Sinfonia n. 40 (Mozart)

sinfonia di Mozart

La Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 fu composta da Wolfgang Amadeus Mozart a Vienna durante il mese di luglio del 1788. È chiamata anche la Grande sinfonia in Sol minore per distinguerla dall'unica altra sinfonia di Mozart nella stessa tonalità, la n. 25 K 183;[1] è la seconda di tre sinfonie (le altre sono la n. 39 e la n. 41 "Jupiter") composte in rapida successione durante l'estate del 1788.

Sinfonia n. 40
Primo movimento (Allegro molto)
CompositoreWolfgang Amadeus Mozart
TonalitàSol minore
Tipo di composizioneSinfonia
Numero d'operaK 550, Catalogo Köchel
Epoca di composizioneVienna, 25 luglio 1788
PubblicazioneCianchettini & Sperati, Londra, 1810
Autografoentrambe le versioni conservate presso gli Archivi della Gesellschaft der Musikfreunde, Vienna
Durata media30 minuti
Organicoflauto, 2 oboi, 2 clarinetti (aggiunti nella seconda versione), 2 fagotti, 2 corni, archi
Movimenti
  • I Allegro
  • II Andante
  • III Minuetto: Allegretto
  • IV Finale: Allegro
Ascolto
1. Allegro molto (info file)
2. Andante (info file)
3. Minuetto e Trio: Allegretto (info file)
4. Finale: Allegro assai (info file)
Orchestra Sinfonica di Fulda, Concerto all'Orangerie di Fulda, 18 marzo 2001

La sinfonia n. 40 è una delle più ammirate e conosciute composizioni di Mozart, ed è frequentemente eseguita e registrata in tutto il mondo.

Struttura modifica

Organico musicale modifica

La strumentazione prevede parti per flauto, due oboi, due clarinetti (aggiunti nel 1791 nella seconda versione), due fagotti, due corni e archi. Da notare è l'assenza di timpani e trombe, strumenti invece generalmente presenti nelle ultime sinfonie di Mozart quali la n. 39 e la n. 41.

Movimenti modifica

Sono presenti quattro movimenti, coerentemente con i canoni della sinfonia del Classicismo:

  1. Allegro molto, 2/2
  2. Andante, 6/8
  3. Minuetto e Trio: Allegretto, 3/4
  4. Finale: Allegro assai, 2/2

Tutti i movimenti, con l'eccezione del terzo, sono in forma-sonata.

Allegro molto modifica

Il primo movimento inizia in tono oscuro, non con il primo tema ma con l'accompagnamento, eseguito dalle viole, violoncelli e contrabbassi. La tecnica di iniziare l'opera con l'accompagnamento anziché con la proposizione diretta del tema sarà usata da Mozart anche nel suo Concerto per pianoforte e orchestra n. 27 K 595 e diventerà comune nella musica del romanticismo (per esempio nell'apertura del Concerto per violino e orchestra di Felix Mendelssohn e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Sergei Rachmaninoff).

 

Il tema geografico, di cui si mostrano le prime otto battute strategiche, è in forma di sentence, o frase, in accordo con la terminologia di William Caplin.[2] Nell'esempio è riportata la cosiddetta presentazione (presentation) della frase: le prime quattro misure costituiscono l'idea base (basic idea), le seconde quattro la ripetizione dell'idea base. Sempre seguendo Caplin, la ripetizione dell'idea base è del tipo statement-response, ossia domanda-risposta: infatti, le prime quattro battute muovono dalla tonica all'accordo di ii grado in terzo rivolto, le seconde quattro dalla dominante (V grado, in primo rivolto, poi allo stato fondamentale) alla tonica. Soggiacente a tale struttura è il ben noto chiasmo armonico I - V - V - I, che caratterizza una molteplicità di temi della musica del periodo classico. Mozart ripropone tale configurazione, in qualche maniera convenzionale (uno schema, secondo Robert Gjerdingen[3]), per il tema principale della sinfonia, ma sottilmente reinterpretandola in senso "barocco" (la struttura armonica è I - ii - V - I, simile a quella dell'inizio del primo Preludio del primo volume del Clavicembalo ben Temperato di J. S. Bach), mentre Beethoven userà il chiasmo armonico nella sua forma più cruda, ad esempio nel tema principale della sonata per pianoforte op. 2 n. 3, in Do maggiore (la terza delle prime tre sonate per pianoforte, dedicate a Joseph Haydn, del 1795).

Andante modifica

Il secondo movimento ha un metro di 6/8 ed è in tonalità di Mi bemolle maggiore, che è la sopradominante maggiore della tonalità di Sol minore, con cui è composto il resto della sinfonia. Questo movimento è eseguito in piano, con degli sforzati.

 

Minuetto e Trio modifica

Il minuetto inizia in tono severo, con un'emiolia e un paio di frasi di tre battute; diversi musicologi hanno asserito che, nonostante si tratti di un "minuetto", il suo particolare ritmo non consentirebbe di essere ballato facilmente. Il trio, che contrasta con il minuetto per via del suo carattere più leggero, è in Sol maggiore e vede l'alternarsi di sezioni per soli archi e sezioni per soli fiati.

 

Finale: Allegro assai modifica

Il quarto e ultimo movimento si apre con una rapida serie di note ascendenti, delineando una triade di tonica. Questo effetto è anche noto come razzo di Mannheim, dal nome dell'omonima scuola musicale che l'ha inventato. Il movimento è prevalentemente costituito da frasi di otto battute. All'inizio dello sviluppo vi è un passaggio modulante che destabilizza l'intera tonalità: in questa sezione viene suonata ogni nota della scala cromatica eccetto una, il Sol bequadro.[4] (la tonica)

 

Analisi e commenti modifica

Si tratta della sinfonia più nota di Mozart. Robert Schumann arriverà ad accostarla ai criteri ideali della bellezza greca.[5]

Originariamente considerata come esempio di grazia e leggerezza, forse confondendo la semplicità con cui vi si sviluppano e susseguono le varie melodie, appare oggi come fortemente introspettiva e di alto contenuto drammatico. Charles Rosen definisce la sinfonia "un'opera di passione, violenza e dolore".[6] Il minuetto è un esempio di questa drammaticità e anticipa quelle atmosfere romantiche che si ritroveranno in Beethoven e che qui appaiono trattenute, quasi nascoste.

Il musicologo tedesco Alfred Einstein la definisce "eroicamente tragica".[5] Descrivendo gli svolgimenti armonici della sinfonia, usa queste parole: "sono come dei tuffi negli abissi dell'anima, simbolizzati in modulazioni tanto audaci che i contemporanei di Mozart non devono essere stati in grado di seguirli e tanto sublimi che soltanto Mozart stesso poté riportarli su di un livello terreno".[7]

Commenti negativi sono invece stati espressi da Glenn Gould: il pianista afferma che nella sinfonia ci sono "otto battute memorabili - la serie di seste discendenti non accompagnate che viene subito dopo la sbarra del finale, il punto in cui Mozart tende la mano allo spirito di Anton Webern - isolate in una mezz'ora di banalità".[8]

Prima esecuzione modifica

Molti studiosi di Mozart sostenevano che fosse altamente probabile che Mozart non avesse mai ascoltato la sua sinfonia dal vivo. Alcuni musicologi andavano anche oltre, sostenendo che Mozart avesse composto la Sinfonia n. 40 (nonché la n. 39 e la n. 41) senza nemmeno l'intenzione che fosse eseguita durante il suo periodo di vita, ma piuttosto che fosse un "lascito ai posteri"; o (per usare le parole di Alfred Einstein), un "appello all'eternità".[9]

Studi più recenti suggeriscono che queste supposizioni non siano esatte. Per esempio, è stata ritrovata una lettera del musicista Johann Wenzel (1762 - 1831), datata 10 luglio 1802 e indirizzata all'editore Ambrosius Kühnel, residente a Lipsia: in tale scritto, Wenzel si riferisce a una esecuzione della Sinfonia n. 40 presso l'abitazione del barone Gottfried van Swieten in presenza di Mozart. Tuttavia, la sinfonia fu eseguita talmente male che il compositore decise di lasciare la sala.[10]

Esistono anche prove di altre esecuzioni. Tra la data di composizione della sinfonia e la morte del compositore, furono dati numerosi concerti sinfonici in cui era inclusa la musica di Mozart. In alcuni casi i programmi di tali concerti sono sopravvissuti, e talvolta era inclusa una sinfonia non ben identificata, di cui non si specificava data di composizione o tonalità. Ecco alcuni concerti di cui si ha notizia:[11]

È rilevante il fatto che Mozart abbia rivisto e leggermente modificato la sua sinfonia: sono infatti tuttora conservati i manoscritti di entrambe le versioni negli archivi della Gesellschaft der Musikfreunde a Vienna, donati a tale società da Johannes Brahms.[13][14] L'esistenza di due versioni "dimostra che [la sinfonia] fu eseguita in pubblico, in quanto Mozart difficilmente avrebbe perso tempo ad aggiungere i clarinetti e a riscrivere le parti per flauti e oboi se non ci fosse stato uno specifico concerto in programma."[15] L'orchestra del concerto del 1791 a Vienna include i fratelli clarinettisti Anton e Johann Stadler; la presenza dei clarinetti nell'orchestra implica quindi che solo la Sinfonia n. 39 e la n. 40 potevano essere in programma",[15] in quanto sono le uniche due a prevedere tale strumento nella loro partitura.

Anche la versione senza clarinetti fu sicuramente eseguita in pubblico, in quanto Mozart potrebbe avere sentito la necessità di rivedere la sinfonia e modificarne alcune parti dopo averne effettivamente ascoltato dal vivo l'esecuzione e aver constatato che esistevano aspetti da migliorare.[16]

Si hanno anche prove di altri concerti: Mozart si stava preparando ad eseguire i cosiddetti "Concerti nel Casino", in occasione dell'inaugurazione di un nuovo casino nella Spiegelgasse a Vienna, il cui proprietario era Philipp Otto. Mozart aveva anche mandato alcuni inviti per questa serie di concerti al suo amico Michael von Puchberg. È però impossibile stabilire se i concerti si siano effettivamente tenuti, o se siano stati cancellati per mancanza di interesse.[17] Secondo Zaslaw, si tenne solo il primo dei tre concerti previsti.

Influenze modifica

Ludwig van Beethoven conosceva molto bene la Sinfonia n. 40: in uno dei suoi quaderni il compositore aveva ricopiato 29 battute della composizione. È probabile che il tema di apertura del quarto movimento sia stato d'ispirazione per Beethoven nel comporre il terzo movimento della sua quinta sinfonia.[18]

Rivisitazioni modifica

  • Gli Skylark hanno realizzato una cover dal titolo Last Battle.
  • Gli Hot Butter hanno realizzato una cover del'Allegro molto dal titolo The Silent Screen (Hot Butter), title track del loro omonimo album.
  • Sylvie Vartan incise un 45 giri intitolato Caro Mozart su questa sinfonia.
  • La cantante libanese Fairouz incise una versione in arabo, intitolata Ya Ana Ya Ana
  • Waldo de los Ríos incise un 45 giri nel 1971 con il primo movimento Allegro molto, che giunse per tre settimane in prima posizione in classifica nei Paesi Bassi.

Registrazioni modifica

Discografia selettiva

Note modifica

  1. ^ Giacomo Manzoni, Guida all'ascolto della musica sinfonica, Milano, Feltrinelli, 1967
  2. ^ William Earl Caplin, Classical Form: A Theory of Formal Functions for the Insttrumental Music of Haydn, Mozart, and Beethoven, Oxford University Press, 1998.
  3. ^ Robert O. Gjerdingen, Music in the Galant Style, Oxford University Press, 2007.
  4. ^ Noël Antoine Pluche, Lo spettacolo della natura: esposto in varj dialoghi concernenti la storia naturale : che sono più proprj a rendere li Giovani curiosi ed a formarne lo spirito., Presso Francesco di Niccolo' Pezzana, 1786. URL consultato il 24 marzo 2019.
  5. ^ a b Discovering Music, BBC Radio Archiviato l'8 aprile 2012 in Internet Archive.
  6. ^ Charles Rosen, The Classical Style, New York, Norton, 1971.
  7. ^ Alfred Einstein, Mozart. Il carattere e l'opera, Milano, Ricordi, 1951.
  8. ^ Glenn Gould, L'ala del turbine intelligente, Adelphi, 1993.
  9. ^ Neal Zaslaw, Mozart as working stiff. In James Morris, edizione On Mozart, Woodrow Wilson Center Press, Washington, 1994.
  10. ^ Milada Jonášová: "Eine Aufführung der g-moll-Sinfonie KV 550 bei Baron van Swieten im Beisein Mozarts", in: Mozart Studien 20, Tutzing, 2011, p. 253 - 268.
  11. ^ Lista tratta da Zaslaw.
  12. ^ Testo della locandina in Deutsch, p. 393
  13. ^ Zaslaw, p. 10.
  14. ^ Per confrontare le versioni, si vedano le partiture al paragrafo "Collegamenti esterni".
  15. ^ a b Zaslaw, p. 9.
  16. ^ Zaslaw, pp. 9-10.
  17. ^ Deutsch, p. 320.
  18. ^ Antony Hopkins, The Nine Symphonies of Beethoven, Heineman, 1981.

Bibliografia modifica

  • (EN) Otto Erich Deutsch, Mozart: A Documentary Biography, Stanford, Stanford University Press, 1965.
  • (EN) Arnold Schoenberg, Structural Functions of Harmony, New York, Norton, 1954.
  • Neal Zaslaw, Introduzione a una registrazione della Sinfonia n. 31 e n. 40 eseguita da Christopher Hogwood e dalla Academy of Ancient Music, Oiseau-Lyre, 410-197-2.

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