Diocesi di Gerisso

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La diocesi di Gerisso (in latino Dioecesis Hierissensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Gerisso
Sede vescovile titolare
Dioecesis Hierissensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Gerisso
Mappa della diocesi civile di Macedonia (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
Istituita1927
StatoGrecia
Diocesi soppressa di Gerisso
Suffraganea diTessalonica
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Storia modifica

Gerisso (῾Ιερισσός), corrispondente all'antica Achantus, nella penisola Calcidica, nei pressi del monte Athos, è un'antica sede vescovile greca della provincia romana della Macedonia Prima nella diocesi civile omonima, suffraganea dell'arcidiocesi di Tessalonica.

La diocesi è di istituzione tardiva, eretta tra il 943, quando la città è ancora sottomessa all'autorità dei vescovi di Herculia, e il 982, anno in cui è documentato il primo vescovo di Gerisso, Teodoto. L'aumento del numero dei monasteri nei pressi del monte Athos, con la conseguente crescita demografica nella regione, potrebbero essere la causa dell'istituzione di questa nuova diocesi,[1] ininterrottamente documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli dal X secolo agli inizi del XV secolo.[2]

La diocesi della Chiesa di Grecia esiste ancora oggi con il nome di Metropolia di Gerisso, della Santa Montagna e di Ardamerio.

Dal 1927 Gerisso è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 24 dicembre 1974. Fino al 1927 la sede aveva il nome di Acanthensis.

Cronotassi modifica

Vescovi greci modifica

Vescovi titolari di Acanto modifica

Vescovi titolari di Gerisso modifica

Note modifica

  1. ^ Papachryssanthou, Histoire d'un évêché byzantin: Hiérissos en Chalcidique, p. 374.
  2. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Parigi, 1981, indice p. 494, voce Hiérissos ou Agion Oros.
  3. ^ Theodotos, PMBZ 27980.
  4. ^ Vitalien Laurent, Le corpus des sceaux de l'empire Byzantin Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., vol. V/1, Paris, 1963, nº 471.
  5. ^ Georgios, PMBZ 22224.
  6. ^ Nikephoros, PMBZ 25668.
  7. ^ Eugène Veuillot, La Cochinchine et le Tonquin. Le Pays, l'histoire et les missions, Paris 1861, pp. 426-427.
  8. ^ Eubel
  9. ^ AAS 20 (1928), p. 259.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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