Lo scontromerice (gen. Scontromeryx) è un mammifero erbivoro estinto, appartenente agli artiodattili. Visse all'inizio del Miocene superiore (Tortoniano, circa 11 - 10 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Italia.

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Scontromeryx
Immagine di Scontromeryx mancante
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Ordine Artiodactyla
Famiglia Hoplitomerycidae
Genere Scontromeryx

Descrizione modifica

L'aspetto di questo animale doveva richiamare quello di un piccolo cervo o di un'antilope. Le dimensioni variavano da quelle di un capriolo a quelle di un piccolo daino, e le specie più grandi probabilmente pesavano circa 50 chilogrammi. Il cranio era dotato (almeno in alcune specie, come Scontromeryx mazzai) di due corna rivolte indietro e altre due corna più piccole proiettate in avanti, sopra le orbite. Al contrario di altri animali simili come Hoplitomeryx, rinvenuto in Gargano, mancava un corno centrale e i due canini superiori sporgenti. Un'altra caratteristica distintiva di Scontromeryx rispetto a Hoplitomeryx era la presenza dei secondi molari inferiori e superiori, che ne denotava un maggior grado di primitività.

I denti nella zona delle guance erano brachidonti o mesodonti (a seconda delle specie), possedevano smalto dentario liscio o rugoso; i molari inferiori erano sprovvisti della "Palaeomeryx-fold" e della "Dorcatherium-fold", sporgenze tipiche di molti ruminanti primitivi. La mandibola era solitamente snella ma, nelle specie S. mazzai e S. magnus, era pachiostotica.

Come Hoplitomeryx, anche Scontromeryx era dotato di un metatarso fuso con il navicocuboide e dotato di un solco metatarsale chiuso distalmente, e il condilo interno dell'astragalo era più piccolo di quello esterno. Rispetto alla forma del Gargano, tuttavia, l'astragalo differiva in alcuni aspetti della trochlea.

Classificazione modifica

Il genere Scontromeryx venne descritto nel 2014 da Alexandra van der Geer sulla base di resti fossili ritrovati a Scontrone (Abruzzo, Italia), precedentemente attribuiti al ruminante Hoplitomeryx (Mazza e Rustioni, 2011). Sono note varie specie, tutte provenienti dal giacimento di Scontrone: S. minutus (la specie tipo), S. falcidens, S. apulicus, S. apruthiensis, S. magnus e S. mazzai. Queste specie sono state interpretate come radiazioni adattative (cladogenesi), come risultato di distribuzione ecologica e sostituzione di caratteri. Sembra che Scontromeryx fosse più basale rispetto a Hoplitomeryx, ma non è del tutto chiaro il rapporto di parentela fra i due generi (van der Geer, 2014). Questi due animali fanno parte di una famiglia (Hoplitomerycidae) ad oggi nota solo nell'Italia meridionale, forse derivata da antenati moscoidi come Amphimoschus.

Bibliografia modifica

  • Mazza, P.P.A. & Rustioni, M. (2011) Five new species of Hoplitomeryx from the Neogene of Abruzzo and Apulia (central and southern Italy) with revision of the genus and of Hoplitomeryx matthei Leinders, 1983. Zoological Journal of the Linnean Society, 163, 1304–1333. https://dx.doi.org/10.1111/j.1096-3642.2011.00737.x
  • van der Geer, A., 2014. Systematic revision of the family Hoplitomerycidae Leinders, 1984 (Artiodactyla: Cervoidea), with the description of a new genus and four new species. Zootaxa 3847 (1): 001–032