Shikyō

quattro storie giapponesei nel genere rekishi monogatari dalla fine del periodo Heian all'inizio del periodo Muromachi

Lo Shikyō (四鏡? , letteralmente "Quattro specchi") è una denominazione collettiva per quattro importanti racconti storici (歴史物語?, rekishi monogatari) giapponesi dalla fine del periodo Heian fino alla fine del periodo Muromachi.

Il carattere giapponese per "specchio"

Delle opere, denominate anche kagami-mono (鏡物), fanno parte: l'Ōkagami (大鏡, "Grande specchio"), Imakagami (今鏡, "Specchio dell'oggi), Mizukagami (水鏡, "Specchio dell'acqua") e Masukagami (増鏡, "Specchio chiaro").[1]

Similmente al Medioevo europeo, quando molte opere portavano nel titolo speculum, la parola latina per "specchio", lo specchio è entrato nella letteratura anche in Giappone. A differenza dell'Europa, dove lo specchio rappresenta simbolicamente la conoscenza di sé e la saggezza, le opere giapponesi riflettono piuttosto la situazione storica nell'antico Giappone. Il significato dello specchio in Giappone è evidente anche nel fatto che, come "Specchio sacro" (八咫の鏡) esso fa parte delle tre insegne imperiali.[2]

Una peculiarità strutturale di tutti e quattro i racconti è che gli avvenimenti storici sono presentati in forma letteraria per la rinuncia a un narratore come un colloquio di due attempati interlocutori. Come altri rekishi monogatari sono scritti in alfabeto sillabico (katakana) mescolato con i kanji. Il suddetto ordine corrisponde all'ordine della loro composizione. Se si considerano i periodi temporali che sono oggetto delle quattro opere, deve essere messo prima il Mizukagami nel modo seguente: Mizukagami, Ōkagami, Imakagami e Masukagami. In particolare l'Ōkagami è designato anche esplicitamente come "Racconto sull'ordine delle generazioni" (yotsugi), il Masukagami come "Racconto ripetuto sull'ordine delle generazioni" (zoku yotsugi).

Tra il contenuto dell'Imakagami e del Masukagami mancano gli avvenimenti storici del tempo dei due Tennō Takakura e Antoku, che perse la vita nella battaglia di Dan-no-ura. Questi avvenimenti sono raccontati nei due rotoli (Maki) degli Iyayotsugi (弥世継), che tuttavia non appartengono ai "Quattro specchi".

Note modifica

  1. ^ Bruno Lewin (a cura di), Kleines Lexikon der Japanologie: Zur Kulturgeschichte Japans, 3ª ed., Wiesbaden, Otto Harrassowitz Verlag, 1995, p. 108, ISBN 3-447-03668-0. URL consultato il 22 ottobre 2012. Ospitato su Google books.
  2. ^ (DE) Japanisches Generalkonsulat Düsseldorf (a cura di), Spiegel in Japan, su dus.emb-japan.go.jp, marzo 2001. URL consultato il 25 ottobre 2012.

Bibliografia modifica

  • (EN) John S. Brownlee, Political Thought in Japanese Historical Writing: from Koyjiki (712) to Tokushi Yoron (1712), Waterloo, ON CA, Wilfrid Laurier University Press, 1991, p. 52, ISBN 0889209979, LCCN 91210288.