Sigillo presidenziale turco

Il Sigillo presidenziale turco è il sigillo ufficiale del Presidente della Turchia. Vi è rappresentato al centro un sole a sedici punte, che simboleggia la Repubblica Turca, circondato da sedici stelle a cinque punte. È il più antico sigillo presidenziale ancora in uso nel mondo.

Il sigillo del Presidente della Turchia

Origine ed evoluzione modifica

Le sue radici risalgono al settembre 1922, quando una bandiera analoga venne utilizzata su un'autovettura che portava Mustafa Kemal Atatürk a Smirne durante gli ultimi giorni della Guerra d'indipendenza turca. Essa è attualmente esposta nel Museo Anıtkabir di Ankara[1]. Le caratteristiche e le proporzioni della bandiera presidenziale furono legalizzate con la legge Sancak Talimatnamesi emanata il 22 ottobre 1925, in base alla quale le dimensioni del sigillo vennero fissate a 70 × 70 cm, mentre il sole al centro è una stella a venti punte contenente dieci raggi di luce a spigoli vivi e dieci a spigoli ovali. Le dimensioni 70 × 70 cm sono state mantenute nello stendardo presidenziale della Turchia, in base alla legge del 29 maggio 1936, ma successivamente sono state ridotte a 30 × 30 cm con un nuovo emendamento legislativo varato il 14 settembre 1937. Il numero dei raggi del sole fu ridotto a sedici (otto lunghi e otto corti, tutti a spigoli vivi): essi simboleggiano i sedici grandi imperi turchi della storia, com'è precisato in un altro emendamento legislativo datato 18 febbraio 1978. Sia il sigillo che la bandiera hanno assunto forma e proporzioni attuali in seguito ad un ultimo emendamento giuridico emanato il 25 gennaio 1985[2].

Il sigillo nello stendardo presidenziale modifica

 
Lo stendardo presidenziale della Turchia

Lo stendardo mostra una falce di luna bianca e una stella bianca su uno sfondo rosso come la bandiera della Turchia, dalla quale si differenzia unicamente per il sigillo posizionato nell'angolo in alto a sinistra e composto da un sole giallo oro circondato da sedici stelle a cinque punte dello stesso colore.

Note modifica

  1. ^ (TR) T.C.CUMHURBAŞKANLIĞI : Anasayfa, su tccb.gov.tr. URL consultato il 7 dicembre 2021.
  2. ^ (EN) Central Eurasian Studies Review, Central Eurasian Studies Society, 2004. URL consultato il 7 dicembre 2021.

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