Serraventosa è un rilievo dell'isola d'Elba, sede di una piccola necropoli rupestre a partire dall'Età del Bronzo sino all'Età del Ferro.

Serraventosa
Il Caprile dei Colli, il più antico domolito elbano (fine del XIX secolo, realizzato dal pastore Pietro Anselmi)
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Toscana
Provincia  Livorno
Altezza605 m s.l.m.
CatenaIsola d'Elba
Coordinate42°47′23.46″N 10°08′24.07″E / 42.78985°N 10.14002°E42.78985; 10.14002
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Serraventosa
Serraventosa

Nel luogo, caratterizzato dalla presenza di alcuni caprili utilizzati dal pastore marcianese Oreste Anselmi (1886-1964), chiamato Il Re della Montagna, è stata rinvenuta (1986) un'importante sepoltura rupestre in un riparo noto almeno dal 1820 come Grotta di Giuliano. La tomba ha restituito una ciotola fittile troncoconica, un vasetto d'impasto, un bollitoio per latte, una fibula in bronzo e alcune conchiglie (Murex sp. e Patella sp.) usate probabilmente come offerta di cibo per il defunto. Si è ipotizzato che la sepoltura sia stata riutilizzata più volte, in un arco temporale compreso tra gli inizi dell'XI secolo a.C. e il IX secolo a.C. I materiali rinvenuti sono conservati presso il Museo archeologico di Marciana. A quota maggiore si trova il Caprile dei Colli con la più antica capanna in pietra dell'isola, realizzata dal pastore marcianese Pietro Anselmi assieme al figlio Oreste sul finire del XIX secolo.[1]

Panorama virtuale modifica

Serraventosa Archiviato il 14 dicembre 2013 in Internet Archive.

Note modifica

  1. ^ Silvestre Ferruzzi e Fausto Carpinacci, Caprili dell'Elba, Capoliveri 2018.

Bibliografia modifica

  • Michelangelo Zecchini, Isola d'Elba. Le origini, Lucca 2001
  • Silvestre Ferruzzi, Synoptika, Portoferraio 2008
  • Silvestre Ferruzzi e Fausto Carpinacci, Caprili dell'Elba, Capoliveri 2018