Soluzione finale della Questione ceca

La Soluzione Finale della Questione ceca (in tedesco Endlösung der tschechischen Frage) era il piano nazista tedesco per la completa germanizzazione del protettorato di Boemia e Moravia. Il sociologo e antropologo tedesco Karl Valentin Müller affermò che gran parte della nazione ceca fosse di razza ariana e che poteva essere germanizzata. Ciò era in netto contrasto con la soluzione finale tedesca alla questione ebraica. Ciononostante, Müller affermò che la germanizzazione sarebbe dovuta avvenire senza coercizione e suggerì anzi un sistema di incentivi sociali.[1]

Dichiarazione (versione in lingua ceca) dell'ordine di spostamento di 33 comuni sugli altopiani di Drahan.

Il 27 settembre 1941 Reinhard Heydrich fu nominato Vice-Protettore del Reich del Protettorato di Boemia e Moravia (la parte della Cecoslovacchia incorporata nel Reich il 15 marzo 1939) e ne assunse il controllo. Il Protettore del Reich, Konstantin von Neurath, rimase il capo titolare ma fu mandato in "congedo" perché Hitler, Himmler e Heydrich ritenevano che il suo "approccio morbido" ai cechi avesse promosso sentimenti anti-tedeschi e incoraggiato la resistenza tramite scioperi e sabotaggi.[2] Al momento della sua nomina, Heydrich disse ai suoi collaboratori: "Germanizzeremo il parassita ceco".[3]

Heydrich venne a Praga per far rispettare le regole, combattere la resistenza al regime nazista e mantenere le quote di produzione di motori e armi cechi che erano "estremamente importanti per lo sforzo bellico tedesco".[2] Considerava l'area come un baluardo del Germandom e condannava le "pugnalate alle spalle" della resistenza ceca.

Nel perseguimento dei suoi obiettivi, Heydrich decretò la classificazione razziale di coloro che potevano e non potevano essere germanizzati. Spiegò: "Trasformare questa spazzatura ceca in tedeschi deve cedere ai metodi basati sul pensiero razzista".[4] Le indagini razziali, condotte con il pretesto della prevenzione della tubercolosi, rilevarono che i cechi erano più nordici dei tedeschi dei Sudeti, deiprussiani orientali e di molti austriaci e bavaresi. Questi risultati furono tenuti segreti.[5] Nel 1940 Hitler convenne che circa la metà della popolazione ceca fosse adatta alla germanizzazione, mentre i "tipi mongoloidi" e l'intellighenzia ceca non dovevano essere germanizzati e dovevano essere "privati del [loro] potere, eliminati e spediti fuori dal paese con ogni sorta di metodo”.[6][7][8]

Sotto il Generalplan Ost, i nazisti avevano intenzione di spostare la popolazione non germanizzabile in Siberia. Tuttavia, a causa della necessità di manodopera per lo sforzo bellico, questo piano non fu mai attuato.[9]

Note modifica

  1. ^ (DE) Kubů, Eduard, Die Bedeutung des deutschen Blutes im Tschechentum. Der ‚wissenschaftspädagogische‘ Beitrag des Soziologen Karl Valentin Müller zur Lösung des Problems der Germanisierung Mitteleuropas, in Bohemia. Zeitschrift für Geschichte und Kultur der böhmischen Länder 45, 2004, pp. 93-114.
  2. ^ a b Williams, 2003, p. 82.
  3. ^ (EN) Leslie Alan Horvitz e Christopher Catherwood, Encyclopedia of War Crimes and Genocide, Facts on File, 2006, p. 200, ISBN 978-0-8160-6001-6.
  4. ^ Bryant, 2007, p. 140.
  5. ^ (EN) Vojtech Mastny, The Czechs Under Nazi Rule, 1939-42: A Study in the Failure of National Resistance, Columbia University, 1968, p. 131.
  6. ^ (EN) Anton Weiss Wendt, Eradicating Differences: The Treatment of Minorities in Nazi-Dominated Europe, Cambridge Scholars Publishing, 11 agosto 2010, p. 71, ISBN 978-1-4438-2449-1.
  7. ^ (EN) R. Weikart, Hitler’s Ethic: The Nazi Pursuit of Evolutionary Progress, Springer, 20 luglio 2009, p. 67, ISBN 978-0-230-62398-9.
  8. ^ Chad Bryant, Prague in Black: Nazi Rule and Czech Nationalism, Harvard University Press, 2007, p. 126, ISBN 978-0-674-02451-9.
  9. ^ (EN) Gumkowski, Janusz; Leszczynski, Kazimierz, Hitler's Plans for Eastern Europe. Poland Under Nazi Occupation, su dac.neu.edu, 1961 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2011).

Bibliografia modifica

  • (EN) Max Williams, Reinhard Heydrich: The Biography, collana Enigma. Church Stretton, Ulric Publishing, 2003, ISBN 978-0-9537577-6-3.

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