Space Cyclone

videogioco del 1980

Space Cyclone (スペースサイクロン?, Supēsu Saikuron) è uno shoot 'em up per arcade sviluppato e pubblicato nel 1980 dalla Taito.

Space Cyclone
videogioco
Schermata di gioco
Titolo originaleスペースサイクロン?
PiattaformaArcade
Data di pubblicazioneGiappone ottobre 1980[1]
Mondo/non specificato 1980
GenereSparatutto a schermata fissa
TemaFantascienza
OrigineGiappone
SviluppoTaito
PubblicazioneTaito
DesignTomohiro Nishikado[2]
Modalità di giocoGiocatore singolo, due giocatori alternati
Specifiche arcade
CPUTaito Safari Z80[3]
SchermoRaster verticale
Risoluzione256×224 pixel
Periferica di inputJoystick 2 direzioni, 1 pulsante

È stato emulato per la prima volta ed incluso all'interno di Space Invaders Invincible Collection, raccolta uscita nel 2021 su Nintendo Switch.[4]

Modalità di gioco modifica

Space Cyclone, sebbene sia ideato dall'autore di Space Invaders,[2] non è considerato un clone di quest'ultimo. Come in quel conosciuto gioco, il giocatore controlla un cannone spara laser che dalla parte bassa dello schermo si muove a sinistra e a destra. Gli alieni con la cui arma si devono eliminare, qui non scendono in gruppo a zig zag ma precipitano singolarmente verso il fondo quando vogliono.

Ogni volta che un alieno riesce a raggiungere proprio il fondo, questo entra nella base posta sul bordo sinistro dello schermo e costruisce una porzione di un grande mecha. Quando sette alieni lo avranno assemblato, il mecha si lancia per aria e inizia a sferrare attacchi veloci contro il giocatore. Vengono guadagnati punti extra se la si distrugge con successo.

Note modifica

  1. ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 41, ISBN 9784990251215.
  2. ^ a b (JA) 近代ビデオゲームの原点『スペースインベーダー』を生んだゲーム業界の父!西角友宏氏インタビュー 後編 |ゲーム文化保存研究所, su igcc.jp, 10 maggio 2019. URL consultato il 13 gennaio 2023.
  3. ^ (EN) Taito Safari Hardware (Taito), su system16.com. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  4. ^ Space Invaders Invincible Collection - Recensione, su gamescore.it, 2 settembre 2021. URL consultato il 22 febbraio 2023.

Collegamenti esterni modifica