Società Dantesca Italiana

associazione culturale italiana

La Società Dantesca Italiana è un'associazione culturale italiana senza fini di lucro avente lo scopo di promuovere manifestazioni e iniziative tese a tenere viva la memoria di Dante Alighieri e in particolare di curare o incoraggiare la pubblicazione di opere sulla vita e sulle opere del sommo poeta.

Società Dantesca Italiana
Tipoassociazione culturale
Fondazione1888
Scopopromozione del culto di Dante e pubblicazione di opere su Dante
Sede centraleBandiera dell'Italia Firenze
PresidenteBandiera dell'Italia Marcello Ciccuto
Lingua ufficialeitaliano
Sito web

Il sodalizio modifica

La Società Dantesca Italiana nacque con lo scopo di promuovere tutte le manifestazioni e le iniziative utili al fine di promuovere la figura di Dante e di valorizzare le pubblicazioni delle opere sulla vita e sulle opere del sommo poeta italiano. Fu fondata il 31 luglio 1888, presso la sede della Sala di Leone X nel Palazzo Vecchio a Firenze. Il primo presidente fu Pietro Torrigiani, già sindaco della città toscana.[1]

Nell'1889 si concretizzò la valenza scientifica della Società attraverso l'edizione del testo critico della Divina Commedia e di opere minori a cui seguì la pubblicazione del Bullettino societario con "scritti concernenti la ricerca e la notizia di fatti" sulla vita e le opere di Dante, che divenne presto, grazie alla competenza di direttori quali Michele Barbi ed Ernesto Giacomo Parodi, un notevole punto di riferimento per gli studiosi dell'Alighieri.

Nel 1890 divennero stabili gli uffici ed istituita la biblioteca,[2] e nel 1899 la Società aprì la "Sala di Dante" per le celebrazioni del poeta. Il 27 aprile di quell'anno Guido Mazzoni inaugurò in Orsanmichele il primo ciclo di Lecturae Dantis.[3]

Nel 1901 la Società divenne Ente morale, e la Lectura Dantis venne costantemente assicurata mediante la pubblica lettura e l'illustrazione della Divina Commedia e delle opere minori in Orsanmichele.

Nel 1904 la sede si trasferì nel prestigioso Palazzo dell'Arte della Lana, adiacente all'edificio di Orsanmichele, dove si svolge tuttora l'attività della Società Dantesca.

Nel 1920 Barbi fondò gli "Studi Danteschi" (giunti nel 2013 al LXXVIII volume e diretti nel secolo scorso dal Barbi, da Mario Casella, da Gianfranco Contini e da Francesco Mazzoni).

Nel 1921, ricorrendo il VI centenario della morte di Dante, fu pubblicata l'edizione Le Opere di Dante, testo critico edito a Firenze da Bemporad.[4] Edizione ripubblicata nel 1960[5] e nel 2011,[6] arricchita quest'ultima da un saggio introduttivo di Enrico Ghidetti.[7]

La Società Dantesca Italiana ha provveduto e provvede all'Edizione Nazionale delle Opere di Dante.

Presidenti della Società dantesca modifica

Note modifica

  1. ^ § Fra i soci fondatori: Giovanni Eroli, Guido Biagi, Ruggero Bonghi, Cesare Cantù, Giosuè Carducci, Giuseppe Chiarini, Augusto Conti, Alessandro D'Ancona, Angelo De Gubernatis, Isidoro Del Lungo, Cesare Guasti, Guido Mazzoni, Ernesto Monaci, Carlo Negroni, Enrico Nencioni, Pio Rajna, Giuseppe Rigutini, Giovanni Tortoli, Pasquale Villari.
  2. ^ In particolare grazie alle donazioni di Giovanni Eroli, Giambattista Giuliani e di Augusto Franchetti, che costituiscono i fondi storici della Biblioteca.
  3. ^ Cfr. Francesco Mazzoni, Il culto di Dante nell'Ottocento e la Società Dantesca Italiana, in "Studi Danteschi", 2006, vol. LXXI, p. 347.
  4. ^ Si confronti con: Rudy Abardo, Giuseppe Vandelli filologo dantesco, in «La Società Dantesca Italiana 1888-1988» (1995) , pp. 289-303 [in appendice, alle pp. 302-303, si pubblica l'inedito di Giuseppe Vandelli: Lavori preparatorii del testo critico della "Divina Commedia"]
  5. ^ Le Opere di Dante. Testo critico della Società Dantesca Italiana, a cura di M. Barbi E.G. Parodi F. Pellegrini E. Pistelli P. Rajna E. Rostagno - G. Vandelli con indice analitico dei nomi e delle cose di M. Casella, Firenze, Nella sede della Società, 1960.
  6. ^ Le Opere di Dante. Testo critico 1921 della Società Dantesca Italiana, Firenze, Le Lettere, 2011.
  7. ^ La Società Dantesca e il 'Dante del '21'. Cronaca di un'edizione, ivi, pp. 9-49.
  8. ^ Giuseppe Izzi, Mazzoni, Guido, in Dizionario Biografico degli Italiani, su Treccani.it. URL consultato il 16/12/2017.

Bibliografia modifica

  • Rudy Abardo (a cura di), La Societa dantesca italiana, 1888-1988 : Convegno internazionale : Firenze, 24-26 novembre 1988, Palazzo Vecchio, Palazzo Medici Riccardi, Palagio dell'Arte della lana : atti, Milano, R. Ricciardi, 1995. ISBN 88-7817-502-1.
  • Amedeo Benedetti, La biblioteca della Società dantesca italiana, in "Biblioteche Oggi", vol. XXVIII, n. 8, ottobre 2010, pp. 41–44.
  • Domenico De Robertis, Guglielmo Gorni, Francesco Mazzoni, La Società Dantesca Italiana, in "Studi Danteschi", vol. LXX, 2005, pp. 295–319.
  • Guglielmo Gorni, La Società Dantesca Italiana si difende da sé, Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 2007. ISBN 8860870852.
  • Enrico Malato, In difesa della Società dantesca italiana, Roma, Ed. Salerno (collana Opuscula Danteana), 2006. ISBN 9788884025364.
  • Francesco Mazzoni, La Società dantesca italiana dalle origini ad oggi, in La Società Dantesca Italiana 1888-1988. Atti del Convegno internazionale, Firenze, 24-26 novembre 1988, a cura di R. Abardo, Milano-Napoli, Ricciardi, 1995, pp. 13–35.
  • Francesco Mazzoni, Il culto di Dante nell'Ottocento e la Società Dantesca Italiana, in "Studi Danteschi", vol. LXXI, 2006, pp. 335–359.
  • Cesare Vasoli, Francesco Mazzoni organizzatore di cultura, in Con Francesco Mazzoni. Chiose inedite a Paradiso I-XI. Atti della giornata di Studio (Firenze, Palazzo Vecchio-Salone de'Dugento, 14 novembre 2007), Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 2008, pp. 382–391.
  • Enrico Ghidetti, La Società Dantesca e il 'Dante del '21'. Cronaca di un'edizione, in Le Opere di Dante. Testo critico 1921 della Società Dantesca Italiana, Firenze, Le Lettere, 2011, pp. 9–49.

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

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