Sonallah Ibrahim

romanziere

Sonallah Ibrahim, in arabo صنع الله إبراهيم (Il Cairo, 1937), è uno scrittore egiziano.

Biografia modifica

Proveniente da una famiglia della piccola borghesia cairota, negli anni '50 interrompe gli studi universitari per dedicarsi a tempo piano alla lotta politica nelle file del Partito Comunista Egiziano. Arrestato nel gennaio del 1959 insieme a tanti altri militanti di sinistra, sarà liberato solo nel 1964.

Il lungo periodo di reclusione è fondamentale per la decisione di intraprendere l'attività di scrittore. Il suo primo romanzo, Tilka l-râ'iha, pubblicato nel 1966, viene censurato dal potere egiziano, ma lo rende famoso come protagonista dell'avanguardia narrativa degli anni '60. Da allora ha pubblicato altri undici romanzi, di cui solo tre tradotti in italiano, e ha viaggiato nel mondo arabo e in Europa per diffondere la letteratura egiziana e difendere la causa progressista e della giustizia sociale nel suo paese[1].

A testimonianza di tale impegno, nel 2003 ha rifiutato di ritirare il Premio Cairo per il miglior romanzo, consegnato dal ministero egiziano della Cultura, perché ai suoi occhi il governo egiziano non aveva "nessuna credibilità per conferire questo premio[2]".

Nel 2004, accetta invece il premio Ibn Rushd per la libertà di pensiero[3].

Opere modifica

  • Tilka l-râ'iha, 1966
  • Najmat Aghustus, 1974
  • Al-Lajna, 1981 (trad. it. La Commissione, Milano, Jouvence, 2003 ISBN 9788878013414)
  • Bayrût Bayrût, 1984
  • Dhât, 1992 (trad. it. Le stagioni di Zhat, Milano, Calabuig, 2015 ISBN 9788899066062)
  • Sharaf, 1997
  • Warda, 2000 (trad. it. Warda, Nuoro, Ilisso, 2005 ISBN 9788889188323)
  • Amrikanli, 2003
  • Yawmiyyât al-Wâhât 2005
  • Al-Talassus, 2007
  • Al-’amâma wal-qobba’a, 2008
  • Aljlyd 2009

Note modifica

  1. ^ La forza ed il coraggio di un piccolo uomo: Sonallah Ibrahim, su editoriaraba, 26 novembre 2012. URL consultato il 17 maggio 2020.
  2. ^ (EN) Robyn Creswell, Sonallah Ibrahim: Egypt’s Oracular Novelist, su The New Yorker. URL consultato il 17 maggio 2020.
  3. ^ (FR) Sonallah Ibrahim, Egypte : «J’ai retrouvé le sourire !», su Libération.fr, 8 febbraio 2011. URL consultato il 17 maggio 2020.

Collegamenti esterni modifica

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