Scilla Gabel

attrice italiana

Scilla Gabel, nome d'arte di Gianfranca Gabellini (Rimini, 4 gennaio 1938), è un'attrice italiana.

Scilla Gabel

Biografia modifica

Dopo i primi anni trascorsi lungo la riviera romagnola, si trasferisce a Roma per studiare all'Accademia nazionale d'arte drammatica[1][2][3][4][5]. Dotata di una bellezza aggressiva e di valide qualità drammatiche, in seguito entra nel mondo dello spettacolo e del cinema[2][3][4][5]. L'insieme delle sue caratteristiche fisiche, unite a un seno prosperoso e a una certa somiglianza con Sophia Loren, le permettono, infatti, di debuttare nel cinema come sosia e controfigura proprio della diva napoletana in due differenti pellicole: Il ragazzo sul delfino di Jean Negulesco (1957) e Timbuctù di Henry Hathaway[2][3][4][5][6][7][8].

 
Scilla Gabel in una scena di La venere dei pirati (1961)

Sul finire degli anni cinquanta si fa conoscere al grande pubblico con la partecipazione allo sceneggiato televisivo Capitan Fracassa, di Anton Giulio Majano, prodotto dalla Rai nel 1958[1][2][3][4][5]. Parallelamente, proprio in questo periodo, ventenne, inizia anche a recitare a teatro, dove esordisce con attori come Giorgio Albertazzi, Sergio Tofano, Gino Bramieri e Lia Zoppelli. L'attività di teatro per lei termina nel 1974, con la nascita del figlio Emiliano[1][2][3][4][5]. Nel tempo, la sua bellezza viene sempre più spesso immortalata in varie foto sui rotocalchi popolari e sulle prime copertine: nel 1963, ad esempio, compare nell'edizione americana di Playboy in un articolo dedicato alle nuove attrici europee.

Nel corso degli anni sessanta e anni settanta appare in numerosi film interpretando, anche come protagonista, diverse pellicole tra le quali si possono ricordare: I fuorilegge del matrimonio di Valentino Orsini, Paolo e Vittorio Taviani; alcuni film con Totò, tra i quali: Noi duri, Gambe d'oro, I due colonnelli, Il giorno più corto; e altre pellicole con Ugo Tognazzi: Genitori in blue-jeans, I fuorilegge del matrimonio.

Tuttavia, è nell'attività di teatro e negli sceneggiati televisivi che ottiene maggiori soddisfazioni in compagnie di primo piano e con ruoli significativi, a differenza del cinema dove, invece, partecipando a film di scarso rilievo non diventerà mai un'attrice di primo piano[1][2][3][4].

Televisione modifica

Oltre al teatro, il successo arriva anche grazie a diverse produzioni e sceneggiati televisivi, tra i quali ricordiamo:

 
Scilla Gabel nello sceneggiato televisivo Dov'è Anna? (1976)

Dopo il matrimonio con il regista Piero Schivazappa, Scilla Gabel viene da questo diretta in altri sceneggi televisivi:

Ancora diretta dal marito recita nella miniserie televisiva Festa di Capodanno, del 1988, con Johnny Dorelli ed Eleonora Giorgi. Questa sarà una delle sue ultime apparizioni in pubblico: anche gli scatti fotografici, storicamente copiosi, finiscono proprio nella seconda metà degli anni ottanta quando Scilia Gabel torna ad essere Gianfranca Gabellini, preferendo ai palcoscenici una vita familiare molto riservata.

Carosello modifica

Ha partecipato anche a due serie di episodi della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello: nel 1959, insieme a Paolo Ferrari, Margherita Bagni e Alberto Carloni, per l'Asti Spumante Cinzano, e nel 1962 per i Baci Perugina, insieme a Frank Sinatra.

Vita privata modifica

Ha avuto una breve storia con Fred Buscaglione. In seguito si è sposata con il regista Piero Schivazappa, dal quale ha un figlio nel 1974: Emiliano. Nel 1999 il padre, Giuseppe Gabellini, all'età di 87 anni, è morto accoltellato da una signora, inquilina di una villetta di sua proprietà, che non voleva subire uno sfratto[9].

Filmografia modifica

Prosa radiofonica RAI modifica

Prosa televisiva RAI modifica

Doppiatrici italiane modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d La fabbrica degli attori, di Maurizio Giammusso, pubblicazione della Presidenza del Consiglio - Roma 1989
  2. ^ a b c d e f Enrico Lancia e Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano - Le attrici: dal 1930 ai giorni nostri, Roma, Gremese editore, 2003, ISBN 888440214X.
  3. ^ a b c d e f Gianfranco Miro Gori, A come Amarcord, Rimini, Guardaldi editore, 1992.
  4. ^ a b c d e f Scilla Gabel, su seidiriminise.it.
  5. ^ a b c d e LA NOSTRA BELLISSIMA SCILLA, su chiamamicitta.it.
  6. ^ Corriere della Sera del 21 gennaio 1992 pag.27 http://archiviostorico.corriere.it/1992/gennaio/21/Scilla_Gabel_che_disperazione_essere_co_0_9201214389.shtml
  7. ^ Corriere della Sera dell'8 maggio 1999 pag.17 http://archiviostorico.corriere.it/1999/maggio/08/Ucciso_padre_Scilla_Gabel_co_0_9905085922.shtml
  8. ^ Il ragazzo sul delfino su MyMovies http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=20311
  9. ^ Cinque pugnalate per uno sfratto, su ricerca.repubblica.it.

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN69219797 · ISNI (EN0000 0001 2341 8504 · SBN MODV308670 · LCCN (ENnr2005001430 · GND (DE1062332490 · BNF (FRcb15070555z (data) · J9U (ENHE987007317471005171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr2005001430