Gaspare Invrea: differenze tra le versioni

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Storia di vinti ed emarginati, repressi da una sorte ingrata e frustrati da ambizioni che non potranno mai essere soddisfatte senza incombere nel rischio di finire “nella bocca del lupo”. L'avvio del romanzo è al modo di una conversazione che è già cominciata e le parole sono subito calde accompagnate da un linguaggio familiare, arricchito da motti e sapienze popolari
Zena ambienta la novella fra le case e i vicoli ombrosi genovesi, “[[Caruggi di Genova|caruggi]]”, che circondano un'ipotetica piazzetta, “la Pece Greca”, vicolo dell'irreale borghesata di Manassola, incrocio tra [[Manarola]] e [[Bonassola]]. Il contenuto letterario gravita attorno alla figura femminile di Francisca Carbone, conosciuta con lo pseudonimo di “Bricicca”, una vedova che nella sua vita gremita di avversità, “in casa sono più i giorni in cui si salta il pasto che quelli in cui si mangia”, vede aggiungersi la morte improvvisa dell'unico figlio maschio per [[tubercolosi]]. L'opera comincia dal tempo che precede la sua entrata nel [[carcere di Sant'Andrea]], dove per grazia del re uscirà anzitempo. L'autore inseguitoin seguito svelerà attraverso l'epilogo, l'incalzare del destino che si presenterà negli anni successivi alla sua scarcerazione.
 
Bricicca ha 3 figlie da maritare ma “nessuna salirà all'altare, eccetto colei che diventerà [[suora]]”.