Sigerico dei Visigoti

sovrano visigoto
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Sigerico o Segerico, Sigerico anche in spagnolo e in portoghese, Sigeric in catalano (verso la fine del IV secoloBarcellona, 415[1]), fu re dei Visigoti per soli sette giorni durante l'anno 415.

Sigerico
Re dei Visigoti
In carica415
PredecessoreAtaulfo
SuccessoreVallia
Nascitaverso la fine del IV secolo
MorteBarcellona, 415

Origine modifica

Secondo il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, Sigerico apparteneva a un ceppo di grande nobiltà, quello dei Rosomone, che si contrapponeva alla dinastia dei Balti[2] ed era fratello del Generale visigoto Saro[3].

 
L'Europa nel 420. Il percorso dei Visigoti dall'Italia alla Gallia alla penisola Iberica. In marrone il regno di Tolosa dei Visigoti.

Biografia modifica

Quando era arrivato in Gallia, il re dei Visigoti, Ataulfo, si unì all'usurpatore Giovino. Questi però considerava il re visigoto troppo pericoloso ed iniziò dunque a trattare col fratello di Sigerico, il generale di origine visigota Saro, che era stato collaboratore di Stilicone. Ataulfo, secondo il Fragmenta historicorum graecorum, Volume 4, venuto a conoscenza della cosa, con circa diecimila uomini affrontò Saro, lo sconfisse e dopo averlo catturato lo uccise[4].

Ataulfo, nel 415, fu assassinato a Barcellona, da un goto al suo servizio di nome Dubio, secondo il Fragmenta historicorum graecorum, Volume 4[5], mentre il Chronicon Albeldense riporta che fu ucciso dai suoi seguaci (a suis interfectus est in Barcinona)[6] e ancora lo storico Giordane racconta che morì per uns spada che lo sventrò (occubuit gladio ilia perforata Euervulfi)[7]; infine il vescovo Idazio riporta che morì, nel 416, per una questione interna ai Goti (per quemdam Gothum apud Barcinonam inter familiars fabulas)[8].

Alla morte di Ataulfo (415), si scatenò una cruenta lotta al potere tra le fazioni che intendevano continuare l'integrazione coi Romani (tra coloro che sostenevano l'integrazione vi era il fratello di Ataulfo che era stato designato a succedergli dallo stesso Ataulfo[9].) e quelle contrarie; queste ultime ebbero il sopravvento e tra queste, per la successione al trono, si distinsero le fazioni prima di Sigerico e poi quella di Walia[9].

Uscitone vincente Sigerico (tarda estate del 415), mandò a massacrare tutti i figli che il re Ataulfo aveva avuto dal primo matrimonio ed alla sua vedova, la seconda moglie, Galla Placidia, inflisse il più umiliante dei trattamenti: Galla Placidia fu costretta a percorrere a piedi dodici miglia seguita dal cavallo di Sigerico[10], come conferma il Fragmenta historicorum graecorum, Volume 4[5].

Molto probabilmente questi avvenimenti come sostiene il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia, portò ad una violenta reazione da parte dei membri dell'esercito gotico legato ai Balti[2]. Sette giorni dalla sua elezione regale, come confermano il Fragmenta historicorum graecorum, Volume 4[5], Giordane [7], il Chronicon Albeldense[11] e Isidoro di Siviglia[12], Sigerico, sempre a Barcellona, fu assassinato forse su istigazione del suo avversario nella lotta per il trono, Walia, che divenne il nuovo re dei Goti[13].

Il vescovo Idazio nel suo Idatii episcopi Chronicon non menziona Sigerico, ma ad Ataulfo fa seguire Walia[8].

Discendenza modifica

Di Sigerico non si conosce alcun discendente[3].


Note modifica

  1. ^ Segerico, secondo lo storico bizantino di lingua latina, Giordane, fu re dei Visigoti, nel 410, e successe ad Alarico I. Regnò solo per breve tempo prima di essere ucciso dai suoi stessi soldati. Tutte le altre fonti invece lo ritengono successore di Ataulfo (Giordane, De origine actibusque Getarum in Patrick J. Geary, Readings in Midieval History, p. 97).
  2. ^ a b (ES) #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Sigerico
  3. ^ a b (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of the VISIGOTHS in TOULOUSE 418-531 - SIGERIC
  4. ^ (LA) #ES Fragmenta historicorum graecorum, Volume 4, par. 17
  5. ^ a b c (LA) #ES Fragmenta historicorum graecorum, Volume 4, par. 21 e 22
  6. ^ (LA) #ES Anastasii abbatis opera omnia, Chronicon Albeldense, colonna 1133, par. 16
  7. ^ a b (LA) #ES IORDANIS DE ORIGINE ACTIBUSQUE GETARUM, capitolo XXXI, par. 163
  8. ^ a b (LA) #ES Idatii episcopi Chronicon, pag. 65
  9. ^ a b Ludwig Schmidt Christian Pfister, I regni germanici in Gallia da Storia del mondo medievale, vol. I, anno=1999, pag. 287
  10. ^ Ludwig Schmidt Christian Pfister, I regni germanici in Gallia da Storia del mondo medievale, vol. I, anno=1999, pag. 276
  11. ^ (LA) #ES Anastasii abbatis opera omnia, Chronicon Albeldense, colonna 1133, par. 17
  12. ^ (LA) #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, De origine Gothorum, par. 20
  13. ^ Ernst Barker, L'Italia e l'occidente dal 410 al 476 da Storia del mondo medievale, vol. I, anno=1999, pag. 387

Bibliografia modifica

Fonti primarie modifica

Letteratura storiografica modifica

  • Ludwig Schmidt e Christian Pfister, I regni germanici in Gallia, in Storia del mondo medievale, vol. I, Garzanti, 1999, pp. 275–300.
  • Ernst Barker, L'Italia e l'occidente dal 410 al 476, in Storia del mondo medievale, vol. I, Garzanti, 1999, pp. 373–419.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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