Sepolcro di Costantino Castriota Scanderberg

Il sepolcro di Costantino Castriota Scanderberg è un monumento funebre custodito all'interno del chiostro minore del convento di Santa Maria la Nova, presso l'omonima chiesa di Napoli.

Sepolcro di Costantino Castriota Scanderberg
La tomba
AutoreJacopo della Pila
Data1500
MaterialeMarmo di Carrara
UbicazioneConvento di Santa Maria la Nova, Napoli

Storia e descrizione modifica

Il sepolcro viene realizzato nel 1500 da Jacopo della Pila[1] per ospitare le spoglie mortali di Costantino Castriota[2], vescovo di Isernia[3], figlio di Giovanni II Castriota e nipote di Giorgio Castriota, detto Scanderbeg[4].

Il monumento, posto nei pressi della porta d'ingresso della sacrestia, presenta alla base una sfinge che funge da cariatide, la quale sostiene con le mani la lapide dov'è inciso l'epitaffio:

«COSTANTINUS CASTRAYOTUS HIC
TEGITUR SANGUINE ET COGNATIONE
REGIA AC CESAREA CLARUS MORUM
CANDORE INSIGNIS DIGITATE
PONTIFEX AESERNIENSIS DUM PROBE
VIVIT INTEMPESTIVE MORITUR
ANDRONICA COMINATA PATERNA
AVIA NIPOTI OPTIMO POSUIT
MD[5]»

Sopra la lapide si trova il sarcofago: questo presenta ai lati semplici scanalature, mentre sul coperchio è scolpito il corpo del defunto in abiti pontificali. L'opera si completa, nella parte superiore, con un bassorilievo raffigurante le Vergini mentre nel fastigio è la figura a mezzobusto dell'Eterno Padre[5].

Note modifica

  1. ^ Jacopo della Pila, su treccani.it. URL consultato il 29 agosto 2019.
  2. ^ Castriota, su giovannipanzera.it. URL consultato il 29 agosto 2019.
  3. ^ Catalogo dei vescovi della diocesi di Isernia (PDF), su molise.sebina.it. URL consultato il 29 agosto 2019.
  4. ^ Linea antica dei Castriota, su castriotascanderbeg.it. URL consultato il 29 agosto 2019.
  5. ^ a b Santa Maria la Nova - Fondazione e trasformazioni del complesso conventuale (PDF), su Fedoa.unina.it, Andrea Di Siena. URL consultato il 24 aprile 2015.

Bibliografia modifica

  • Guida d'Italia - Napoli e dintorni, Milano, Touring Club Italiano, 2008, p. 262, ISBN 978-88-365-3893-5.

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