Senza scrupoli 2

film del 1990 diretto da Carlo Ausino

Senza scrupoli 2 è un film italiano del 1990 diretto da Carlo Ausino.

Senza scrupoli 2
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1990
Durata83 min
Genereerotico
RegiaCarlo Ausino
SoggettoEmiliano Di Meo e Riccardo Ghione
SceneggiaturaEmiliano Di Meo e Riccardo Ghione
ProduttoreEmiliano Di Meo e Marcelo Garcia Focal
Casa di produzioneCometa Film 87
FotografiaCarlo Ausino
MontaggioLuigi Gorini
MusicheMichael Serfran
Interpreti e personaggi

Trama modifica

Sandra è una giovane e affascinate attrice di spot pubblicitari che frequenta molti uomini senza avere però nessun legame stabile. Quando una sera, rientrando a casa, viene violentata nel suo garage da uno sconosciuto con il volto coperto da una maschera, Sandra, scopre un piacere particolare. Questo strano tipo di incontro si ripete più volte fino a che i due si innamorano e vanno a vivere insieme. Quando il compagno di Sandra, a causa di un incidente perde la vita, la ragazza rimane sconvolta al punto di dover essere ricoverata in una clinica per malattie nervose. Ma forse un nuovo amore può salvarla.

Produzione modifica

Regia modifica

Il regista Carlo Ausino, pochi giorni dopo l'uscita del film nelle sale, ne ha chiesto il sequestro accusando il produttore di aver inserito nella pellicola alcune scene "hard" non girate da lui e delle quali ignorava totalmente l'esistenza.[1]

Cast modifica

Il ruolo di Sandra, la protagonista femminile della pellicola, è affidato a Virna Anderson meglio nota al grande pubblico, ai tempi delle riprese, come la pornostar Barbarella.

Distribuzione modifica

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel mese di agosto del 1990.[2]

Edizioni home video modifica

Per il circuito home video in Italia è stata una distribuita una videocassetta della Eagle Home Video (cod. EHV 00031).

Note modifica

  1. ^ Quando il cinema è «Senza scrupoli», in Stampa Sera, n. 220, 1990, p. 22.
  2. ^ Spettacolo,cultura e varietà - Prime Visioni Torino, in La Stampa, n. 191, 1990, p. 8.

Collegamenti esterni modifica