Soli, lune e stelle

Soli, lune e stelle è un racconto che appartiene alla leggende aborigene.[1]

Trama modifica

La leggenda narra di una terra misteriosa e meravigliosa formata da valli e colline alberate. Quella terra è popolata da lune, grandi e sferiche che si spostano sull'erba rotolando e di notte si innalzano e passeggiano nel cielo. Le lune però non si muovono in gruppo, ma sono solitarie e non sanno che vanno incontro ad un gigante che vive fuori dalla valle, che le afferra ed ogni notte, con il suo coltello, ne taglia una fetta finché non rimane più nulla tranne un numero grande di schegge, che il gigante getta nel cielo trasformandole in stelle. Questi frammenti di luna durante il giorno si nascondono, intimorite dal sole, mentre di notte escono fuori per giocare.[1]

Note modifica

  1. ^ a b "Leggende dell'Australia tribale", di A.W.Reed, RCS, Milano, 2001, pag.13-26, 221-222

Bibliografia modifica

  • Aldo Massola, Bunjil's Cave:Myths, Legends and Superstitions of the Aborigenes of South Eastern Australia, Landowne Press, Dee Why West N.S.W., 1968
  • W. Smith, Myths and Legends if the Australian Aborigenes, Harrap, 1930

Voci correlate modifica