Space Eggs

videogioco del 1981

Space Eggs è un videogioco sparatutto a schermata fissa per Apple II e Atari 8-bit, sviluppato inizialmente per Apple da Nasir Gebelli nel 1981. È una variante dell'arcade Moon Cresta[1], uscito l'anno precedente. Fu un successo di vendite: arrivò in testa alla classifica generale per microcomputer della rivista Softalk per due mesi, uno dei pochi software che a quei tempi riuscì a superare il programma da ufficio VisiCalc[2]. La confezione comprendeva una decalcomania stirabile per creare una maglietta con la scritta "I fried the space eggs" (ho fritto le uova spaziali) e disegni di elementi del gioco[3].

Space Eggs
videogioco
Schermata sull'Apple II
PiattaformaApple II, Atari 8-bit
Data di pubblicazione1981
GenereSparatutto a schermata fissa
TemaFantascienza
OrigineStati Uniti
SviluppoNasir Gebelli
PubblicazioneSirius Software
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputPaddle; anche joystick o tastiera su Atari
SupportoFloppy da 5¼

Modalità di gioco modifica

Il giocatore controlla un'astronave che si muove solo orizzontalmente alla base dello schermo tramite la paddle (solo su Atari sono supportati anche joystick o tastiera) e può sparare verso l'alto, nello stile di Space Invaders. Nello spazio sovrastante volteggiano delle enormi uova, di per sé innocue. Quando l'astronave spara a un uovo, ne esce un mostro che volteggia in maniera simile, ma può raggiungere anche la base dello schermo e distruggere l'astronave al contatto. Naturalmente per terminare un livello il giocatore deve eliminare tutte le uova e i relativi mostri. Non c'è limite di tempo e di fatto quando tutte le uova sono chiuse il giocatore può non fare nulla.

Esistono quattro tipi di mostri, che popolano in successione i primi quattro livelli, dopodiché si hanno infiniti livelli in cui il contenuto di ogni uovo è casuale. Ovviamente i quattro tipi sono sempre più insidiosi (e dà maggior punteggio distruggerli), scendono sempre più spesso all'altezza dell'astronave; il quarto mostro scende addirittura in verticale per poi muoversi in orizzontale, quindi il giocatore è spacciato se non riesce a colpirlo prima che raggiunga la base dello schermo.

Una rara particolarità del gioco è che le tre vite a disposizione del giocatore consistono in tre astronavi diverse: la prima è piccola e ha un solo cannone, quando perde questa ne riceve un'altra più larga con due cannoni paralleli, infine la terza è ancora più larga ma sempre con 2 cannoni (in realtà è ben peggiore della seconda, è più esposta e i cannoni sono così lontani che i due colpi possono passare intorno ai mostri). Raggiunto un certo punteggio, tra un livello e l'altro possono scendere dall'alto astronavi uguali a quelle perse in precedenza, e se il giocatore riesce ad agganciarle ottiene un'astronave più grande formata da una "piramide" di astronavi, con 3-5 cannoni in totale.

Note modifica

  1. ^ (EN) Nasir Gebelli and the early days of Sirius Software, su allincolorforaquarter.blogspot.com.
  2. ^ (EN) Exec Sirius: Reaching for the stars, in Softalk, vol. 2, n. 11, luglio 1982, pp. 34, 36.
  3. ^ (EN) The mad shirter's computer T party!, in Softalk, n. 11, luglio 1981, pp. 26-28.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica