Scioneri fu una carrozzeria con sede in Piemonte a Savigliano, fondata nel 1943 da Antonio Scioneri. L'azienda ha cessato l'attività attorno alla metà degli anni Novanta.

Fiat 125 Scioneri, Torino 1967

Storia modifica

Nata come una semplice officina meccanica produttrice di elettrodomestici non iniziò una vera attività nel campo delle automobili fino al 1951. È del 1957 la presentazione ufficiale di un modello al Salone dell'automobile di Torino, derivato dalla Fiat 1100 e caratterizzato da una linea molto particolare a metà strada tra una berlina e una coupé.

 
La Fiat 1300 Coupé "Sportinia" del 1962 disegnata da Giovanni Michelotti e costruita da Scioneri.[1]

Sarà questa tipologia di auto che caratterizzerà la produzione Scioneri anche per gli anni a venire con modelli derivati da Fiat di serie, in particolare da Fiat "1100/1200" (1958), "1300/1500" (1961), "600 D" (1963), "850" (1964), "124" e "125" (1966-1968). Rielaborazione personali avvennero anche per alcuni esemplari Lancia ("Appia") e Alfa Romeo ("Giulietta") nel 1959, e dalla "850" spider del 1964.

L'ultima trasformazione nella vita della Scioneri risale al 1969, quando abbandonò la produzione in proprio delle carrozzerie esterne limitandosi da quel momento a modificare internamente i modelli Fiat di normale produzione del tempo. La produzione di versioni maggiormente rifinite e più accessoriate di quelle Fiat di serie è proseguita per oltre un ventennio. Le ultime realizzazioni sono state allestite sulla base della Panda (chiamata "Valentina"), della 127 (chiamata "Queen"), della Cinquecento, della Uno e della Tipo.

Nonostante le piccole dimensioni, la Scioneri ha utilizzato anche grandi designer come Giovanni Michelotti che per la carrozzeria cuneese progettò diversi modelli su autotelaio Fiat, tra i quali da citare 600 Coupé e Spider, 850 Coupé e Spider, 1100-103/1200, 1500 bialbero, 1300-1500 berlina e coupé.

Note modifica

  1. ^ Alessandro Sannia, Fiat 1300 e 1500 fuoriserie, Torino, All Media, 2005.

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Collegamenti esterni modifica

  • (ES) Storia ed immagini, su clubfiatclasicos.com. URL consultato il 26 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  • Immagini, su club.telepolis.com. URL consultato il 26 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2007).