materiale fondamentale con cui si esprime la propria preferenza in occasione di votazioni

La scheda elettorale è lo strumento materiale fondamentale con cui si esprime la propria preferenza in occasione di votazioni. Si tratta in genere di un foglio prestampato in cui sono indicati i nomi dei candidati, i loro eventuali partiti e/o coalizioni, ed altri eventuali riferimenti utili per la votazione.

Modello di scheda elettorale per le elezioni politiche italiane della Camera dei deputati

In caso di referendum, invece, sono espresse delle caselle con delle opzioni (generalmente “Sì” o “No”).

Espressione della preferenza modifica

Scheda valida modifica

L'elettore può esprimere la propria preferenza indicando, con un segno (in genere una croce) la propria scelta. Il voto avviene in una cabina (solitamente detta cabina elettorale), o in un qualsiasi altro luogo che permetta una scelta libera e segreta.

Schede bianche e nulle modifica

Qualora l’elettore non compilasse nulla e la consegnasse lo stesso, la scheda si definirebbe “bianca” (sebbene alcuni paesi la considerino comunque come valida ed altri considerino la scelta “Nessuno dei precedenti”, presente in alcune elezioni, come valida o bianca).

Qualora invece l’elettore la compilasse o la modificasse in un modo non conforme alle regole elettorali, quest’ultima si definirebbe “scheda nulla”.

Storia modifica

 
Elezioni in Afghanistan, il 18 settembre 2005.

Fin dall'antichità si è sempre cercato di permettere all'elettorato la possibilità di scegliere liberamente la propria preferenza.

Dal punto di vista storico e concettuale, le prime "schede elettorali" possono essere individuate nelle ostracon (ὀστρακον), piccoli frammenti di terracotta in cui si esprimeva il nome del cittadino da ostracizzare.
Ma la nascita della scheda vera e propria è riconducibile alla Lex Gabinia del 139 a.C., con cui si istituisce il voto per iscritto, attraverso l'uso di una tavoletta, detta tabella. Altre furono le cosiddette Leges tabellariae: si ricordano la Lex Cassia del 137 a.C. e la Lex Papiria del 131 a.C. Oltre all'innovazione del voto per iscritto, si introduceva anche la particolarità (straordinaria per l'epoca) del voto segreto.

Altro metodo di voto era la ballota, praticato a Venezia, che consisteva nell'esprimere la propria preferenza fra due scelte attraverso delle palline colorate; la diffusione di quest'uso ha ancora oggi evidenti discendenze etimologiche per il termine ballottaggio in italiano, ballot e ballot paper in inglese, e ballottage in francese.

Schede elettorali per paese modifica

Voci correlate modifica

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